Background: la Sclerosi Multipla (SM) è una patologia cronica di natura infiammatoria, che provoca demielinizzazione e neurodegenerazione a carico del sistema nervoso centrale (SNC). Questa condizione si manifesta frequentemente con un progressivo accumulo di disabilità clinica irreversibile nel corso del tempo. A tal proposito la riabilitazione ha come obiettivo principale quello di ridurre i sintomi della malattia, per raggiungere la massima indipendenza possibile e la migliore qualità di vita della persona con SM. Recentemente, si è intensificata l'attenzione verso approcci terapeutici integrati che combinano interventi motori e cognitivi, con l’uso di tecnologie innovative, come la riabilitazione mediata da robot, che sta trasformando la terapia, consentendo trattamenti più efficaci e personalizzati. Obiettivi: l’obiettivo principale di questo studio è quello di esplorare gli effetti di un intervento motorio rispetto a un intervento combinato, motorio-cognitivo, sulla funzione fisica, sulla funzione cognitiva e sul livello di disabilità in persone affette da SM. Il secondo obiettivo è analizzare il pattern del cammino nei soggetti con SM prima e dopo il trattamento, e confrontarlo con delle fasce di normalità generate a partire da un gruppo di soggetti sani compatibili per età. Materiali e metodi: una volta divisi in modo randomico nel gruppo motorio (GM) o combinato (GCb), i soggetti SM hanno seguito un programma composto da 24 sedute riabilitative con una frequenza di 3 sedute alla settimana. I partecipanti sono stati esaminati mediante valutazione motoria e cognitiva e attraverso gait analysis in tre timing differenti: pre trattamento (T0), post trattamento (T1) e a distanza di 3 mesi dal termine del trattamento riabilitativo (T2). La valutazione motoria è stata realizzata prendendo come outcome primario il 2 Minute Walk Test (2MWT), mentre la valutazione cognitiva è avvenuta sulla base del Symbol Digit Modalities Test (SDMT). La valutazione della gait analysis si è invece focalizzata sull’analisi dei dati cinematici, dinamici ed elettromiografici confrontati con le fasce di normalità di riferimento. Risultati: sono stati inclusi 11 soggetti (età 47,3±13,52 anni; sesso femminile), suddivisi nei due gruppi (6GM/5GCb). Alla baseline i due gruppi risultavano omogenei. L'analisi statistica non ha rilevato differenze statisticamente significative tra i gruppi né tra T0-T1 e T0-T2. Tuttavia, sono emersi indici tendenti alla significatività per il MSQOL-29 nel benessere psicologico, il TUG-MOT e il SDMT (p=0,068) nel GCb mentre il MSQOL-29 nel benessere fisico (p=0,068) nel GM. Il confronto tra gli angoli articolari dei due gruppi ha evidenziato differenze significative a T0 e T1, con il gruppo combinato in particolare caratterizzato da maggiore flessione di anca e ginocchio. Tuttavia, a T2 le differenze hanno mostrato una ridotta 5 significatività. Il gruppo motorio ha poi mostrato dei valori di GRF maggiori rispetto a quello combinato in tutte e tre le fasi. Infine, per quanto riguarda gli EMG, il gruppo combinato sembrerebbe migliorare l’attivazione muscolare a T2, mentre il motorio mantiene una certa costanza in tutti e tre i timing. Sono poi stati raccolti i dati di gait analysis di 48 soggetti sani (24M/24F), con un’età compresa tra 20-69 anni, per il confronto con i soggetti SM reclutati. Questi sono stati suddivisi in diverse fasce di età. La gait analysis ha identificato differenze statisticamente significative rispetto alle fasce di normalità di riferimento per velocità e lunghezza del passo (p<0,05) e per i parametri di cinematica in particolare di caviglia e ginocchio. Conclusione: i risultati non consentono attualmente di valutare definitivamente l'efficacia dei trattamenti riabilitativi proposti per i soggetti SM, principalmente a causa della ridotta dimensione del campione.
