Il declino della biodiversità è un argomento di cui si parla con sempre maggior frequenza. Studi recenti dimostrano un declino significativo anche degli insetti impollinatori dovuto a numerose cause, perlopiù di origine antropica. Tra queste c’è anche il cambiamento climatico, che può avere un effetto sia diretto che indiretto sugli insetti impollinatori. Infatti, da un lato le temperature sempre più elevate ed i fenomeni climatici estremi ne minacciano la sopravvivenza, dall’altro il riscaldamento climatico può modificare le loro interazioni con le piante, poiché i periodi di fioritura e quelli di attività degli insetti rischiano di risultare non più coincidenti. Dunque, data l’importanza che rivestono gli insetti impollinatori sia come parte della biodiversità, sia come fornitori di un servizio ecosistemico fondamentale, comprendere come mutano le interazioni tra piante ed insetti impollinatori al variare del clima risulta di assoluta priorità. In questo elaborato è stata utilizzata l’altitudine come proxy del cambiamento climatico per studiare l’interazione tra api e specie vegetali nelle praterie seminaturali dell’Appennino Tosco-Emiliano. Lo scopo ultimo del lavoro è quello di studiare come le interazioni tra piante e impollinatori variano lungo il gradiente altitudinale. Sono stati selezionati 15 siti a diversa altitudine, tra i 1500 e i 2000 m s.l.m., e ogni sito è stato campionato 4 volte tra giugno e agosto 2024. In ciascuno dei 15 siti selezionati, ogni specie vegetale fiorita è stata osservata per dieci minuti e sono stati raccolti in una provetta gli impollinatori che visitavano le parti riproduttive della pianta. A partire dalle osservazioni, sono stati costruiti dei network bipartiti, che sono poi stati analizzati utilizzando il software R. Dall’analisi dati è risultato che temperatura e altitudine non hanno un effetto significativo sulla ricchezza di piante lungo il gradiente, sulla proporzione di imenotteri sul totale di insetti, su specializzazione e robustezza dei network. Tuttavia, è emerso come la modularità dei network diminuisca all’aumentare della temperatura. Questo studio ha permesso di comprendere come le interazioni tra piante e impollinatori, la ricchezza di specie vegetali e la proporzione del numero di imenotteri sul totale degli impollinatori rispondano a variazioni di quota e temperatura.

Effetti del gradiente altitudinale sulle interazioni tra piante e impollinatori

PENAZZATO, IRENE
2023/2024

Abstract

Il declino della biodiversità è un argomento di cui si parla con sempre maggior frequenza. Studi recenti dimostrano un declino significativo anche degli insetti impollinatori dovuto a numerose cause, perlopiù di origine antropica. Tra queste c’è anche il cambiamento climatico, che può avere un effetto sia diretto che indiretto sugli insetti impollinatori. Infatti, da un lato le temperature sempre più elevate ed i fenomeni climatici estremi ne minacciano la sopravvivenza, dall’altro il riscaldamento climatico può modificare le loro interazioni con le piante, poiché i periodi di fioritura e quelli di attività degli insetti rischiano di risultare non più coincidenti. Dunque, data l’importanza che rivestono gli insetti impollinatori sia come parte della biodiversità, sia come fornitori di un servizio ecosistemico fondamentale, comprendere come mutano le interazioni tra piante ed insetti impollinatori al variare del clima risulta di assoluta priorità. In questo elaborato è stata utilizzata l’altitudine come proxy del cambiamento climatico per studiare l’interazione tra api e specie vegetali nelle praterie seminaturali dell’Appennino Tosco-Emiliano. Lo scopo ultimo del lavoro è quello di studiare come le interazioni tra piante e impollinatori variano lungo il gradiente altitudinale. Sono stati selezionati 15 siti a diversa altitudine, tra i 1500 e i 2000 m s.l.m., e ogni sito è stato campionato 4 volte tra giugno e agosto 2024. In ciascuno dei 15 siti selezionati, ogni specie vegetale fiorita è stata osservata per dieci minuti e sono stati raccolti in una provetta gli impollinatori che visitavano le parti riproduttive della pianta. A partire dalle osservazioni, sono stati costruiti dei network bipartiti, che sono poi stati analizzati utilizzando il software R. Dall’analisi dati è risultato che temperatura e altitudine non hanno un effetto significativo sulla ricchezza di piante lungo il gradiente, sulla proporzione di imenotteri sul totale di insetti, su specializzazione e robustezza dei network. Tuttavia, è emerso come la modularità dei network diminuisca all’aumentare della temperatura. Questo studio ha permesso di comprendere come le interazioni tra piante e impollinatori, la ricchezza di specie vegetali e la proporzione del numero di imenotteri sul totale degli impollinatori rispondano a variazioni di quota e temperatura.
2023
Effects of elevation on plant-pollinator interactions
Pollinator networks
Elevational gradient
Climate change
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/78233