L'obiettivo di questo studio è analizzare le condizioni che permettono un cambiamento personale negli autori di reato. L’interesse per tale tematica nasce a partire da un incontro avvenuto con dei detenuti nella casa di reclusione “Due Palazzi” di Padova. Nel tentativo di giungere a delle risposte soddisfacenti rispetto alla tematica sopra esposta, si offrirà, in primo luogo, una panoramica generale del drammatico contesto carcerario italiano. Ampio spazio di riflessione sarà dedicato alla decostruzione del concetto di pena che trova sviluppo nel modello retributivo di giustizia. La pena come retribuzione si basa sull’assunto tale per cui un male compiuto possa essere, in qualche modo, espiato attraverso altrettanto male subìto. In virtù di tale decostruzione, nel secondo capitolo vengono delineate le caratteristiche principali di un paradigma di giustizia alquanto opposto a quello retributivo, vale a dire il modello riparativo. Il capitolo conclusivo si propone di essere una sintesi di quanto tracciato nelle sezioni precedenti. In questo capitolo si argomenterà che attraverso concetti quali empatia, riconoscimento, ascolto, incontro con la vittima, incontro con la società civile, è possibile un effettivo mutamento di prospettiva, nonché di vita, per autori di reato.
Verso il superamento della pena come retribuzione: prospettive filosofiche per un sistema penitenziario alternativo
MAGAROTTO, SILVIA
2023/2024
Abstract
L'obiettivo di questo studio è analizzare le condizioni che permettono un cambiamento personale negli autori di reato. L’interesse per tale tematica nasce a partire da un incontro avvenuto con dei detenuti nella casa di reclusione “Due Palazzi” di Padova. Nel tentativo di giungere a delle risposte soddisfacenti rispetto alla tematica sopra esposta, si offrirà, in primo luogo, una panoramica generale del drammatico contesto carcerario italiano. Ampio spazio di riflessione sarà dedicato alla decostruzione del concetto di pena che trova sviluppo nel modello retributivo di giustizia. La pena come retribuzione si basa sull’assunto tale per cui un male compiuto possa essere, in qualche modo, espiato attraverso altrettanto male subìto. In virtù di tale decostruzione, nel secondo capitolo vengono delineate le caratteristiche principali di un paradigma di giustizia alquanto opposto a quello retributivo, vale a dire il modello riparativo. Il capitolo conclusivo si propone di essere una sintesi di quanto tracciato nelle sezioni precedenti. In questo capitolo si argomenterà che attraverso concetti quali empatia, riconoscimento, ascolto, incontro con la vittima, incontro con la società civile, è possibile un effettivo mutamento di prospettiva, nonché di vita, per autori di reato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/78279