Introduzione e scopo dello studio: l’ipospadia è una delle anomalie urologiche più comuni con un’incidenza di 1:300 nati vivi. La correzione chirurgica si avvale di numerose tecniche, ma rimane sempre una sfida anche nelle mani più esperte. Le forme distali, anche se in minor misura rispetto alle prossimali, non sono scevre da complicanze post-operatorie, quindi il follow-up a lungo termine di tutti questi pazienti rimane un punto cardine, anche se nelle forme distali si tratta più spesso di complicanze minori (stenosi del meato, deiscenza parziale della glanduloplastica). L’uroflussometria rappresenta un metodo non invasivo, ripetibile e poco costoso per oggettivare la qualità del mitto che rimane sempre la cosa più importante da tenere in considerazione. Materiali e metodi: nel nostro Istituto abbiamo operato 238 ipospadie distali, confermate intraoperatoriamente, in 14 anni (2010-2024). Dal 2017 nel nostro Istituto eseguiamo regolarmente un esame urodinamico non invasivo (flussometria, EMG del piano perineale con elettrodi di superficie e controllo ecografico del residuo post-minzionale) nel follow-up di tutti i pazienti operati di ipospadia che siano complianti (>5 anni di età). Escludendo i pazienti attualmente maggiorenni (per impossibilità di follow-up nel nostro centro), i nati dopo il 2018 perché troppo piccoli per eseguire l’esame ed i pazienti non più rintracciabili, i flussi eseguiti sono stati 108. I pazienti con una uroflussometria con pattern ostruttivo (< 5° percentile secondo normogramma di Miskolc) sono stati calibrati in ambulatorio durante la stessa visita di controllo, solo nell’impossibilità di calibrazione uretrale con catetere 8-10 Ch o totale non complianza del paziente si è proceduto con la valutazione in sedazione. Risultati: Su 108 esami eseguiti 17 pazienti mostravano un flusso con pattern ostruttivo con Q max minore di 8 ml/sec (< 5° percentile secondo normogramma di Miskolc). Tutti questi pazienti presentavano una anamnesi minzionale muta, non riferivano infatti necessità di ponzamento alla minzione, assottigliamento del flusso o IVU ricorrenti. Inoltre all’esame obiettivo non era presente una evidente stenosi del meato uretrale esterno. Dei 17 pazienti, 7 sono stati facilmente calibrabili in ambulatorio senza riscontro di stenosi uretrali, mentre gli altri 10 sono stati valutati in sedazione in sala operatoria. Dopo la valutazione in sedazione sono state eseguite 2 dilatazioni uretrali, 7 meatoplastiche con meatotomia ed 1 resezione di stenosi dell’uretra endoscopica. Conclusioni: Nelle forme distali di ipospadia l’esame urodinamico non invasivo è uno strumento utile di follow-up associato alla valutazione obiettiva per avere dei dati oggettivi ed evitare di sottostimare stenosi meatali o uretrali.

L’importanza dello studio urodinamico non invasivo nelle ipospadie distali corrette. - Follow-up a lungo termine di un centro di terzo livello -

MADONIA, ELENA
2022/2023

Abstract

Introduzione e scopo dello studio: l’ipospadia è una delle anomalie urologiche più comuni con un’incidenza di 1:300 nati vivi. La correzione chirurgica si avvale di numerose tecniche, ma rimane sempre una sfida anche nelle mani più esperte. Le forme distali, anche se in minor misura rispetto alle prossimali, non sono scevre da complicanze post-operatorie, quindi il follow-up a lungo termine di tutti questi pazienti rimane un punto cardine, anche se nelle forme distali si tratta più spesso di complicanze minori (stenosi del meato, deiscenza parziale della glanduloplastica). L’uroflussometria rappresenta un metodo non invasivo, ripetibile e poco costoso per oggettivare la qualità del mitto che rimane sempre la cosa più importante da tenere in considerazione. Materiali e metodi: nel nostro Istituto abbiamo operato 238 ipospadie distali, confermate intraoperatoriamente, in 14 anni (2010-2024). Dal 2017 nel nostro Istituto eseguiamo regolarmente un esame urodinamico non invasivo (flussometria, EMG del piano perineale con elettrodi di superficie e controllo ecografico del residuo post-minzionale) nel follow-up di tutti i pazienti operati di ipospadia che siano complianti (>5 anni di età). Escludendo i pazienti attualmente maggiorenni (per impossibilità di follow-up nel nostro centro), i nati dopo il 2018 perché troppo piccoli per eseguire l’esame ed i pazienti non più rintracciabili, i flussi eseguiti sono stati 108. I pazienti con una uroflussometria con pattern ostruttivo (< 5° percentile secondo normogramma di Miskolc) sono stati calibrati in ambulatorio durante la stessa visita di controllo, solo nell’impossibilità di calibrazione uretrale con catetere 8-10 Ch o totale non complianza del paziente si è proceduto con la valutazione in sedazione. Risultati: Su 108 esami eseguiti 17 pazienti mostravano un flusso con pattern ostruttivo con Q max minore di 8 ml/sec (< 5° percentile secondo normogramma di Miskolc). Tutti questi pazienti presentavano una anamnesi minzionale muta, non riferivano infatti necessità di ponzamento alla minzione, assottigliamento del flusso o IVU ricorrenti. Inoltre all’esame obiettivo non era presente una evidente stenosi del meato uretrale esterno. Dei 17 pazienti, 7 sono stati facilmente calibrabili in ambulatorio senza riscontro di stenosi uretrali, mentre gli altri 10 sono stati valutati in sedazione in sala operatoria. Dopo la valutazione in sedazione sono state eseguite 2 dilatazioni uretrali, 7 meatoplastiche con meatotomia ed 1 resezione di stenosi dell’uretra endoscopica. Conclusioni: Nelle forme distali di ipospadia l’esame urodinamico non invasivo è uno strumento utile di follow-up associato alla valutazione obiettiva per avere dei dati oggettivi ed evitare di sottostimare stenosi meatali o uretrali.
2022
L’importanza dello studio urodinamico non invasivo nelle ipospadie distali corrette. - Follow-up a lungo termine di un centro di terzo livello -
ipospadia distale
uroflussometria
complicanze
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi ipospadia Elena finale.pdfA.pdf

accesso riservato

Dimensione 18.8 MB
Formato Adobe PDF
18.8 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/76302