INTRODUZIONE Il cancro della mammella è la patologia tumorale pìù frequente nel sesso femminile. Il trattamento dipende dallo stadio al momento della diagnosi e dall’istotipo, ma l’approccio chirurgico rimane il cardine della terapia. Garantire un'adeguata analgesia durante la chirurgia mammaria può risultare difficile a causa della complessa innervazione del seno. Diverse tecniche di anestesia neuro-assiale e loco-regionale sono state proposte per il controllo del dolore perioperatorio. Il blocco del piano erettore spinale (ESP) rappresenta una valida scelta con caratteristiche di sicurezza, facilità di esecuzione ed efficacia nel controllo del dolore multimodale. Consiste nell’iniezione ecoguidata di anestetico locale nel piano fasciale virtuale tra le punte dei processi trasversi vertebrali ed il muscolo erettore della colonna. Il successo del blocco dipende dalla diffusione dell'anestetico locale attraverso lo spazio tra i legamenti costo-trasversari superiori o attraverso il forame costo-trasversario, raggiungendo la radice nervosa nello spazio paravertebrale. MATERIALI E METODI Lo studio è stato disegnato come prospettico, monocentrico, osservazionale. Ha coinvolto 20 pazienti sottoposte a quadrantectomia semplice o resezione parziale con o senza BLS, presso le sale operatorie dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Obiettivo dello studio è stato valutare l’estensione dei cambiamenti sensoriali, descritti attraverso l’alterata sensibilità termica, dopo ESP block, a livello della cute del torace al trascorrere del tempo. Il tempo di insorgenza e l'estensione delle variazioni sensitive sui dermatomeri toracici rappresentano, indirettamente, il tempo necessario all’anestetico locale per diffondere anteriormente nello spazio paravertebrale e bagnare le radici dei nervi spinali. E' stato eseguito il blocco ESP monolaterale a livello T4, con tecnica sterile ed ecoguidata, utilizzando 30 ml di Ropivacaina 0.5%. A 1,3,5 e dopo ogni 5 minuti successivi all’esecuzione del blocco fino a 40 minuti o fino all’induzione dell’anestesia generale, la sensibilità termica del torace al freddo è stata esplorata. RISULTATI Dopo 10 minuti nel 100% dei casi si sono registrate alterazioni della sensibilità cutanea a livello dell’area mediale del torace posteriore (delimitata dalle vertebre e dalla linea passante per l’angolo scapolare) che a 15 minuti si estendevano ai dermatomeri da T2 a T6 lungo tutta la superficie della schiena (dalle vertebre fino alla linea ascellare posteriore) nell’emilato interessato dal blocco. A 20 minuti il 92% delle pazienti percepiva un’alterata sensibilità del torace anteriore a livello dei dermatomeri da T3 e T6. Solo in 4 casi è stato necessario infiltrare con anestetico locale la cute della mammella per garantire adeguato comfort per l’incisione chirurgica. Nonostante solo il 30% delle pazienti riferiva alterazioni della sensibilità nel cavo ascellare, in nessun caso si è reso necessaria l’infiltrazione con anestetico locale prima dell’avvio del secondo tempo chirurgico BLS nei casi che lo prevedevano. CONCLUSIONI Lo studio conferma l’appropriatezza del blocco ESP per la chirurgia della mammella in quanto si è mostrato in grado di garantire anestesia intraoperatoria, analgesia postoperatoria senza incidenza di complicanze. I dati suggeriscono il possibile impiego del blocco ESP per la chirurgia a livello del cavo ascellare. 30 ml di Ropivacaina 0.5% si sono rivelati adeguati a garantire un blocco anestetico associato ad una sedazione con Propofol in respiro spontaneo senza necessità di conversione in anestesia generale. Ulteriori studi sono necessari per meglio definire i tempi minimi di attesa per l’incisione chirurgica dopo l’esecuzione del blocco, differenziati per sito chirurgico.

