In questo studio abbiamo provato a indagare se via sia un nesso causale tra AF e disionie. Su 143 pazienti selezionati, sono stati individuati 20 pazienti senza alcuna comorbidità nota di AF, primo dato. 4 pazienti su 20 a cui è stata modificata terapia domiciliare determinante disturbi elettroliti o a cui è stato integrato lo ione specifico per so, non hanno più avuto recidive nei successivi due anni; gli altri 16 soggetti, invece, in cui non vi è stata integrazione ionemica o modifica della terapia domiciliare, hanno avuto recidive in tutti i casi correlate a disionia. Entrambi questi tre elementi sono suggestivi e correlano con l’ipotesi di disionia come fattore causale di AF. Un altro risultato significativo dello studio riguarda il confronto tra pazienti con e senza recidive nei gruppi "trattati a domicilio" e "non trattati". Con un p-value < 0.01, si è evidenziato che il trattamento della disionia, sia attraverso l'assunzione di ioni per via orale, la sospensione di HCT o l'introduzione di farmaci risparmiatori di potassio, riduce significativamente la prevalenza delle recidive di fibrillazione atriale.
Disionie e rischio di Fibrillazione Atriale: studio osservazionale retrospettivo del ruolo delle disionie, in particolare dell'ipokaliemia, nelle FA di nuovo riscontro e nelle recidive
MOLTRER, CATERINA
2021/2022
Abstract
In questo studio abbiamo provato a indagare se via sia un nesso causale tra AF e disionie. Su 143 pazienti selezionati, sono stati individuati 20 pazienti senza alcuna comorbidità nota di AF, primo dato. 4 pazienti su 20 a cui è stata modificata terapia domiciliare determinante disturbi elettroliti o a cui è stato integrato lo ione specifico per so, non hanno più avuto recidive nei successivi due anni; gli altri 16 soggetti, invece, in cui non vi è stata integrazione ionemica o modifica della terapia domiciliare, hanno avuto recidive in tutti i casi correlate a disionia. Entrambi questi tre elementi sono suggestivi e correlano con l’ipotesi di disionia come fattore causale di AF. Un altro risultato significativo dello studio riguarda il confronto tra pazienti con e senza recidive nei gruppi "trattati a domicilio" e "non trattati". Con un p-value < 0.01, si è evidenziato che il trattamento della disionia, sia attraverso l'assunzione di ioni per via orale, la sospensione di HCT o l'introduzione di farmaci risparmiatori di potassio, riduce significativamente la prevalenza delle recidive di fibrillazione atriale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi definitiva Caterina Moltrer.pdf
accesso riservato
Dimensione
1.76 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.76 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/76442