Trattamento motorio versus trattamento combinato motorio cognitivo in soggetti con Sclerosi Multipla: uno studio pilota randomizzato controllato di gait analysis
CENGIAROTTI, NICOLÒ
2023/2024
Abstract
Background: la Sclerosi Multipla (SM) è una patologia cronica di natura infiammatoria, che provoca demielinizzazione e neurodegenerazione a carico del sistema nervoso centrale (SNC). Questa condizione si manifesta frequentemente con un progressivo accumulo di disabilità clinica irreversibile nel corso del tempo. A tal proposito la riabilitazione ha come obiettivo principale quello di ridurre i sintomi della malattia, per raggiungere la massima indipendenza possibile e la migliore qualità di vita della persona con SM. Recentemente, si è intensificata l'attenzione verso approcci terapeutici integrati che combinano interventi motori e cognitivi, con l’uso di tecnologie innovative, come la riabilitazione mediata da robot, che sta trasformando la terapia, consentendo trattamenti più efficaci e personalizzati. Obiettivi: l’obiettivo principale di questo studio è quello di esplorare gli effetti di un intervento motorio rispetto a un intervento combinato, motorio-cognitivo, sulla funzione fisica, sulla funzione cognitiva e sul livello di disabilità in persone affette da SM. Il secondo obiettivo è analizzare il pattern del cammino nei soggetti con SM prima e dopo il trattamento, e confrontarlo con delle fasce di normalità generate a partire da un gruppo di soggetti sani compatibili per età. Materiali e metodi: una volta divisi in modo randomico nel gruppo motorio (GM) o combinato (GCb), i soggetti SM hanno seguito un programma composto da 24 sedute riabilitative con una frequenza di 3 sedute alla settimana. I partecipanti sono stati esaminati mediante valutazione motoria e cognitiva e attraverso gait analysis in tre timing differenti: pre trattamento (T0), post trattamento (T1) e a distanza di 3 mesi dal termine del trattamento riabilitativo (T2). La valutazione motoria è stata realizzata prendendo come outcome primario il 2 Minute Walk Test (2MWT), mentre la valutazione cognitiva è avvenuta sulla base del Symbol Digit Modalities Test (SDMT). La valutazione della gait analysis si è invece focalizzata sull’analisi dei dati cinematici, dinamici ed elettromiografici confrontati con le fasce di normalità di riferimento. Risultati: sono stati inclusi 11 soggetti (età 47,3±13,52 anni; sesso femminile), suddivisi nei due gruppi (6GM/5GCb). Alla baseline i due gruppi risultavano omogenei. L'analisi statistica non ha rilevato differenze statisticamente significative tra i gruppi né tra T0-T1 e T0-T2. Tuttavia, sono emersi indici tendenti alla significatività per il MSQOL-29 nel benessere psicologico, il TUG-MOT e il SDMT (p=0,068) nel GCb mentre il MSQOL-29 nel benessere fisico (p=0,068) nel GM. Il confronto tra gli angoli articolari dei due gruppi ha evidenziato differenze significative a T0 e T1, con il gruppo combinato in particolare caratterizzato da maggiore flessione di anca e ginocchio. Tuttavia, a T2 le differenze hanno mostrato una ridotta 5 significatività. Il gruppo motorio ha poi mostrato dei valori di GRF maggiori rispetto a quello combinato in tutte e tre le fasi. Infine, per quanto riguarda gli EMG, il gruppo combinato sembrerebbe migliorare l’attivazione muscolare a T2, mentre il motorio mantiene una certa costanza in tutti e tre i timing. Sono poi stati raccolti i dati di gait analysis di 48 soggetti sani (24M/24F), con un’età compresa tra 20-69 anni, per il confronto con i soggetti SM reclutati. Questi sono stati suddivisi in diverse fasce di età. La gait analysis ha identificato differenze statisticamente significative rispetto alle fasce di normalità di riferimento per velocità e lunghezza del passo (p<0,05) e per i parametri di cinematica in particolare di caviglia e ginocchio. Conclusione: i risultati non consentono attualmente di valutare definitivamente l'efficacia dei trattamenti riabilitativi proposti per i soggetti SM, principalmente a causa della ridotta dimensione del campione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77830