Edmund James King nasce nel 1914 e muore nel 2002, anni nei quali il Mondo si trova ad affrontare due Conflitti Mondiali, tragedie, persecuzioni e genocidi ma anche importanti progressi, conquiste economiche, tecnologiche, civili e scientifiche. Un secolo di eventi che hanno modificato il mondo dal punto di vista politico, economico e sociale. È all’interno di questo scenario che King vede l’educazione come un investimento per il futuro, non come un beneficio solo per chi la riceve ma come necessità per il benessere dell’umanità. Per l’autore l’educazione comparata deve essere fonte di rinascita e riforma, rivolta al futuro. Attraverso le sue opere dimostra costantemente il suo interesse nel conoscere in maniera approfondita le dinamiche e i contesti degli altri Paesi. Ciò che accade ai nostri vicini si ripercuote anche su di noi, ed è quindi fondamentale conoscere l’Altro abbattendo ogni pregiudizio e ogni barriera culturale. Conoscere gli altri per comprendere meglio noi stessi, è alla base di tutto il pensiero dell’autore. Secondo King l’educazione comparata deve fornire, a chi detiene il potere, le informazioni per compiere delle decisioni consapevoli e informate. Ricerche che devono essere indirizzate allo studio dettagliato di tutto il contesto, da un punto di vista economico, politico, sociale e culturale. L’autore compie un rinnovamento epistemologico in educazione comparata, mettendola in dialogo con le scienze sociali. Essa deve essere fondata sull’apporto di varie discipline come la sociologia, la psicologia, le scienze politiche e l’economia per giungere a una visione globale e il più possibile completa di ciò che si sta esaminando. Il rischio è che l’educazione comparata perda la sua autonomia e assuma una finalità prettamente pratica e utilitaria. Lo scopo deve essere la risoluzione di problemi pratici senza soffermarsi a una descrizione o a un confronto tra sistemi. King affronta varie problematiche nei suoi scritti: i giovani adulti, il ruolo della donna, le istituzioni scolastiche, le Università, la formazione degli insegnanti, il ruolo dei genitori, l’istruzione e l’educazione permanente. Dalle sue opere emerge costantemente il bisogno di cooperazione e collaborazione tra studiosi di diverse discipline per giungere a uno studio completo e il più possibile oggettivo, evidenziando i limiti dei singoli esperti. È necessario creare un gruppo di ricerca in un Mondo nel quale la conoscenza è in espansione e non più controllabile. King è co-fondatore della rivista “Comparative Education” attraverso la quale dimostra la sua continua ricerca di rinnovamento e il suo grande interesse verso l’educazione dei giovani. Lo scopo della rivista è essenzialmente quello che dovrebbe avere l’educazione comparata secondo King, fornire analisi rigorose e dettagliate dei fenomeni e problemi educativi, comprese le questioni politiche che influenzano tali dinamiche. Nel suo primo scritto “Other Schools and Ours” King fa un primo giro del mondo passando per Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti d’America, Unione Sovietica, India e Giappone. Il suo interesse non mostra confini e prosegue in tutti i suoi successivi scritti, nei quali spazia in luoghi e tempi differenti. King dimostra una visione molto avanzata e già negli anni ‘60 parla di intercultura e di accettazione del prossimo. Egli sostiene che grandi catastrofi internazionali sono accadute perché le parti avverse accentuavano le divergenze invece di riconoscere le similarità. L’autore attraverso tutto il suo lavoro si dimostra un cittadino del Mondo, con l’obiettivo di giungere a una Prospettiva Mondiale dell’Educazione.

Edmund James King: un comparativista del Novecento

LINARDI, ALICE
2023/2024

Abstract

Edmund James King nasce nel 1914 e muore nel 2002, anni nei quali il Mondo si trova ad affrontare due Conflitti Mondiali, tragedie, persecuzioni e genocidi ma anche importanti progressi, conquiste economiche, tecnologiche, civili e scientifiche. Un secolo di eventi che hanno modificato il mondo dal punto di vista politico, economico e sociale. È all’interno di questo scenario che King vede l’educazione come un investimento per il futuro, non come un beneficio solo per chi la riceve ma come necessità per il benessere dell’umanità. Per l’autore l’educazione comparata deve essere fonte di rinascita e riforma, rivolta al futuro. Attraverso le sue opere dimostra costantemente il suo interesse nel conoscere in maniera approfondita le dinamiche e i contesti degli altri Paesi. Ciò che accade ai nostri vicini si ripercuote anche su di noi, ed è quindi fondamentale conoscere l’Altro abbattendo ogni pregiudizio e ogni barriera culturale. Conoscere gli altri per comprendere meglio noi stessi, è alla base di tutto il pensiero dell’autore. Secondo King l’educazione comparata deve fornire, a chi detiene il potere, le informazioni per compiere delle decisioni consapevoli e informate. Ricerche che devono essere indirizzate allo studio dettagliato di tutto il contesto, da un punto di vista economico, politico, sociale e culturale. L’autore compie un rinnovamento epistemologico in educazione comparata, mettendola in dialogo con le scienze sociali. Essa deve essere fondata sull’apporto di varie discipline come la sociologia, la psicologia, le scienze politiche e l’economia per giungere a una visione globale e il più possibile completa di ciò che si sta esaminando. Il rischio è che l’educazione comparata perda la sua autonomia e assuma una finalità prettamente pratica e utilitaria. Lo scopo deve essere la risoluzione di problemi pratici senza soffermarsi a una descrizione o a un confronto tra sistemi. King affronta varie problematiche nei suoi scritti: i giovani adulti, il ruolo della donna, le istituzioni scolastiche, le Università, la formazione degli insegnanti, il ruolo dei genitori, l’istruzione e l’educazione permanente. Dalle sue opere emerge costantemente il bisogno di cooperazione e collaborazione tra studiosi di diverse discipline per giungere a uno studio completo e il più possibile oggettivo, evidenziando i limiti dei singoli esperti. È necessario creare un gruppo di ricerca in un Mondo nel quale la conoscenza è in espansione e non più controllabile. King è co-fondatore della rivista “Comparative Education” attraverso la quale dimostra la sua continua ricerca di rinnovamento e il suo grande interesse verso l’educazione dei giovani. Lo scopo della rivista è essenzialmente quello che dovrebbe avere l’educazione comparata secondo King, fornire analisi rigorose e dettagliate dei fenomeni e problemi educativi, comprese le questioni politiche che influenzano tali dinamiche. Nel suo primo scritto “Other Schools and Ours” King fa un primo giro del mondo passando per Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti d’America, Unione Sovietica, India e Giappone. Il suo interesse non mostra confini e prosegue in tutti i suoi successivi scritti, nei quali spazia in luoghi e tempi differenti. King dimostra una visione molto avanzata e già negli anni ‘60 parla di intercultura e di accettazione del prossimo. Egli sostiene che grandi catastrofi internazionali sono accadute perché le parti avverse accentuavano le divergenze invece di riconoscere le similarità. L’autore attraverso tutto il suo lavoro si dimostra un cittadino del Mondo, con l’obiettivo di giungere a una Prospettiva Mondiale dell’Educazione.
2023
Edmund James King: a twentieth century comparativist
Edmund James King
pedagogia comparata
scienze sociali
Prospettive Mondiali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/78167