Il fenomeno della barriera linguistico-culturale nelle donne migranti rappresenta una sfida crescente nell’assistenza ostetrica, in particolare nella gestione della partoanalgesia. In Italia, oltre il 20% delle partorienti proviene da paesi extracomunitari, con implicazioni dirette sull'accesso e la comprensione dei trattamenti medici. Questo studio si propone di analizzare l'influenza delle barriere linguistiche sulla soddisfazione delle pazienti e sull'accesso alla partoanalgesia. L'obiettivo principale è valutare se la fornitura di informazioni sulla partoanalgesia in una lingua comprensibile per le pazienti migliora la loro soddisfazione riguardo l'assistenza ricevuta nel dipartimento di ginecologia e ostetricia dell'Università di Padova. Gli obiettivi secondari includono l'analisi dell'effetto della comprensione del trattamento sulla propensione all'accesso alla peridurale e l'eventuale anticipazione dell'intervento anestesiologico in relazione ai punteggi del NRS (Numerical Rating Scale) riferiti dalle pazienti. Tra Maggio e Ottobre 2024 abbiamo condotto uno studio retrospettivo osservazionale che ha coinvolto due gruppi di partorienti: il gruppo A, al quale è stata fornita l'informativa sulla partoanalgesia in lingua italiana, e il gruppo B, al quale è stata fornita l'informativa in una lingua comprensibile. La soddisfazione delle pazienti è stata valutata tramite il questionario PEPAC modificato, mentre il ricorso alla partoanalgesia peridurale e i punteggi NRS alla chiamata dell'anestesista sono stati estrapolati dal sistema informatico Galileo. Ciò che è emerso dallo studio è che il gruppo B ha espresso una soddisfazione maggiore riguardo al trattamento in generale e, in particolare, all'assistenza anestesiologica, rispetto al gruppo A. Inoltre, il gruppo B ha mostrato una maggiore propensione ad accedere alla partoanalgesia peridurale. Non sono emerse differenze significative nei punteggi NRS alla chiamata dell'anestesista tra i due gruppi. Tutti i risultati, ad eccezione di quello relativo all'NRS, si sono rivelati statisticamente significativi (p<0.05). La barriera linguistico-culturale può influire negativamente sulla qualità dell'assistenza, impedendo una comunicazione efficace tra pazienti e professionisti e compromettendo la comprensione delle procedure mediche, come la partoanalgesia. I risultati di questo studio evidenziano che la facilitazione di informazioni sulla partoanalgesia in una lingua comprensibile aumenta significativamente la soddisfazione delle pazienti, in particolare per quanto riguarda l'assistenza anestesiologica. Le pazienti del gruppo B hanno mostrato una maggiore propensione a ricorrere alla partoanalgesia peridurale, suggerendo che una comunicazione chiara riduce i pregiudizi e facilita l'accesso a trattamenti efficaci. Nonostante ciò, non sono emerse differenze significative nella tempistica di intervento dell'anestesista, probabilmente a causa della variabilità individuale nella percezione del dolore. Questi risultati confermano l'importanza di strategie comunicative mirate per migliorare la qualità dell'assistenza alle partorienti migranti, favorendo un'esperienza più positiva e sicura durante il parto. Lo studio ha evidenziato l'importanza della comunicazione nella gestione della partoanalgesia e come le barriere linguistico-culturali influenzino significativamente la soddisfazione delle pazienti e l'accesso ai trattamenti. I risultati suggeriscono che una maggiore comprensione dei protocolli di partoanalgesia da parte delle partorienti, facilitata dalla traduzione delle informazioni, contribuisce a una maggiore adesione ai trattamenti e a un miglioramento degli esiti. È quindi fondamentale integrare le pratiche cliniche con strumenti di comunicazione più inclusivi e, in futuro, formare gli operatori sanitari con competenze specifiche per identificare le necessità culturali delle pazienti migliorando l'accoglienza e l'efficacia dell'assistenza anestesiologica.
