L'evoluzione del ruolo delle ONG nella diplomazia umanitaria, dalla guerra del Kosovo alla guerra civile libica

This thesis wants to examine the role of Non Governmental organizations (NGOs) in the context of international interventions and eventual application of the Responsibility to Protect (R2P) doctrine. This work examines two case studies that symbolizes the beginning and the possible end of this approach. It started with the Kosovo war in 1998 even if it was formally acknowledged later and it informally ended after Libyan Civil Wars since many errors were committed. These errors led to a gradual loss of interest by major democratic powers to promote Democracy and Rule of Law in delicate contexts. This vacuum opened the door for other powers with autocratic governments to shape the international agenda and to take advantage of fragile countries located in unstable regions. The aim of this thesis is to demonstrate that the application of the R2P doctrine is possible still today but it is important to change its functioning by giving more voice to the different NGOs operating in the international sphere. By doing this, there will be more emphasis of needs regarding local populations and more neutrality during the decision making process.

Questa tesi vuole esaminare il ruolo delle organizzazioni non governative (ONG) nel contesto degli interventi internazionali e dell'eventuale applicazione della dottrina della Responsabilità di Proteggere (R2P). Questo lavoro esamina due casi di studio che simboleggiano l'inizio e la possibile fine di questo approccio. È iniziato con la guerra del Kosovo nel 1998, anche se è stato formalmente riconosciuto in seguito, ed è terminato informalmente dopo le guerre civili libiche, poiché sono stati commessi molti errori. Questi errori hanno portato a una graduale perdita di interesse da parte delle principali potenze democratiche nel promuovere la democrazia e lo stato di diritto in contesti delicati. Questo vuoto ha aperto la porta ad altre potenze con governi autocratici per modellare l'agenda internazionale e trarre vantaggio da paesi fragili situati in regioni instabili. L'obiettivo di questa tesi è dimostrare che l'applicazione della dottrina R2P è possibile ancora oggi, ma è importante cambiarne il funzionamento dando più voce alle diverse ONG che operano nella sfera internazionale. In questo modo, ci sarà più enfasi sulle esigenze relative alle popolazioni locali e più neutralità durante il processo decisionale.