ABSTRACT This work aims to explore the roots and developments of peace education in Italy, highlighting the contribution of key figures and pedagogical experiences who have traced a significant path in this area. In a global context characterized by growing tensions and conflicts, peace education emerges as a fundamental tool for promoting peaceful coexistence. This study is divided into three chapters, each of which analyzes different aspects and contributions to peace education. Chapter I offers an in-depth analysis of the ideas and actions of emblematic figures such as: Aldo Capitini, Danilo Dolci, the protagonists of the "Florentine germination" and Alexander Langer. These pioneers laid the foundation for peace education rooted in nonviolence, social justice and reconciliation between man and nature. Through their biographies and their contributions, the chapter highlights how their ideas have profoundly influenced the Italian educational and social landscape. Their visions and actions offer valuable insights for addressing contemporary challenges and promoting an effective culture of peace. In the second chapter, two emblematic examples of peace education practice in the Italian school context are analyzed: Don Lorenzo Milani's school and Don Roberto Sardelli's 725 school. Don Milani, with his school in Barbiana, created an educational model that put the poor and excluded at the centre, promoting education based on democratic participation and equality. Don Sardelli, with school 725 among the barracks of the Acquedotto Felice in Rome, followed Milani's example, adapting it to the needs of the urban context, to provide an education that helped young people to become aware of their condition of marginalization, fighting for their rights. The third chapter addresses peace education in primary school, with particular attention to constitutional principles and teaching practices. It is underlined how, in a world increasingly marked by socioeconomic, cultural and religious conflicts, it is essential to educate students in the values of peace and global citizenship. We thus explore how the Italian Constitution, together with other international documents, provides a regulatory and value framework to promote inclusive education that respects diversity. Furthermore, it is proposed to integrate the theme of peace as a generative and transversal skill within Civic Education, developing in young students the ability to resolve conflicts in a constructive way and to live in harmony with others. This thesis aims to demonstrate that peace education is not just a utopian ideal, but an objective that is actually achievable, through constant commitment and a holistic educational approach.

ABSTRACT Il presente lavoro si propone di esplorare le radici e gli sviluppi dell'educazione alla pace in Italia, evidenziando il contributo di figure chiave e di esperienze pedagogiche che hanno tracciato un percorso significativo in quest' ambito. In un contesto globale caratterizzato da crescenti tensioni e conflitti, l'educazione alla pace emerge come uno strumento fondamentale per promuovere la convivenza pacifica. Questo studio si articola in tre capitoli, ognuno dei quali analizza diversi aspetti e contributi all'educazione alla pace. Il Capitolo I offre un approfondimento sulle idee e le azioni di figure emblematiche quali: Aldo Capitini, Danilo Dolci, i protagonisti della "germinazione fiorentina" e Alexander Langer. Questi pionieri hanno gettato le basi per un'educazione alla pace radicata nella nonviolenza, nella giustizia sociale e nella riconciliazione tra uomo e natura. Attraverso le loro biografie e i loro contributi, il capitolo evidenzia come le loro idee abbiano influenzato profondamente il panorama educativo e sociale italiano. Le loro visioni e azioni offrono preziosi spunti per affrontare le sfide contemporanee e promuovere una fattiva cultura della pace. Nel secondo capitolo, si analizzano due esempi emblematici di pratica educativa alla pace nel contesto scolastico italiano: la scuola di Don Lorenzo Milani e la scuola 725 di Don Roberto Sardelli. Don Milani, con la sua scuola a Barbiana, ha creato un modello educativo che ha messo al centro i poveri e gli esclusi, promuovendo un'istruzione basata sulla partecipazione democratica e l'uguaglianza. Don Sardelli, con la scuola 725 tra le baracche dell’Acquedotto Felice a Roma, ha seguito l'esempio di Milani, adattandolo alle necessità del contesto urbano, per fornire un'educazione che aiutasse i giovani a prendere coscienza della loro condizione di emarginazione, lottando per i propri diritti. Il terzo capitolo affronta l'educazione alla pace nella scuola primaria, con particolare attenzione ai principi costituzionali e alle pratiche didattiche. Viene sottolineato come, in un mondo sempre più segnato da conflitti socioeconomici, culturali e religiosi, sia essenziale educare gli alunni ai valori della pace e della cittadinanza globale. Si esplora, così, come la Costituzione Italiana, insieme ad altri documenti internazionali, fornisca un quadro normativo e valoriale per promuovere un'educazione inclusiva e rispettosa delle diversità. Inoltre, viene proposto di integrare il tema della pace come competenza generativa e trasversale all'interno dell'Educazione Civica, sviluppando nei giovani studenti la capacità di risolvere i conflitti in modo costruttivo e di vivere in armonia con gli altri. Questa tesi mira a dimostrare che l'educazione alla pace non é solo un ideale utopico, ma un obiettivo effettivamente raggiungibile, attraverso un impegno costante e un approccio educativo olistico.

