Avatar e affermazione di genere: il ruolo delle immagini virtuali nell'esplorazione della percezione di sé, delle aspettative e della qualità della vita delle persone transgender e gender-diverse. Uno studio pilota.

Le persone transgender e gender-diverse (TGD) vivono una discrepanza tra il sesso assegnato alla nascita e la loro identità di genere, cosa che spesso genera disforia di genere e sofferenza emotiva. A livello sociale, queste persone affrontano discriminazioni, microaggressioni e stigmatizzazioni, che contribuiscono ad un peggioramento del loro benessere mentale e sociale. Il percorso di affermazione di genere offre la possibilità alle persone TGD di allineare la loro identità di genere con l’aspetto fisico e il loro ruolo sociale, migliorando qualità della vita e il benessere psicosociale. Questa tesi si inserisce come studio pilota di un progetto di ricerca longitudinale più ampio, intitolato “Contributo dell’immagine corporea desiderata nel percorso di affermazione di genere: esplorazione dell’impatto della percezione di sé, delle aspettative e sulla qualità della vita in individui transgender e gender diverse” il quale ha come obiettivo testare se la creazione di avatar all’interno del percorso di affermazione di genere contribuisca a supportare la persona nell’esplorazione delle proprie aspettative legate ai cambiamenti corporei dovuti alla terapia ormonale di affermazione di genere e come questo impatti sul benessere globale e sulla qualità della vita. Questo lavoro di tesi riporta i dati relativi all’utilizzo di tale strumento con quattro persone TGD. I partecipanti sono stati inizialmente invitati a compilare dei questionari sulla percezione corporea, qualità della vita e benessere psicosociale. Successivamente è stato chiesto loro di creare tre avatar: uno rappresentante l’immagine corporea attuale [A PRE-], uno l’immagine corporea attesa ad un anno dall’inizio della terapia ormonale [E], e infine uno rappresentante la loro immagine corporea ideale [I PRE-]. Al termine di ogni fase di creazione, i partecipanti sono stati coinvolti in un’intervista strutturata. L’analisi delle discrepanze tra l’avatar attuale e l’avatar atteso ha evidenziato le aspettative realistiche e irrealistiche di ogni persona rispetto alla GAHT, dimostrando come questo tipo di strumento possa aiutare il clinico nell’indagine delle aspettative e nell’eventuale ridimensionamento di esse. Inoltre, come testimoniato dal tema “emozioni positive nei confronti dell’avatar atteso e ideale” emerso con l’analisi tematica delle interviste, la costruzione di un avatar rappresentate un corpo più in linea con la propria identità di genere ha permesso alle persone di sperimentare euforia di genere. L’analisi della discrepanza tra il sé attuale e quello atteso e ideale, ha inoltre rilevato un’insoddisfazione per la propria immagine corporea e una profonda disforia di genere, confermate dai punteggi dei questionari. Infine, la discrepanza rilevata tra avatar atteso e avatar ideale è stata interpretata secondo la Self Discrepacy Theory di Higgins, mettendo quindi in luce l’impatto che le rappresentazioni mentali dell’immagine corporea hanno sulla qualità della vita.