Child Labour in Uzbekistan's Cotton Sector

My thesis is about child labour in the cotton industry in Uzbekistan. The analysis starts from the period during which the current Uzbek territory became part of the Russian Empire up to the present day. The thesis is divided into four chapters. The first chapter aims at the historical analysis of child labour and cotton, from the protectorates of the Russian Empire to the Soviet Republic of Uzbekistan, up to the independence of the country, with its two respective Presidents; furthermore, there is a geographical analysis of the diffusion of cotton cultivation in the country and of Uzbekistan as an exporter of this raw material. The second chapter analyses the practice of child labour that has always been part of the cotton industry in Uzbekistan. In particular, child labour is considered as one of the worst forms of child labour. In addition, the risks these children face, the consequences and repercussions of forced labour in their lives and the reasons that push them to join the cotton industry are highlighted. The third chapter aims at clarifying and analysing the international, regional and national instruments that protect child labour (and children in general) to which Uzbekistan has adhered. Finally, the last chapter aims to explore the reforms implemented by the country in order to eradicate this practice from the sector, a choice that comes especially from criticisms of international and non-governmental organizations and international boycotts of brands.

La mia tesi riguarda il lavoro minorile nell'industria del cotone in Uzbekistan. L'analisi parte dal periodo in cui l'attuale territorio uzbeko è diventato parte dell'Impero russo fino ai giorni nostri. La tesi è divisa in quattro capitoli. Il primo capitolo mira all'analisi storica del lavoro minorile e del cotone, dai protettorati dell'Impero russo alla Repubblica sovietica dell'Uzbekistan, fino all'indipendenza del paese, con i suoi due rispettivi Presidenti; inoltre, c'è un'analisi geografica della diffusione della coltivazione del cotone nel paese e dell'Uzbekistan come esportatore di questa materia prima. Il secondo capitolo analizza la pratica del lavoro minorile che ha sempre fatto parte dell'industria del cotone in Uzbekistan. In particolare, il lavoro minorile è considerato come una delle peggiori forme di lavoro minorile. Inoltre, vengono evidenziati i rischi che questi bambini corrono, le conseguenze e le ripercussioni del lavoro forzato nelle loro vite e le ragioni che li spingono a unirsi all'industria del cotone. Il terzo capitolo mira a chiarire e analizzare gli strumenti internazionali che proteggono il lavoro minorile (e i bambini in generale) a cui l'Uzbekistan ha aderito. Infine, l'ultimo capitolo si propone di esplorare le riforme attuate dal Paese per sradicare questa pratica dal settore, una scelta che nasce soprattutto dalle critiche delle organizzazioni internazionali e non governative e dai boicottaggi internazionali dei marchi.