Nella tesi verranno analizzati tre film del regista Ingmar Bergman, in cui sono riscontrabili aspetti fondamentali della sua estetica: la dimensione onirica dell'introspezione umana, tratti autobiografici che tendono ad esplorare l'ignoto quesito che è la morte, grande ossessione del regista; l'oggetto perduto, elaborato da Freud e Lacan, nella sua forma allucinatoria e di "scena altra" riscontrabile nello schermo cinematografico, specchio ultimo dove lo spettatore può immergere i propri sensi. "Il posto delle fragole", "Il settimo sigillo" presentano delle immagini-sogno o immagini-schermo contenenti l'enigma ed il mistero, ma anche l'interiorità più recondita dei loro protagonisti, la Unheimliche Freudiana. Paura, angoscia, effetti d'inquietudine riscontrabili dunque in suddetti film e riconducibili ad una costante ricerca interiore, oppure un confronto diretto con i propri demoni. Nello schermo fantasmatico incontriamo ciò che non troviamo normalmente le parole per descrivere, significare o non riusciamo a sopportare. L'intento di questa tesi sarà dunque non di piegare l'arte ed il film come dispositivi alle teorie psicoanalitiche, bensì approfondire e far emergere le suggestioni che solo essi sono in grado di mostrare, accostando alle loro verità profonde le riflessioni di personaggi quali Sigmund Freud e Jacques Lacan, che sempre hanno avuto stima e rispetto per la capacità degli artisti di estrapolare gli aspetti più nascosti dello spirito umano.

Schermi fantasmatici nel cinema di Ingmar Bergman: "Il posto delle fragole", "Il settimo sigillo"

CRISPI, FRANCESCA
2023/2024

Abstract

Nella tesi verranno analizzati tre film del regista Ingmar Bergman, in cui sono riscontrabili aspetti fondamentali della sua estetica: la dimensione onirica dell'introspezione umana, tratti autobiografici che tendono ad esplorare l'ignoto quesito che è la morte, grande ossessione del regista; l'oggetto perduto, elaborato da Freud e Lacan, nella sua forma allucinatoria e di "scena altra" riscontrabile nello schermo cinematografico, specchio ultimo dove lo spettatore può immergere i propri sensi. "Il posto delle fragole", "Il settimo sigillo" presentano delle immagini-sogno o immagini-schermo contenenti l'enigma ed il mistero, ma anche l'interiorità più recondita dei loro protagonisti, la Unheimliche Freudiana. Paura, angoscia, effetti d'inquietudine riscontrabili dunque in suddetti film e riconducibili ad una costante ricerca interiore, oppure un confronto diretto con i propri demoni. Nello schermo fantasmatico incontriamo ciò che non troviamo normalmente le parole per descrivere, significare o non riusciamo a sopportare. L'intento di questa tesi sarà dunque non di piegare l'arte ed il film come dispositivi alle teorie psicoanalitiche, bensì approfondire e far emergere le suggestioni che solo essi sono in grado di mostrare, accostando alle loro verità profonde le riflessioni di personaggi quali Sigmund Freud e Jacques Lacan, che sempre hanno avuto stima e rispetto per la capacità degli artisti di estrapolare gli aspetti più nascosti dello spirito umano.
2023
Phantasmatic screens within Ingmar Bergman's cinema: "Wild strawberries", "The seventh seal"
Sogno
Psicanalisi
Bergman
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/78706