INTRODUZIONE La dilatazione delle vie urinarie è una delle anomalie più frequentemente riscontrate in ambito prenatale (1-2% delle gravidanze) con un tasso di risoluzione pari al 75-80% dei casi; tuttavia le anomalie congenite possono presentarsi alla stesso modo e causare una grave compromissione dello sviluppo renale. Il sistema UTD è una recente classificazione che non tiene conto solo dei dati quantitativi e/o qualitativi ecografici ma esprime il rischio in base alla loro combinazione, permettendo una stratificazione dei pazienti in particolare nel periodo postnatale. Lo scopo dello studio è correlare questo sistema di classificazione ai fattori di rischio per chirurgia in modo da predire la necessità di intervento. METODI E’ uno studio retrospettivo osservazionale multicentrico dal 2013 al 2024. I criteri di inclusione sono stati: pazienti con diagnosi prenatale di dilatazione delle alte o basse vie urinarie con minimo follow up di 12 mesi. Sono state eseguite plurime analisi statistiche tra cui le curve di sopravvivenza usando metodo Kaplan-Meier, regressione univariabile e multivariabile per capire il rischio di chirurgia per ogni gruppo utd e fattori predittivi per chirurgia ed analisi comparativa multicentrica con test di Fisher con correzione Bonferroni. RISULTATI Sono stati reclutati 213 pazienti (156 M, 57 F), in 139 (65%) la patologia aveva interessamento monolaterale e nel 68% dei casi la diagnosi è stata fatta nel II trimestre di gravidanza. In accordo con la classificazione UTD nel periodo prenatale i pazienti si sono suddivisi in A1 41 %(88/213), A2-3 59% (125/213). Ad un mese di follow up, i pazienti erano distribuiti secondo la classificazione UTD post natale in 89 in P0 (42%), 28 in P1 (13%), 50 in P2 (23%), 45 in P3 (21%). Sono stati riscontrati 19 episodi di infezione delle vie urinarie tra cui 15 pazienti durante l’assunzione di profilassi antibiotica (9%). Nel 75% (127/213) è stata riscontrata una risoluzione spontanea del quadro mentre nel 25% dei casi è stato necessario eseguire un intervento chirurgico (54/213). Dalle curve di sopravvivenza sono emersi come fattori predittivi per chirurgia: la dilatazione calici periferici post natale (HR,3.1; 95% CI 1.1 a 8.9 p 0.03), anomalie vescicale prenatali (HR,5.1; 95% CI 1 a 24.8 p 0.04), anomalie parenchima (</=5) prenatale (HR,2; 95% CI 1 a 3.8 p 0.02) e post natale (HR,3.4; 95% CI 1.8 a 6.5 p 0.0001), diametro antero posteriore della pelvi maggiore di 15 mm (HR,3.6; 95% CI 1.8 a 7.1 p 0.0002), UTD applicato ad 1 mese (HR,4.4; 95% CI 2.5 a 7.6 p 0.0000001) DISCUSSIONE La classificazione UTD permette una stratificazione adeguata del rischio per intervento chirurgico. Il tasso di sopravvivenza free-surgery è stato del 95% nel gruppo P0, 86% e 72% rispettivamente nei gruppi P1 e P2 e del 24% nel gruppo P3.

Applicazione della classificazione Urinary Tract Dilatations (UTD) nella diagnostica pre e postnatale: evoluzione della patologia ed identificazione di fattori predittivi per l’intervento chirurgico in età pediatrica

FATI, FEDERICA
2022/2023

Abstract

INTRODUZIONE La dilatazione delle vie urinarie è una delle anomalie più frequentemente riscontrate in ambito prenatale (1-2% delle gravidanze) con un tasso di risoluzione pari al 75-80% dei casi; tuttavia le anomalie congenite possono presentarsi alla stesso modo e causare una grave compromissione dello sviluppo renale. Il sistema UTD è una recente classificazione che non tiene conto solo dei dati quantitativi e/o qualitativi ecografici ma esprime il rischio in base alla loro combinazione, permettendo una stratificazione dei pazienti in particolare nel periodo postnatale. Lo scopo dello studio è correlare questo sistema di classificazione ai fattori di rischio per chirurgia in modo da predire la necessità di intervento. METODI E’ uno studio retrospettivo osservazionale multicentrico dal 2013 al 2024. I criteri di inclusione sono stati: pazienti con diagnosi prenatale di dilatazione delle alte o basse vie urinarie con minimo follow up di 12 mesi. Sono state eseguite plurime analisi statistiche tra cui le curve di sopravvivenza usando metodo Kaplan-Meier, regressione univariabile e multivariabile per capire il rischio di chirurgia per ogni gruppo utd e fattori predittivi per chirurgia ed analisi comparativa multicentrica con test di Fisher con correzione Bonferroni. RISULTATI Sono stati reclutati 213 pazienti (156 M, 57 F), in 139 (65%) la patologia aveva interessamento monolaterale e nel 68% dei casi la diagnosi è stata fatta nel II trimestre di gravidanza. In accordo con la classificazione UTD nel periodo prenatale i pazienti si sono suddivisi in A1 41 %(88/213), A2-3 59% (125/213). Ad un mese di follow up, i pazienti erano distribuiti secondo la classificazione UTD post natale in 89 in P0 (42%), 28 in P1 (13%), 50 in P2 (23%), 45 in P3 (21%). Sono stati riscontrati 19 episodi di infezione delle vie urinarie tra cui 15 pazienti durante l’assunzione di profilassi antibiotica (9%). Nel 75% (127/213) è stata riscontrata una risoluzione spontanea del quadro mentre nel 25% dei casi è stato necessario eseguire un intervento chirurgico (54/213). Dalle curve di sopravvivenza sono emersi come fattori predittivi per chirurgia: la dilatazione calici periferici post natale (HR,3.1; 95% CI 1.1 a 8.9 p 0.03), anomalie vescicale prenatali (HR,5.1; 95% CI 1 a 24.8 p 0.04), anomalie parenchima (
2022
Application of Urinary Tract Dilatations (UTD) classification during pre and postnatal management: resolution of the pathology and prediction of surgical intervention in children
dilatazione renale
classificazione UTD
chirurgia
diagnosi prenatale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/76301