Barriera linguistico-culturale nella partoanalgesia: da problema crescente ad occasione di miglioramento
MELE, PAOLO
2022/2023
Abstract
Il fenomeno della barriera linguistico-culturale nelle donne migranti rappresenta una sfida crescente nell’assistenza ostetrica, in particolare nella gestione della partoanalgesia. In Italia, oltre il 20% delle partorienti proviene da paesi extracomunitari, con implicazioni dirette sull'accesso e la comprensione dei trattamenti medici. Questo studio si propone di analizzare l'influenza delle barriere linguistiche sulla soddisfazione delle pazienti e sull'accesso alla partoanalgesia. L'obiettivo principale è valutare se la fornitura di informazioni sulla partoanalgesia in una lingua comprensibile per le pazienti migliora la loro soddisfazione riguardo l'assistenza ricevuta nel dipartimento di ginecologia e ostetricia dell'Università di Padova. Gli obiettivi secondari includono l'analisi dell'effetto della comprensione del trattamento sulla propensione all'accesso alla peridurale e l'eventuale anticipazione dell'intervento anestesiologico in relazione ai punteggi del NRS (Numerical Rating Scale) riferiti dalle pazienti. Tra Maggio e Ottobre 2024 abbiamo condotto uno studio retrospettivo osservazionale che ha coinvolto due gruppi di partorienti: il gruppo A, al quale è stata fornita l'informativa sulla partoanalgesia in lingua italiana, e il gruppo B, al quale è stata fornita l'informativa in una lingua comprensibile. La soddisfazione delle pazienti è stata valutata tramite il questionario PEPAC modificato, mentre il ricorso alla partoanalgesia peridurale e i punteggi NRS alla chiamata dell'anestesista sono stati estrapolati dal sistema informatico Galileo. Ciò che è emerso dallo studio è che il gruppo B ha espresso una soddisfazione maggiore riguardo al trattamento in generale e, in particolare, all'assistenza anestesiologica, rispetto al gruppo A. Inoltre, il gruppo B ha mostrato una maggiore propensione ad accedere alla partoanalgesia peridurale. Non sono emerse differenze significative nei punteggi NRS alla chiamata dell'anestesista tra i due gruppi. Tutti i risultati, ad eccezione di quello relativo all'NRS, si sono rivelati statisticamente significativi (p<0.05). La barriera linguistico-culturale può influire negativamente sulla qualità dell'assistenza, impedendo una comunicazione efficace tra pazienti e professionisti e compromettendo la comprensione delle procedure mediche, come la partoanalgesia. I risultati di questo studio evidenziano che la facilitazione di informazioni sulla partoanalgesia in una lingua comprensibile aumenta significativamente la soddisfazione delle pazienti, in particolare per quanto riguarda l'assistenza anestesiologica. Le pazienti del gruppo B hanno mostrato una maggiore propensione a ricorrere alla partoanalgesia peridurale, suggerendo che una comunicazione chiara riduce i pregiudizi e facilita l'accesso a trattamenti efficaci. Nonostante ciò, non sono emerse differenze significative nella tempistica di intervento dell'anestesista, probabilmente a causa della variabilità individuale nella percezione del dolore. Questi risultati confermano l'importanza di strategie comunicative mirate per migliorare la qualità dell'assistenza alle partorienti migranti, favorendo un'esperienza più positiva e sicura durante il parto. Lo studio ha evidenziato l'importanza della comunicazione nella gestione della partoanalgesia e come le barriere linguistico-culturali influenzino significativamente la soddisfazione delle pazienti e l'accesso ai trattamenti. I risultati suggeriscono che una maggiore comprensione dei protocolli di partoanalgesia da parte delle partorienti, facilitata dalla traduzione delle informazioni, contribuisce a una maggiore adesione ai trattamenti e a un miglioramento degli esiti. È quindi fondamentale integrare le pratiche cliniche con strumenti di comunicazione più inclusivi e, in futuro, formare gli operatori sanitari con competenze specifiche per identificare le necessità culturali delle pazienti migliorando l'accoglienza e l'efficacia dell'assistenza anestesiologica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77638