Galileo Cattabriga (1901-1969) un pittore del Novecento

Galileo Cattabriga was born in 1901 and died in 1969 in Bondeno (FE).  He attended the Dosso Dossi Art Institute in Ferrara under the supervision of Angelo Longanesi Cattani. He later studied at the Academy of Fine Arts in Venice under Ettore Tito's supervision. He began teaching in Venice and, at the same time, started exhibiting his work in Venice and Ferrara. His fresco lessons were instrumental in enabling his participation in the 1936 Venice Biennale, in the section dedicated to fresco painting. Later, he took part in the 1938 Paris World’s Fair, where he received recognition with a Bronze Medal. Invited by Italo Balbo, he traveled to Libya, where he painted frescoes in the church of the village of Berevglieri. Upon his return to Ferrara, he was commissioned to fresco some walls of the former Fruit and Vegetable Market. Cattabriga participated in numerous exhibitions, both solo and collective, such as the Premio Cremona and the Premio Bergamo. He won many awards, and his artistic language remained faithful to the landscapes of the Ferrara countryside and the Venetian lagoon. In his later years, he spent long periods in the mountains, particularly in Bardonecchia, where he became one of the most respected painters of mountain landscapes.

Galileo Cattabriga nato nel 1901 e morto nel 1969, a Bondeno (FE). Ha frequentato l'Istituto d'Arte Dosso Dossi di Ferrara sotto la guida di Angelo Longanesi Cattani; successivamente frequentò l'Accademia di Belle Arte di Venezia sotto la guida di Ettore Tito. Iniziò ad insegnare a Venezia, contemporaneamente iniziò ad esporre a Venezia e a Ferrara. Le lezioni di affresco gli servirono per partecipare alla Biennale di Venezia del 1936, nella sezione dedicata all'affresco. Poi partecipò all'Esposizione Universale di Parigi nel 1938 dove fu segnalato con la Medaglia di Bronzo. Su invito di Italo Balbo si recò in Libia dove affrescò la chiesa del villaggio di Berevglieri. Rientrato a Ferrara fu chiamato ad affrescare alcune pareti dell'ex Mercato Ortofrutticolo. Partecipò a moltissime esposizioni sia personali che collettive, come il Premio Cremona e il Premio Bergamo. Vinse numerosissimi premi e il suo linguaggio pittorico rimase fedele al paesaggio e alla campagna ferrarese, nonché al paesaggio della laguna di Venezia; negli ultimi anni si trasferiva per lunghi periodi in montagna, a Bardonecchia in particolare dove si affermò come uno dei più stimati pittori del paesaggio montano.