Studio prospettico osservazionale: Valutazione dell’insorgenza del blocco sensitivo dopo ESP block toracico in chirurgia senologica

LUPELLI, IRENE
2022/2023

Abstract

INTRODUZIONE Il cancro della mammella è la patologia tumorale pìù frequente nel sesso femminile. Il trattamento dipende dallo stadio al momento della diagnosi e dall’istotipo, ma l’approccio chirurgico rimane il cardine della terapia. Garantire un'adeguata analgesia durante la chirurgia mammaria può risultare difficile a causa della complessa innervazione del seno. Diverse tecniche di anestesia neuro-assiale e loco-regionale sono state proposte per il controllo del dolore perioperatorio. Il blocco del piano erettore spinale (ESP) rappresenta una valida scelta con caratteristiche di sicurezza, facilità di esecuzione ed efficacia nel controllo del dolore multimodale. Consiste nell’iniezione ecoguidata di anestetico locale nel piano fasciale virtuale tra le punte dei processi trasversi vertebrali ed il muscolo erettore della colonna. Il successo del blocco dipende dalla diffusione dell'anestetico locale attraverso lo spazio tra i legamenti costo-trasversari superiori o attraverso il forame costo-trasversario, raggiungendo la radice nervosa nello spazio paravertebrale. MATERIALI E METODI Lo studio è stato disegnato come prospettico, monocentrico, osservazionale. Ha coinvolto 20 pazienti sottoposte a quadrantectomia semplice o resezione parziale con o senza BLS, presso le sale operatorie dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Obiettivo dello studio è stato valutare l’estensione dei cambiamenti sensoriali, descritti attraverso l’alterata sensibilità termica, dopo ESP block, a livello della cute del torace al trascorrere del tempo. Il tempo di insorgenza e l'estensione delle variazioni sensitive sui dermatomeri toracici rappresentano, indirettamente, il tempo necessario all’anestetico locale per diffondere anteriormente nello spazio paravertebrale e bagnare le radici dei nervi spinali. E' stato eseguito il blocco ESP monolaterale a livello T4, con tecnica sterile ed ecoguidata, utilizzando 30 ml di Ropivacaina 0.5%. A 1,3,5 e dopo ogni 5 minuti successivi all’esecuzione del blocco fino a 40 minuti o fino all’induzione dell’anestesia generale, la sensibilità termica del torace al freddo è stata esplorata. RISULTATI Dopo 10 minuti nel 100% dei casi si sono registrate alterazioni della sensibilità cutanea a livello dell’area mediale del torace posteriore (delimitata dalle vertebre e dalla linea passante per l’angolo scapolare) che a 15 minuti si estendevano ai dermatomeri da T2 a T6 lungo tutta la superficie della schiena (dalle vertebre fino alla linea ascellare posteriore) nell’emilato interessato dal blocco. A 20 minuti il 92% delle pazienti percepiva un’alterata sensibilità del torace anteriore a livello dei dermatomeri da T3 e T6. Solo in 4 casi è stato necessario infiltrare con anestetico locale la cute della mammella per garantire adeguato comfort per l’incisione chirurgica. Nonostante solo il 30% delle pazienti riferiva alterazioni della sensibilità nel cavo ascellare, in nessun caso si è reso necessaria l’infiltrazione con anestetico locale prima dell’avvio del secondo tempo chirurgico BLS nei casi che lo prevedevano. CONCLUSIONI Lo studio conferma l’appropriatezza del blocco ESP per la chirurgia della mammella in quanto si è mostrato in grado di garantire anestesia intraoperatoria, analgesia postoperatoria senza incidenza di complicanze. I dati suggeriscono il possibile impiego del blocco ESP per la chirurgia a livello del cavo ascellare. 30 ml di Ropivacaina 0.5% si sono rivelati adeguati a garantire un blocco anestetico associato ad una sedazione con Propofol in respiro spontaneo senza necessità di conversione in anestesia generale. Ulteriori studi sono necessari per meglio definire i tempi minimi di attesa per l’incisione chirurgica dopo l’esecuzione del blocco, differenziati per sito chirurgico.
2022
Evaluation of the onset of sensory block after thoracic ESP block in breast surgery - A prospective observational study
ESP block toracico
chirurgia senologica
blocco sensitivo
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