Il linezolid è un antimicrobico appartenente alla classe degli ossazolidinoni con attività tempo-dipendente ed effetto post-antibiotico persistente. È un trattamento di prima linea nelle infezioni da Staphylococcus aureus multiresistente e da Enterococcus resistente alla vancomicina. Recenti evidenze derivanti da studi preclinici e clinici hanno segnalato la necessità di raggiungere obiettivi farmacocinetici/farmacodinamici (PK/PD) più aggressivi per massimizzare l'efficacia clinica e minimizzare l'insorgenza di farmacoresistenze. La farmacocinetica degli agenti antimicrobici è profondamente alterata nei pazienti critici in conseguenza della compromissione della funzione d'organo e per l’utilizzo di dispositivi terapeutici in grado di modificare le capacità metaboliche ed escretorie di varie molecole. La clearance del linezolid, a causa del basso peso molecolare e della bassa affinità per le proteine plasmatiche di questo antibiotico, è altamente influenzata dalla presenza di trattamenti extracorporei, come in corso di ExtraCorporeal Membrane Oxygenation venovenoso (VV-ECMO) o di trattamento renale sostitutivo continuo o intermittente (RRT). Vengono presentati i risultati sull'uso del linezolid in un piccolo gruppo di pazienti critici sottoposti a trattamento renale sostitutivo continuo. Dall’elaborazione dei dati si riscontra una riduzione della dose di farmaco alla somministrazione iniziale. Emerge una grande variabilità interindividuale nella quantità di antibiotico eliminato, nonostante l'omogeneità della popolazione esaminata (gravità del danno renale) e il tipo di trattamento (CVVHDF) e di filtro (ST-150) utilizzati. Il monitoraggio della concentrazioni plasmatiche di farmaco potrebbe essere un metodo efficace per garantire un'adeguata esposizione alla molecola antimicrobica.
L'impatto del trattamento renale sostitutivo continuo sulla clearance del linezolid
PANDOLFO, GIOVANNA
2022/2023
Abstract
Il linezolid è un antimicrobico appartenente alla classe degli ossazolidinoni con attività tempo-dipendente ed effetto post-antibiotico persistente. È un trattamento di prima linea nelle infezioni da Staphylococcus aureus multiresistente e da Enterococcus resistente alla vancomicina. Recenti evidenze derivanti da studi preclinici e clinici hanno segnalato la necessità di raggiungere obiettivi farmacocinetici/farmacodinamici (PK/PD) più aggressivi per massimizzare l'efficacia clinica e minimizzare l'insorgenza di farmacoresistenze. La farmacocinetica degli agenti antimicrobici è profondamente alterata nei pazienti critici in conseguenza della compromissione della funzione d'organo e per l’utilizzo di dispositivi terapeutici in grado di modificare le capacità metaboliche ed escretorie di varie molecole. La clearance del linezolid, a causa del basso peso molecolare e della bassa affinità per le proteine plasmatiche di questo antibiotico, è altamente influenzata dalla presenza di trattamenti extracorporei, come in corso di ExtraCorporeal Membrane Oxygenation venovenoso (VV-ECMO) o di trattamento renale sostitutivo continuo o intermittente (RRT). Vengono presentati i risultati sull'uso del linezolid in un piccolo gruppo di pazienti critici sottoposti a trattamento renale sostitutivo continuo. Dall’elaborazione dei dati si riscontra una riduzione della dose di farmaco alla somministrazione iniziale. Emerge una grande variabilità interindividuale nella quantità di antibiotico eliminato, nonostante l'omogeneità della popolazione esaminata (gravità del danno renale) e il tipo di trattamento (CVVHDF) e di filtro (ST-150) utilizzati. Il monitoraggio della concentrazioni plasmatiche di farmaco potrebbe essere un metodo efficace per garantire un'adeguata esposizione alla molecola antimicrobica.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77641