La tesi di ricerca esplora il ruolo della comunità come luogo dove pratiche di giustizia riparativa non istituzionalizzate e spontanee possono nascere, focalizzandosi sul caso del femminicidio di Giulia Cecchettin. L’obiettivo della ricerca è comprendere se le mobilitazioni nate in seguito a questo evento possano essere considerate pratiche riparative. La tesi si articola in quattro capitoli. Il primo approfondisce il concetto di giustizia riparativa, dalle sue origini alla sua applicazione contemporanea per finire con l’evidenziare gli ostacoli alla sua applicazione. Il secondo capitolo analizza il fenomeno del femminicidio partendo dalla sua definizione per poi analizzarlo come fatto sociale. Si vuole inoltre mettere particolare attenzione alla narrazione mediatica e al suo impatto sulla percezione pubblica, concludendo con degli spunti a livello normativo. Il terzo capitolo esplora il concetto di comunità tramite un approccio trasversale, analizzandolo sia nell’ambito della giustizia riparativa che da un punto di vista più sociologico. Il quarto e ultimo capitolo si concentra specificamente sul caso di Giulia Cecchettin, l’obiettivo della ricerca è indagare se e in che modo le mobilitazioni, manifestazioni, assemblee e i dibattiti pubblici sorti in seguito al femminicidio abbiano avuto un impatto sulla consapevolezza, collettiva ed individuale, riguardo alla violenza di genere. La ricerca vuole inoltre comprendere se queste iniziative abbiano contribuito a stimolare riflessioni personali e la promozione di un approccio più critico a queste tematiche.

Pratiche riparative non istituzionalizzate e violenza di genere. Il vissuto della comunità studentesca dell'Università di Padova in seguito al femminicidio di Giulia Cecchettin

VALMASSOI, ANNA
2023/2024

Abstract

La tesi di ricerca esplora il ruolo della comunità come luogo dove pratiche di giustizia riparativa non istituzionalizzate e spontanee possono nascere, focalizzandosi sul caso del femminicidio di Giulia Cecchettin. L’obiettivo della ricerca è comprendere se le mobilitazioni nate in seguito a questo evento possano essere considerate pratiche riparative. La tesi si articola in quattro capitoli. Il primo approfondisce il concetto di giustizia riparativa, dalle sue origini alla sua applicazione contemporanea per finire con l’evidenziare gli ostacoli alla sua applicazione. Il secondo capitolo analizza il fenomeno del femminicidio partendo dalla sua definizione per poi analizzarlo come fatto sociale. Si vuole inoltre mettere particolare attenzione alla narrazione mediatica e al suo impatto sulla percezione pubblica, concludendo con degli spunti a livello normativo. Il terzo capitolo esplora il concetto di comunità tramite un approccio trasversale, analizzandolo sia nell’ambito della giustizia riparativa che da un punto di vista più sociologico. Il quarto e ultimo capitolo si concentra specificamente sul caso di Giulia Cecchettin, l’obiettivo della ricerca è indagare se e in che modo le mobilitazioni, manifestazioni, assemblee e i dibattiti pubblici sorti in seguito al femminicidio abbiano avuto un impatto sulla consapevolezza, collettiva ed individuale, riguardo alla violenza di genere. La ricerca vuole inoltre comprendere se queste iniziative abbiano contribuito a stimolare riflessioni personali e la promozione di un approccio più critico a queste tematiche.
2023
Non-institutionalized restorative practices and gender violence. The experience of the student community of the University of Padua after the feminicide of Giulia Cecchettin
Giustizia riparativa
Pratiche riparative
Violenza di genere
Femminicidio
Comunità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/77572