Introduzione. La recidiva locoregionale di sarcoma retroperitoneale rappresenta da sempre una sfida terapeutica. Sebbene la chirurgia estesa sia riconosciuta come trattamento standard del sarcoma retroperitoneale primario, il corretto trattamento chirurgico della recidiva rimane tuttora non univocamente condiviso. L'obiettivo di questo studio è di identificare le variabili clinico-patologiche correlate alla recidiva e i fattori prognostici di sopravvivenza globale (OS) e sopravvivenza specifica di malattia (DSS) dopo re-intervento per sarcoma retroperitoneale ricorrente. Materiali e metodi. Questo studio retrospettivo osservazionale ha analizzato le caratteristiche della recidiva e la sopravvivenza nei pazienti con recidiva di sarcoma retroperitoneale trattati presso l'Istituto Oncologico Veneto (Padova, Italia) tra il 2000 e il 2020. L'outcome primario è stato la sopravvivenza globale; l’outcome secondario invece è stato la sopravvivenza specifica di malattia. Sono state eseguite analisi univariate per analizzare i dati raccolti. Risultati. L’analisi ha incluso 71 pazienti trattati per RPS tra il 2000 e il 2020. L’intervallo di tempo mediano dal trattamento primario alla recidiva è stato di 22 mesi. Il follow-up mediano dopo il trattamento per la recidiva è stato di 28 mesi. L’OS è stata dell'82% a 12 mesi, del 66% a 24 mesi e del 48% a 36 mesi; la DSS è stata dell'83% a 12 mesi, del 73% a 24 mesi e del 56% a 36 mesi. Sia l'OS che il DSS sono risultati associati al grading istologico e allo stato dei margini di resezione alla recidiva. In termini di OS e DSS, non è stata riscontrata alcuna differenza tra chirurgia estesa e chirurgia marginale. Conclusioni. In assenza di alternative terapeutiche efficaci, la recidiva di sarcoma retroperitoneale deve essere trattata mediante asportazione chirurgica. I pazienti con sarcoma recidivo di basso grado traggono vantaggio dal trattamento chirurgico più dei pazienti con recidiva di sarcoma di alto grado. L’ottenimento di margini di resezione liberi da malattia al momento dell’asportazione della recidiva incide in maniera significativa sull’OS e sulla DSS, mentre la chirurgia estesa con asportazione di organi contigui non sembra essere un fattore prognostico significativo.
FATTORI PROGNOSTICI NEL TRATTAMENTO CHIRURGICO DEI SARCOMI RETROPERITONEALI RECIDIVI: RISULTATI DI UNO STUDIO MONOCENTRICO
SALIMIAN, NICK
2022/2023
Abstract
Introduzione. La recidiva locoregionale di sarcoma retroperitoneale rappresenta da sempre una sfida terapeutica. Sebbene la chirurgia estesa sia riconosciuta come trattamento standard del sarcoma retroperitoneale primario, il corretto trattamento chirurgico della recidiva rimane tuttora non univocamente condiviso. L'obiettivo di questo studio è di identificare le variabili clinico-patologiche correlate alla recidiva e i fattori prognostici di sopravvivenza globale (OS) e sopravvivenza specifica di malattia (DSS) dopo re-intervento per sarcoma retroperitoneale ricorrente. Materiali e metodi. Questo studio retrospettivo osservazionale ha analizzato le caratteristiche della recidiva e la sopravvivenza nei pazienti con recidiva di sarcoma retroperitoneale trattati presso l'Istituto Oncologico Veneto (Padova, Italia) tra il 2000 e il 2020. L'outcome primario è stato la sopravvivenza globale; l’outcome secondario invece è stato la sopravvivenza specifica di malattia. Sono state eseguite analisi univariate per analizzare i dati raccolti. Risultati. L’analisi ha incluso 71 pazienti trattati per RPS tra il 2000 e il 2020. L’intervallo di tempo mediano dal trattamento primario alla recidiva è stato di 22 mesi. Il follow-up mediano dopo il trattamento per la recidiva è stato di 28 mesi. L’OS è stata dell'82% a 12 mesi, del 66% a 24 mesi e del 48% a 36 mesi; la DSS è stata dell'83% a 12 mesi, del 73% a 24 mesi e del 56% a 36 mesi. Sia l'OS che il DSS sono risultati associati al grading istologico e allo stato dei margini di resezione alla recidiva. In termini di OS e DSS, non è stata riscontrata alcuna differenza tra chirurgia estesa e chirurgia marginale. Conclusioni. In assenza di alternative terapeutiche efficaci, la recidiva di sarcoma retroperitoneale deve essere trattata mediante asportazione chirurgica. I pazienti con sarcoma recidivo di basso grado traggono vantaggio dal trattamento chirurgico più dei pazienti con recidiva di sarcoma di alto grado. L’ottenimento di margini di resezione liberi da malattia al momento dell’asportazione della recidiva incide in maniera significativa sull’OS e sulla DSS, mentre la chirurgia estesa con asportazione di organi contigui non sembra essere un fattore prognostico significativo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75872