Background: L' impiego di interpreti per facilitare la comunicazione tra personale sanitario e pazienti non madrelingua è essenziale per garantire un accesso equo e sicuro alle prestazioni mediche. Tale pratica è ampiamente discussa in letteratura, in quanto le opinioni del personale sanitario sono contrastanti. Obiettivi: Questo studio mira ad approfondire ulteriormente il punto di vista degli operatori sanitari riguardo l'impiego di interpreti in ambito medico. L'obiettivo principale è quello di determinare se i medici si fidano degli interpreti, approfondendo i fattori che influenzano le convinzioni di alcuni a favore dell’assistenza linguistica e gli argomenti presentati da altri contro questa pratica. Metodo: È stato condotto un sondaggio composto da 22 domande. Il sondaggio è stato somministrato al personale di una clinica privata situata nella regione Veneto, al cui interno è stato istituito un Servizio di Interpretariato e Traduzione. Risultati: Su un totale di 167 interpellati, 78 (46.71%) hanno partecipato al sondaggio, di cui 34 (43.6%) fanno uso del Servizio in maniera più o meno regolare e 44 (56.4%) non ne fanno uso. Le risposte al sondaggio confermano un generale atteggiamento positivo nei confronti degli interpreti, anche da parte di chi non ne necessita. Le principali motivazioni a favore sono la competenza degli interpreti, un senso di sicurezza percepito in presenza di assistenza linguistica e la consapevolezza che questo tipo di comunicazione specializzata va curata da apposito personale. La principale motivazione contraria riguarda la conoscenza linguistica del personale sanitario ritenuta sufficientemente elevata. Conclusioni: Il personale sanitario si fida degli interpreti, considerati come professionisti competenti su cui fare affidamento per garantire una comunicazione interlinguistica medico-paziente accessibile, sicura e di qualità. È opportuno approfondire il punto di vista degli interpreti che operano in ambito sanitario circa la propria condizione professionale, a fronte di una mancanza tanto di un albo nazionale, quanto di un consenso internazionale.
Do healthcare providers trust interpreters? A qualitative survey on interpreter use in a clinical setting
BORINATO, LUCREZIA
2023/2024
Abstract
Background: L' impiego di interpreti per facilitare la comunicazione tra personale sanitario e pazienti non madrelingua è essenziale per garantire un accesso equo e sicuro alle prestazioni mediche. Tale pratica è ampiamente discussa in letteratura, in quanto le opinioni del personale sanitario sono contrastanti. Obiettivi: Questo studio mira ad approfondire ulteriormente il punto di vista degli operatori sanitari riguardo l'impiego di interpreti in ambito medico. L'obiettivo principale è quello di determinare se i medici si fidano degli interpreti, approfondendo i fattori che influenzano le convinzioni di alcuni a favore dell’assistenza linguistica e gli argomenti presentati da altri contro questa pratica. Metodo: È stato condotto un sondaggio composto da 22 domande. Il sondaggio è stato somministrato al personale di una clinica privata situata nella regione Veneto, al cui interno è stato istituito un Servizio di Interpretariato e Traduzione. Risultati: Su un totale di 167 interpellati, 78 (46.71%) hanno partecipato al sondaggio, di cui 34 (43.6%) fanno uso del Servizio in maniera più o meno regolare e 44 (56.4%) non ne fanno uso. Le risposte al sondaggio confermano un generale atteggiamento positivo nei confronti degli interpreti, anche da parte di chi non ne necessita. Le principali motivazioni a favore sono la competenza degli interpreti, un senso di sicurezza percepito in presenza di assistenza linguistica e la consapevolezza che questo tipo di comunicazione specializzata va curata da apposito personale. La principale motivazione contraria riguarda la conoscenza linguistica del personale sanitario ritenuta sufficientemente elevata. Conclusioni: Il personale sanitario si fida degli interpreti, considerati come professionisti competenti su cui fare affidamento per garantire una comunicazione interlinguistica medico-paziente accessibile, sicura e di qualità. È opportuno approfondire il punto di vista degli interpreti che operano in ambito sanitario circa la propria condizione professionale, a fronte di una mancanza tanto di un albo nazionale, quanto di un consenso internazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/78776