All’interno del celebre mito di Edipo, un personaggio che ha un ruolo centrale nella vicenda è sicuramente Giocasta: prima, moglie di Laio e madre di Edipo; poi, moglie del suo stesso figlio e madre di Eteocle, Polinice, Antigone e Ismene, suo malgrado. Nella letteratura greca, grande è la fortuna del mito edipico e molteplici sono le testimonianze che lo hanno preso come soggetto, da qui, dunque, si dipana un viaggio che, attraverso un’auspicabilmente dettagliata analisi esegetica delle ricorrenze testuali, mira ad osservare le profonde e sfaccettate caratteristiche che semantizzano il personaggio di Giocasta. L’itinerario delineato in questo lavoro, principia dalle testimonianze più arcaiche appartenenti all’epica: in primo luogo, l’apparizione della donna nel canto XI dell’Odissea (Od. XI, vv. 271-280), per poi prendere in considerazione uno dei pochi frammenti conservati dell’Edipodia (fr. 2 Bernabè). La seconda tappa vede, poi, protagonista il testo stesicoreo del Papiro di Lille (PMGF 222b), il quale conserva un significativo e pregnante discorso diretto della regina tebana. Quest’ultimo, funge da ponte per le successive soste nel genere della tragedia classica: l’Edipo Re di Sofocle e le Fenicie di Euripide. Si è tentato, in conclusione, attraverso questo specifico percorso che cerca di dare una sistemazione tematica ai vari aspetti individuati, da una parte, di mettere in luce le distintive linee di continuità che caratterizzano la figura dell’eroina nei testi letterari considerati, individuabili nelle categorie di madre, regina e mediatrice; dall’altra parte, di cogliere le peculiari letture interpretative della rappresentazione di Giocasta fornite dalle specifiche declinazioni che ogni testo presenta al suo interno, in base all’epoca di elaborazione e al genere letterario di appartenenza.
Giocasta: madre, regina e mediatrice. Tra la poesia epica arcaica e la tragedia greca
DE GOTTARDO, ELEONORA
2023/2024
Abstract
All’interno del celebre mito di Edipo, un personaggio che ha un ruolo centrale nella vicenda è sicuramente Giocasta: prima, moglie di Laio e madre di Edipo; poi, moglie del suo stesso figlio e madre di Eteocle, Polinice, Antigone e Ismene, suo malgrado. Nella letteratura greca, grande è la fortuna del mito edipico e molteplici sono le testimonianze che lo hanno preso come soggetto, da qui, dunque, si dipana un viaggio che, attraverso un’auspicabilmente dettagliata analisi esegetica delle ricorrenze testuali, mira ad osservare le profonde e sfaccettate caratteristiche che semantizzano il personaggio di Giocasta. L’itinerario delineato in questo lavoro, principia dalle testimonianze più arcaiche appartenenti all’epica: in primo luogo, l’apparizione della donna nel canto XI dell’Odissea (Od. XI, vv. 271-280), per poi prendere in considerazione uno dei pochi frammenti conservati dell’Edipodia (fr. 2 Bernabè). La seconda tappa vede, poi, protagonista il testo stesicoreo del Papiro di Lille (PMGF 222b), il quale conserva un significativo e pregnante discorso diretto della regina tebana. Quest’ultimo, funge da ponte per le successive soste nel genere della tragedia classica: l’Edipo Re di Sofocle e le Fenicie di Euripide. Si è tentato, in conclusione, attraverso questo specifico percorso che cerca di dare una sistemazione tematica ai vari aspetti individuati, da una parte, di mettere in luce le distintive linee di continuità che caratterizzano la figura dell’eroina nei testi letterari considerati, individuabili nelle categorie di madre, regina e mediatrice; dall’altra parte, di cogliere le peculiari letture interpretative della rappresentazione di Giocasta fornite dalle specifiche declinazioni che ogni testo presenta al suo interno, in base all’epoca di elaborazione e al genere letterario di appartenenza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/78912