La tesi lavora su un insieme filmico che riguarda la storia dell’emigrazione italiana in Argentina dal secondo dopoguerra in avanti intrecciando produzione argentina e italiana a soggetto. Il lavoro è stato sollecitato dal mio vissuto familiare, sulle cui narrazioni si è imperniata la selezione filmica, che entra in dialogo con queste testimonianze toccando poi riferimenti di ambito letterario e musicale. Attraverso le varie sezioni si traccia una delle possibili traiettorie di rappresentazione di quelle persone che, arrivate in un Paese nuovo spesso loro ostile, senza conoscerne né la lingua né le usanze poco alla volta entrano a far parte di un modo di percepire l’ "argentinità" stessa. La ricerca si è avvalsa dell’ "Archivo General de la Nación de Argentina", una banca dati del "Centro de Estudios Migratorios Latinoamericanos" – CEMLA fondato dai Missionari Scalabriniani a Buenos Aires. Da qualche anno questo centro si è adoperato per inserire in un archivio elettronico i dati e gli arrivi dei passeggeri e dei migranti al porto di Buenos Aires in diversi archi temporali rendendo possibile disporre di nuovi elementi conoscitivi. Il mio elaborato si struttura in quattro capitoli: il primo capitolo è dedicato al cinema italiano su questo tema, a partire da due film molto significativi di grandi autori, "Emigrantes" e "Il gaucho" rispettivamente di Aldo Fabrizi e di Dino Risi – in quanto lo scambio culturale e umano tra i due Paesi ha avuto grande importanza anche dall’altro lato dell’Oceano – e con le tre versioni italiane di "Dagli Appennini alle Ande" tratte dal romanzo "Cuore" di De Amicis; nel secondo capitolo tratto la nascita del cinema in Argentina e il contributo italiano a quest’ultimo; nel terzo capitolo racconto film che presentano una trama con delle analogie alle vicissitudini della mia famiglia; nel quarto e ultimo capitolo ho inserito film argentini emblematici dell’evoluzione dei personaggi "Tanos" all’interno dell’immaginario cinematografico. In particolare, ci si concentrerà sulla figura del migrante italiano in Argentina che, dal gringo povero e analfabeta descritto da Paula Hernández in "Herencia", riesce a elevarsi fino a diventare – nel film di Campanella "El hijo de la novia" – impresario del nuovo millennio, proprietario del ristorante in cui lavora. Si tratta di una figura spesso interpretata da Ricardo Darín, uno degli attori più prolifici e popolari del cinema argentino contemporaneo.

L’emigrazione italiana in Argentina, tra narrazione cinematografica e memorie di famiglia.

GIRO, ALESSANDRO
2023/2024

Abstract

La tesi lavora su un insieme filmico che riguarda la storia dell’emigrazione italiana in Argentina dal secondo dopoguerra in avanti intrecciando produzione argentina e italiana a soggetto. Il lavoro è stato sollecitato dal mio vissuto familiare, sulle cui narrazioni si è imperniata la selezione filmica, che entra in dialogo con queste testimonianze toccando poi riferimenti di ambito letterario e musicale. Attraverso le varie sezioni si traccia una delle possibili traiettorie di rappresentazione di quelle persone che, arrivate in un Paese nuovo spesso loro ostile, senza conoscerne né la lingua né le usanze poco alla volta entrano a far parte di un modo di percepire l’ "argentinità" stessa. La ricerca si è avvalsa dell’ "Archivo General de la Nación de Argentina", una banca dati del "Centro de Estudios Migratorios Latinoamericanos" – CEMLA fondato dai Missionari Scalabriniani a Buenos Aires. Da qualche anno questo centro si è adoperato per inserire in un archivio elettronico i dati e gli arrivi dei passeggeri e dei migranti al porto di Buenos Aires in diversi archi temporali rendendo possibile disporre di nuovi elementi conoscitivi. Il mio elaborato si struttura in quattro capitoli: il primo capitolo è dedicato al cinema italiano su questo tema, a partire da due film molto significativi di grandi autori, "Emigrantes" e "Il gaucho" rispettivamente di Aldo Fabrizi e di Dino Risi – in quanto lo scambio culturale e umano tra i due Paesi ha avuto grande importanza anche dall’altro lato dell’Oceano – e con le tre versioni italiane di "Dagli Appennini alle Ande" tratte dal romanzo "Cuore" di De Amicis; nel secondo capitolo tratto la nascita del cinema in Argentina e il contributo italiano a quest’ultimo; nel terzo capitolo racconto film che presentano una trama con delle analogie alle vicissitudini della mia famiglia; nel quarto e ultimo capitolo ho inserito film argentini emblematici dell’evoluzione dei personaggi "Tanos" all’interno dell’immaginario cinematografico. In particolare, ci si concentrerà sulla figura del migrante italiano in Argentina che, dal gringo povero e analfabeta descritto da Paula Hernández in "Herencia", riesce a elevarsi fino a diventare – nel film di Campanella "El hijo de la novia" – impresario del nuovo millennio, proprietario del ristorante in cui lavora. Si tratta di una figura spesso interpretata da Ricardo Darín, uno degli attori più prolifici e popolari del cinema argentino contemporaneo.
2023
The Italian emigration to Argentina, through film narration and family memories.
Emigrazione
italiana
Argentina
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/78716