"COSTRUIRE LA PACE E' COMPITO DELL'EDUCAZIONE"

POZZA, ANNA MARIA
2023/2024

Abstract

ABSTRACT This work aims to explore the roots and developments of peace education in Italy, highlighting the contribution of key figures and pedagogical experiences who have traced a significant path in this area. In a global context characterized by growing tensions and conflicts, peace education emerges as a fundamental tool for promoting peaceful coexistence. This study is divided into three chapters, each of which analyzes different aspects and contributions to peace education. Chapter I offers an in-depth analysis of the ideas and actions of emblematic figures such as: Aldo Capitini, Danilo Dolci, the protagonists of the "Florentine germination" and Alexander Langer. These pioneers laid the foundation for peace education rooted in nonviolence, social justice and reconciliation between man and nature. Through their biographies and their contributions, the chapter highlights how their ideas have profoundly influenced the Italian educational and social landscape. Their visions and actions offer valuable insights for addressing contemporary challenges and promoting an effective culture of peace. In the second chapter, two emblematic examples of peace education practice in the Italian school context are analyzed: Don Lorenzo Milani's school and Don Roberto Sardelli's 725 school. Don Milani, with his school in Barbiana, created an educational model that put the poor and excluded at the centre, promoting education based on democratic participation and equality. Don Sardelli, with school 725 among the barracks of the Acquedotto Felice in Rome, followed Milani's example, adapting it to the needs of the urban context, to provide an education that helped young people to become aware of their condition of marginalization, fighting for their rights. The third chapter addresses peace education in primary school, with particular attention to constitutional principles and teaching practices. It is underlined how, in a world increasingly marked by socioeconomic, cultural and religious conflicts, it is essential to educate students in the values of peace and global citizenship. We thus explore how the Italian Constitution, together with other international documents, provides a regulatory and value framework to promote inclusive education that respects diversity. Furthermore, it is proposed to integrate the theme of peace as a generative and transversal skill within Civic Education, developing in young students the ability to resolve conflicts in a constructive way and to live in harmony with others. This thesis aims to demonstrate that peace education is not just a utopian ideal, but an objective that is actually achievable, through constant commitment and a holistic educational approach.
2023
"BUILDING PEACE IS THE TASK OF EDUCATION"
ABSTRACT Il presente lavoro si propone di esplorare le radici e gli sviluppi dell'educazione alla pace in Italia, evidenziando il contributo di figure chiave e di esperienze pedagogiche che hanno tracciato un percorso significativo in quest' ambito. In un contesto globale caratterizzato da crescenti tensioni e conflitti, l'educazione alla pace emerge come uno strumento fondamentale per promuovere la convivenza pacifica. Questo studio si articola in tre capitoli, ognuno dei quali analizza diversi aspetti e contributi all'educazione alla pace. Il Capitolo I offre un approfondimento sulle idee e le azioni di figure emblematiche quali: Aldo Capitini, Danilo Dolci, i protagonisti della "germinazione fiorentina" e Alexander Langer. Questi pionieri hanno gettato le basi per un'educazione alla pace radicata nella nonviolenza, nella giustizia sociale e nella riconciliazione tra uomo e natura. Attraverso le loro biografie e i loro contributi, il capitolo evidenzia come le loro idee abbiano influenzato profondamente il panorama educativo e sociale italiano. Le loro visioni e azioni offrono preziosi spunti per affrontare le sfide contemporanee e promuovere una fattiva cultura della pace. Nel secondo capitolo, si analizzano due esempi emblematici di pratica educativa alla pace nel contesto scolastico italiano: la scuola di Don Lorenzo Milani e la scuola 725 di Don Roberto Sardelli. Don Milani, con la sua scuola a Barbiana, ha creato un modello educativo che ha messo al centro i poveri e gli esclusi, promuovendo un'istruzione basata sulla partecipazione democratica e l'uguaglianza. Don Sardelli, con la scuola 725 tra le baracche dell’Acquedotto Felice a Roma, ha seguito l'esempio di Milani, adattandolo alle necessità del contesto urbano, per fornire un'educazione che aiutasse i giovani a prendere coscienza della loro condizione di emarginazione, lottando per i propri diritti. Il terzo capitolo affronta l'educazione alla pace nella scuola primaria, con particolare attenzione ai principi costituzionali e alle pratiche didattiche. Viene sottolineato come, in un mondo sempre più segnato da conflitti socioeconomici, culturali e religiosi, sia essenziale educare gli alunni ai valori della pace e della cittadinanza globale. Si esplora, così, come la Costituzione Italiana, insieme ad altri documenti internazionali, fornisca un quadro normativo e valoriale per promuovere un'educazione inclusiva e rispettosa delle diversità. Inoltre, viene proposto di integrare il tema della pace come competenza generativa e trasversale all'interno dell'Educazione Civica, sviluppando nei giovani studenti la capacità di risolvere i conflitti in modo costruttivo e di vivere in armonia con gli altri. Questa tesi mira a dimostrare che l'educazione alla pace non é solo un ideale utopico, ma un obiettivo effettivamente raggiungibile, attraverso un impegno costante e un approccio educativo olistico.
PACE
EDUCAZIONE
SCUOLA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/78191