Il presente elaborato si inserisce nell’ampio progetto di ricerca CALM (sviluppo del Controllo cognitivo Adattivo: un Lavoro Multicentrico) che si è posto l’obiettivo di indagare il controllo cognitivo adattivo nei bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione e di Iperattività (ADHD). Tradizionalmente, il controllo cognitivo è stato considerato come un insieme di processi top-down che consentono di agire in modo adattivo, indipendente e finalizzato (Vicari et al., 2017). Recentemente, una nuova prospettiva ha introdotto una visione bottom-up, introducendo il concetto di controllo cognitivo adattivo. Quest’ultimo è definito come l’insieme di processi cognitivi che si adattano in modo flessibile alle regolarità statistiche presenti nell'ambiente circostante (Braem & Egner, 2018; Braem et al., 2019). È interessante notare che diversi studi in letteratura hanno suggerito che questa capacità di controllo cognitivo adattivo potrebbe essere compromessa nei disturbi del neurosviluppo come l’ADHD (D’Souza et al., 2016). Ciò evidenzia l’importanza di studiare il controllo cognitivo adattivo in questa popolazione clinica. In particolare, questo elaborato si concentra sulle traiettorie evolutive del controllo cognitivo adattivo nello sviluppo tipico e nell’ADHD. A tale scopo è stato utilizzato il compito sperimentale computerizzato Addy task (Toffoli et al., in prep.), che mediante una manipolazione LWPC della relazione cue-target consente di studiare l’adattamento del controllo attentivo e dell’inibizione motoria. Nel complesso, i risultati dello studio indicano che il controllo cognitivo adattivo migliora con l'età, ma i meccanismi sottostanti appaiono diversi tra i bambini a sviluppo tipico e bambini con ADHD. Infatti, mentre i bambini a sviluppo tipico raggiungono un migliore equilibro tra velocità e accuratezza con l’età, i bambini con ADHD sembrano privilegiare la velocità complessiva in tutte l’età senza un corrispettivo aumento dell’accuratezza.
Traiettorie evolutive del controllo cognitivo adattivo nel deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
PILLONI, FRANCESCA
2023/2024
Abstract
Il presente elaborato si inserisce nell’ampio progetto di ricerca CALM (sviluppo del Controllo cognitivo Adattivo: un Lavoro Multicentrico) che si è posto l’obiettivo di indagare il controllo cognitivo adattivo nei bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione e di Iperattività (ADHD). Tradizionalmente, il controllo cognitivo è stato considerato come un insieme di processi top-down che consentono di agire in modo adattivo, indipendente e finalizzato (Vicari et al., 2017). Recentemente, una nuova prospettiva ha introdotto una visione bottom-up, introducendo il concetto di controllo cognitivo adattivo. Quest’ultimo è definito come l’insieme di processi cognitivi che si adattano in modo flessibile alle regolarità statistiche presenti nell'ambiente circostante (Braem & Egner, 2018; Braem et al., 2019). È interessante notare che diversi studi in letteratura hanno suggerito che questa capacità di controllo cognitivo adattivo potrebbe essere compromessa nei disturbi del neurosviluppo come l’ADHD (D’Souza et al., 2016). Ciò evidenzia l’importanza di studiare il controllo cognitivo adattivo in questa popolazione clinica. In particolare, questo elaborato si concentra sulle traiettorie evolutive del controllo cognitivo adattivo nello sviluppo tipico e nell’ADHD. A tale scopo è stato utilizzato il compito sperimentale computerizzato Addy task (Toffoli et al., in prep.), che mediante una manipolazione LWPC della relazione cue-target consente di studiare l’adattamento del controllo attentivo e dell’inibizione motoria. Nel complesso, i risultati dello studio indicano che il controllo cognitivo adattivo migliora con l'età, ma i meccanismi sottostanti appaiono diversi tra i bambini a sviluppo tipico e bambini con ADHD. Infatti, mentre i bambini a sviluppo tipico raggiungono un migliore equilibro tra velocità e accuratezza con l’età, i bambini con ADHD sembrano privilegiare la velocità complessiva in tutte l’età senza un corrispettivo aumento dell’accuratezza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/78590