Introduzione L'edema polmonare cardiogeno è una condizione pericolosa per la vita che porta a una compromissione degli scambi gassosi e a un'insufficienza respiratoria acuta associata a un'elevata mortalità. La diagnosi si basa sulla clinica ed è supportata da indagini strumentali quali RX ed ecografia polmonare, oltre ad ECG ed esami di laboratorio tra cui un’emogasanalisi arteriosa, enzimi cardiaci e BNP. L’ecografia bedside è comunemente utilizzata in pronto soccorso nella diagnosi di numerose patologie, data la sua disponibilità, il suo basso costo e la sua rapidità di esecuzione. In particolare per l’ecografia polmonare esistono algoritmi e protocolli che permettono la diagnosi rapida di patologie respiratorie. Scopo dello studio Lo studio si prefigge di valutare il tasso di utilizzo dell’ecografia toracica in pronto soccorso per la diagnosi di edema polmonare cardiogeno. Si andrà inoltre a valutare la sensibilità dell’ecografia nella diagnosi di questa patologia, mettendola a confronto con quella della radiografia del torace. Materiali e metodi Sono state selezionate cartelle cliniche di pazienti transitati nei pronto soccorsi di Padova e Treviso tra il 1/1/2021 e il 31/12/2023. Sono stati inclusi i pazienti di età > 18 anni, inseriti con triage di ingresso “dispnea” o “distress”, e con diagnosi di edema polmonare acuto. Sono stati quindi esclusi i pazienti con edema polmonare non cardiogeno, sindrome coronarica acuta, infezione in atto o neoplasia attiva. Sono stati quindi selezionati per lo studio 566 pazienti. Di questi pazienti sono state raccolte variabili riguardanti la demografia, l’anamnesi, la presentazione clinica, gli esami ematochimici e strumentali. Risultati Dei 566 pazienti inclusi nello studio, 547 (il 96,64%) hanno eseguito un’ecografia toracica in PS. Tra questi ultimi, nel 93,78% sono state riscontrate linee B. Inoltre nel 76,6% delle ecografie è stato riscontrato versamento pleurico. La radiografia del torace è stata invece eseguita in 557 pazienti (il 98,41% del totale), con riscontro di segni di congestione polmonare in 474 (l’85,10% di essi). La presenza di versamento pleurico è stata descritta nel 67,68% delle radiografie. La sensibilità dell’ecografia rispetto all’RX nella diagnosi di edema polmonare cardiogeno è risultata superiore in maniera statisticamente significativa (p < 0,0001). Anche la frequenza di riscontro di versamento pleurico all’ecografia è risultata significativamente superiore rispetto all’RX (p = 0,001). Conclusioni L’edema polmonare è una patologia pericolosa per la vita, pertanto è importante avere a disposizione adeguati strumenti diagnostici. Questo studio ha confermato che l’ecografia ha una sensibilità maggiore nella diagnosi rispetto alla tradizionale radiografia. Ci si aspetta che in futuro essa diventi l’esame di prima scelta nella diagnosi di questa e di altre patologie.
Utilizzo dell’ecografia nella diagnostica dell’edema polmonare acuto cardiogeno in pronto soccorso: studio retrospettivo in due ospedali italiani su una coorte di pazienti selezionati per ricerca di stenosi delle arterie renali
SOTTANA, MICHELE
2022/2023
Abstract
Introduzione L'edema polmonare cardiogeno è una condizione pericolosa per la vita che porta a una compromissione degli scambi gassosi e a un'insufficienza respiratoria acuta associata a un'elevata mortalità. La diagnosi si basa sulla clinica ed è supportata da indagini strumentali quali RX ed ecografia polmonare, oltre ad ECG ed esami di laboratorio tra cui un’emogasanalisi arteriosa, enzimi cardiaci e BNP. L’ecografia bedside è comunemente utilizzata in pronto soccorso nella diagnosi di numerose patologie, data la sua disponibilità, il suo basso costo e la sua rapidità di esecuzione. In particolare per l’ecografia polmonare esistono algoritmi e protocolli che permettono la diagnosi rapida di patologie respiratorie. Scopo dello studio Lo studio si prefigge di valutare il tasso di utilizzo dell’ecografia toracica in pronto soccorso per la diagnosi di edema polmonare cardiogeno. Si andrà inoltre a valutare la sensibilità dell’ecografia nella diagnosi di questa patologia, mettendola a confronto con quella della radiografia del torace. Materiali e metodi Sono state selezionate cartelle cliniche di pazienti transitati nei pronto soccorsi di Padova e Treviso tra il 1/1/2021 e il 31/12/2023. Sono stati inclusi i pazienti di età > 18 anni, inseriti con triage di ingresso “dispnea” o “distress”, e con diagnosi di edema polmonare acuto. Sono stati quindi esclusi i pazienti con edema polmonare non cardiogeno, sindrome coronarica acuta, infezione in atto o neoplasia attiva. Sono stati quindi selezionati per lo studio 566 pazienti. Di questi pazienti sono state raccolte variabili riguardanti la demografia, l’anamnesi, la presentazione clinica, gli esami ematochimici e strumentali. Risultati Dei 566 pazienti inclusi nello studio, 547 (il 96,64%) hanno eseguito un’ecografia toracica in PS. Tra questi ultimi, nel 93,78% sono state riscontrate linee B. Inoltre nel 76,6% delle ecografie è stato riscontrato versamento pleurico. La radiografia del torace è stata invece eseguita in 557 pazienti (il 98,41% del totale), con riscontro di segni di congestione polmonare in 474 (l’85,10% di essi). La presenza di versamento pleurico è stata descritta nel 67,68% delle radiografie. La sensibilità dell’ecografia rispetto all’RX nella diagnosi di edema polmonare cardiogeno è risultata superiore in maniera statisticamente significativa (p < 0,0001). Anche la frequenza di riscontro di versamento pleurico all’ecografia è risultata significativamente superiore rispetto all’RX (p = 0,001). Conclusioni L’edema polmonare è una patologia pericolosa per la vita, pertanto è importante avere a disposizione adeguati strumenti diagnostici. Questo studio ha confermato che l’ecografia ha una sensibilità maggiore nella diagnosi rispetto alla tradizionale radiografia. Ci si aspetta che in futuro essa diventi l’esame di prima scelta nella diagnosi di questa e di altre patologie.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77627