La popolazione transgender and gender diverse (TGD) risulta particolarmente vulnerabile allo sviluppo di disturbi dell’alimentazione; malattie psichiche contraddistinte da comportamenti alimentari disordinati, una preoccupazione eccessiva per il peso e la forma corporea, e una visione distorta dell’immagine corporea. Tale vulnerabilità è costituita da fattori, quali il minority stress (Testa et al., 2015); l’incongruenza e la disforia di genere; il desiderio di conformarsi al genere esperito; e gli ostacoli nell’accesso a servizi sanitari di affermazione di genere (McGregor et al., 2023). I social media rappresentano un canale di diffusione di modelli ideali di genere e di bellezza, con un impatto prevalentemente negativo sull’immagine corporea e sul benessere (Vincente-Benito & Ramírez-Duràn, 2023). L'obiettivo dello studio è quello di esplorare l’immagine corporea e i comportamenti alimentari nella popolazione TGD, con particolare attenzione al ruolo dell’identità di genere e dei social media nell’influenzare le percezioni relative alla forma corporea e al peso, così come i comportamenti e le preoccupazioni legate al cibo. Data la centralità della forma corporea e dei comportamenti alimentari nei disturbi dell’alimentazione, e la carenza di letteratura su tali tematiche nella popolazione italiana TGD, l’approfondimento mira a fornire conoscenze utili per lo sviluppo di interventi terapeutici più inclusivi e sensibili alle specifiche esigenze delle persone TGD, con l’obiettivo ultimo di promuovere un approccio più efficace alla salute mentale e al benessere alimentare. Il metodo è la somministrazione di un’intervista semistrutturata a persone TGD, preceduta da una serie di domande sociodemografiche. Le domande formulate intendono esplorare le esperienze e vissuti personali in relazione al corpo, al peso e all’alimentazione, oltre che l’influenza di fattori esterni, quali l’identità di genere e i social media. Attraverso l’applicazione dell’analisi tematica (Braun & Clarke, 2006) sono stati identificati cinque temi. Il rapporto con il proprio corpo appare conflittuale e associato all’incongruenza o disforia di genere. Il corpo assume un ruolo centrale nel benessere dei partecipanti e influenza il rapporto con il mondo esterno, incluse le relazioni interpersonali. Viene utilizzato l’abbigliamento, compresi strumenti compressivi, per mascherare le forme corporee e gestire la disforia di genere. L’inizio della terapia ormonale sostitutiva e la possibilità di interventi chirurgici futuri vengono associati a un maggior benessere. Talvolta, la restrizione alimentare è ritenuta uno strumento per allinearne il proprio corpo con i modelli di genere di riferimento e fronteggiare la disforia di genere. Il comportamento alimentare irregolare è associato anche a condizioni di disagio emotivo e stress. I social media hanno un ruolo positivo e negativo sull’immagine corporea e possono svolgere un ruolo informativo ed educativo sull’identità transgender. Vengono riportati frequenti confronti sull’aspetto fisico, accompagnati da sensazioni di disagio. La body positivity viene descritta come una prospettiva nuova e di aiuto. L’esplorazione e la conoscenza della propria identità di genere appaiono come un percorso complesso, caratterizzato da confusione, accettazione e rinascita personale. Vengono riconosciuti ostacoli esterni che influenzano la possibilità di prendere consapevolezza e affermare la propria identità di genere, come la mancanza di informazioni, l’assenza di modelli di riferimento, il mancato riconoscimento sociale e il timore di discriminazioni in contesti lavorativi. La ricerca e la frequentazione di spazi e luoghi specifici favoriscono l’accettazione e l’espressione autentica dell’identità di genere.
Identità di Genere, Immagine Corporea e Comportamento Alimentare: Uno Studio Qualitativo sulla Popolazione Transgender
BONFANTI, CHIARA
2023/2024
Abstract
La popolazione transgender and gender diverse (TGD) risulta particolarmente vulnerabile allo sviluppo di disturbi dell’alimentazione; malattie psichiche contraddistinte da comportamenti alimentari disordinati, una preoccupazione eccessiva per il peso e la forma corporea, e una visione distorta dell’immagine corporea. Tale vulnerabilità è costituita da fattori, quali il minority stress (Testa et al., 2015); l’incongruenza e la disforia di genere; il desiderio di conformarsi al genere esperito; e gli ostacoli nell’accesso a servizi sanitari di affermazione di genere (McGregor et al., 2023). I social media rappresentano un canale di diffusione di modelli ideali di genere e di bellezza, con un impatto prevalentemente negativo sull’immagine corporea e sul benessere (Vincente-Benito & Ramírez-Duràn, 2023). L'obiettivo dello studio è quello di esplorare l’immagine corporea e i comportamenti alimentari nella popolazione TGD, con particolare attenzione al ruolo dell’identità di genere e dei social media nell’influenzare le percezioni relative alla forma corporea e al peso, così come i comportamenti e le preoccupazioni legate al cibo. Data la centralità della forma corporea e dei comportamenti alimentari nei disturbi dell’alimentazione, e la carenza di letteratura su tali tematiche nella popolazione italiana TGD, l’approfondimento mira a fornire conoscenze utili per lo sviluppo di interventi terapeutici più inclusivi e sensibili alle specifiche esigenze delle persone TGD, con l’obiettivo ultimo di promuovere un approccio più efficace alla salute mentale e al benessere alimentare. Il metodo è la somministrazione di un’intervista semistrutturata a persone TGD, preceduta da una serie di domande sociodemografiche. Le domande formulate intendono esplorare le esperienze e vissuti personali in relazione al corpo, al peso e all’alimentazione, oltre che l’influenza di fattori esterni, quali l’identità di genere e i social media. Attraverso l’applicazione dell’analisi tematica (Braun & Clarke, 2006) sono stati identificati cinque temi. Il rapporto con il proprio corpo appare conflittuale e associato all’incongruenza o disforia di genere. Il corpo assume un ruolo centrale nel benessere dei partecipanti e influenza il rapporto con il mondo esterno, incluse le relazioni interpersonali. Viene utilizzato l’abbigliamento, compresi strumenti compressivi, per mascherare le forme corporee e gestire la disforia di genere. L’inizio della terapia ormonale sostitutiva e la possibilità di interventi chirurgici futuri vengono associati a un maggior benessere. Talvolta, la restrizione alimentare è ritenuta uno strumento per allinearne il proprio corpo con i modelli di genere di riferimento e fronteggiare la disforia di genere. Il comportamento alimentare irregolare è associato anche a condizioni di disagio emotivo e stress. I social media hanno un ruolo positivo e negativo sull’immagine corporea e possono svolgere un ruolo informativo ed educativo sull’identità transgender. Vengono riportati frequenti confronti sull’aspetto fisico, accompagnati da sensazioni di disagio. La body positivity viene descritta come una prospettiva nuova e di aiuto. L’esplorazione e la conoscenza della propria identità di genere appaiono come un percorso complesso, caratterizzato da confusione, accettazione e rinascita personale. Vengono riconosciuti ostacoli esterni che influenzano la possibilità di prendere consapevolezza e affermare la propria identità di genere, come la mancanza di informazioni, l’assenza di modelli di riferimento, il mancato riconoscimento sociale e il timore di discriminazioni in contesti lavorativi. La ricerca e la frequentazione di spazi e luoghi specifici favoriscono l’accettazione e l’espressione autentica dell’identità di genere.File | Dimensione | Formato | |
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