The traditional justice system is currently undergoing a major crisis; in fact, it is incapable of responding effectively to the rising rate of recidivism and the various problems related to conditions in Italian prisons. Punishment, based on a retributive logic, fails to prevent or re-educate as required by Article 27 of the Italian Constitution. From this crisis emerges the need for an alternative paradigm, and it is here that Restorative Justice finds fertile ground for its development. A model that seeks to manage the conflict generated by the crime through dialogue and reconstruction of social relations, rather than just punishment. This approach has strong preventive potential not only to limit the negative consequences suffered by crime victims. In fact, for the inmates, it offers a pathway to taking responsibility and awareness; for society, it involves the community in managing conflict and promoting social values. In this regard, the case study of this research thesis is the project “At School of Freedom,” promoted by Ristretti Orizzonti, which aims to create a meeting between prisoners and students, in a practice close to the “Conferencing” of Restorative Justice, as it follows the basic insights of this model. The research aims to explore the preventive role of this initiative. On the one hand, it allows prisoners to recount their experiences, strengthening their path to re-education and reintegration. On the other, it offers students an opportunity for growth, promoting reflection on lawlessness and encouraging positive behavior. These meetings foster, albeit in a small way, the building of an aware community, which through dialogue and active listening, supports legality and social cohesion.

Il sistema di giustizia tradizionale sta attualmente attraversando una forte crisi, risulta infatti incapace di rispondere efficacemente al crescente tasso di recidiva e alle diverse problematiche relative alle condizioni delle carceri italiane. La pena, fondata su una logica retributiva, non riesce a prevenire né rieducare come previsto dall'articolo 27 della Costituzione Italiana. Da questa crisi emerge la necessità di un paradigma alternativo ed è qui che trova terreno fertile per il suo sviluppo la Giustizia Riparativa. Un modello che cerca di gestire il conflitto generato dal reato attraverso il dialogo e la ricostruzione delle relazioni sociali, anziché limitarsi alla punizione. Questo approccio ha un forte potenziale preventivo non solo per limitare le conseguenze negative subite dalle vittime di reato. Infatti, per i detenuti, offre un percorso di assunzione di responsabilità e consapevolezza; per la società, coinvolge la comunità nella gestione del conflitto e nella promozione di valori sociali. A tal proposito, il caso studio di questa tesi di ricerca è il progetto “A scuola di libertà”, promosso da Ristretti Orizzonti, che mira a creare un incontro tra detenuti e studenti, in una pratica vicina al "Conferencing" della Giustizia Riparativa, in quanto segue le intuizioni di base di questo modello. La ricerca si propone di esplorare il ruolo preventivo di questa iniziativa. Da un lato, permette ai detenuti di raccontare le proprie esperienze, rafforzando il loro percorso di rieducazione e reinserimento. Dall'altro, offre agli studenti un'opportunità di crescita, promuovendo la riflessione sull'illegalità e incoraggiando comportamenti positivi. Questi incontri favoriscono, seppur in piccolo, la costruzione di una comunità consapevole, che attraverso il dialogo e l'ascolto attivo, sostiene la legalità e la coesione sociale.

La Giustizia Riparativa come pratica preventiva: l’impatto dello storytelling negli incontri tra scuola e carcere

FRONZA, LISA
2023/2024

Abstract

The traditional justice system is currently undergoing a major crisis; in fact, it is incapable of responding effectively to the rising rate of recidivism and the various problems related to conditions in Italian prisons. Punishment, based on a retributive logic, fails to prevent or re-educate as required by Article 27 of the Italian Constitution. From this crisis emerges the need for an alternative paradigm, and it is here that Restorative Justice finds fertile ground for its development. A model that seeks to manage the conflict generated by the crime through dialogue and reconstruction of social relations, rather than just punishment. This approach has strong preventive potential not only to limit the negative consequences suffered by crime victims. In fact, for the inmates, it offers a pathway to taking responsibility and awareness; for society, it involves the community in managing conflict and promoting social values. In this regard, the case study of this research thesis is the project “At School of Freedom,” promoted by Ristretti Orizzonti, which aims to create a meeting between prisoners and students, in a practice close to the “Conferencing” of Restorative Justice, as it follows the basic insights of this model. The research aims to explore the preventive role of this initiative. On the one hand, it allows prisoners to recount their experiences, strengthening their path to re-education and reintegration. On the other, it offers students an opportunity for growth, promoting reflection on lawlessness and encouraging positive behavior. These meetings foster, albeit in a small way, the building of an aware community, which through dialogue and active listening, supports legality and social cohesion.
2023
Restorative Justice as a preventive practice: the impact of storytelling in school-to-prison encounters
Il sistema di giustizia tradizionale sta attualmente attraversando una forte crisi, risulta infatti incapace di rispondere efficacemente al crescente tasso di recidiva e alle diverse problematiche relative alle condizioni delle carceri italiane. La pena, fondata su una logica retributiva, non riesce a prevenire né rieducare come previsto dall'articolo 27 della Costituzione Italiana. Da questa crisi emerge la necessità di un paradigma alternativo ed è qui che trova terreno fertile per il suo sviluppo la Giustizia Riparativa. Un modello che cerca di gestire il conflitto generato dal reato attraverso il dialogo e la ricostruzione delle relazioni sociali, anziché limitarsi alla punizione. Questo approccio ha un forte potenziale preventivo non solo per limitare le conseguenze negative subite dalle vittime di reato. Infatti, per i detenuti, offre un percorso di assunzione di responsabilità e consapevolezza; per la società, coinvolge la comunità nella gestione del conflitto e nella promozione di valori sociali. A tal proposito, il caso studio di questa tesi di ricerca è il progetto “A scuola di libertà”, promosso da Ristretti Orizzonti, che mira a creare un incontro tra detenuti e studenti, in una pratica vicina al "Conferencing" della Giustizia Riparativa, in quanto segue le intuizioni di base di questo modello. La ricerca si propone di esplorare il ruolo preventivo di questa iniziativa. Da un lato, permette ai detenuti di raccontare le proprie esperienze, rafforzando il loro percorso di rieducazione e reinserimento. Dall'altro, offre agli studenti un'opportunità di crescita, promuovendo la riflessione sull'illegalità e incoraggiando comportamenti positivi. Questi incontri favoriscono, seppur in piccolo, la costruzione di una comunità consapevole, che attraverso il dialogo e l'ascolto attivo, sostiene la legalità e la coesione sociale.
giustizia riparativa
prevenzione
storytelling
carcere
pratica riparativa
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
TESI_fronza.pdf

accesso aperto

Dimensione 976.43 kB
Formato Adobe PDF
976.43 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/77568