Le teorie del complotto sono un fenomeno sociale complesso e non riducibile unicamente ad una specifica presa di posizione politica. Vari fattori, tra cui il sentimento di esclusione sociale o la minaccia di esser discriminati, modificano le rappresentazioni degli individui sulle teorie del complotto, sia da parte di persone con credenze cospirazioniste verso l'outgroup che da parte di non credenti verso i gruppi complottisti. Questo studio mira a sintetizzare la letteratura esistente su queste dinamiche, analizzando come le aspettative e gli stereotipi contribuiscano a modificare la percezione di persone che credono o meno nei complotti. Al fine di garantire elevati standard di riproducibilità e rigore scientifico, è stata condotta una revisione sistematica della letteratura seguendo la metodologia PRISMA (Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analyses). Gli articoli utilizzati provengono dalla banca dati Scopus. La stringa di ricerca utilizzata include i termini "ingroup positivity" OR "perceived belief" OR "social exclusion" OR "lay representation" OR "perceived discrimination" OR "social representation" OR "stereotyp*" AND "conspiracy". I criteri di eleggibilità degli studi restano consultabili all’interno della revisione. Per ottenere una selezione efficace dei lavori inerenti al tema è stato utilizzato il metodo PICOS. I risultati sono stati quindi presentati e discussi, analizzando i differenti modi in cui le dinamiche infragruppo modifichino le rappresentazioni di persone appartenenti a gruppi complottisti. La direzione dell’influenza risulta bilaterale, indicando la presenza di stereotipi e aspettative sia tra persone non credenti a teorie del complotto verso individui cospirazionisti che viceversa. Sono stati infine indicati limiti e conclusioni dello studio.
Teorie del complotto e percezione sociale: una revisione sistematica utilizzando la metodologia PRISMA sulla positività ingroup, l'esclusione sociale e la discriminazione
DISANTO, MARCO
2023/2024
Abstract
Le teorie del complotto sono un fenomeno sociale complesso e non riducibile unicamente ad una specifica presa di posizione politica. Vari fattori, tra cui il sentimento di esclusione sociale o la minaccia di esser discriminati, modificano le rappresentazioni degli individui sulle teorie del complotto, sia da parte di persone con credenze cospirazioniste verso l'outgroup che da parte di non credenti verso i gruppi complottisti. Questo studio mira a sintetizzare la letteratura esistente su queste dinamiche, analizzando come le aspettative e gli stereotipi contribuiscano a modificare la percezione di persone che credono o meno nei complotti. Al fine di garantire elevati standard di riproducibilità e rigore scientifico, è stata condotta una revisione sistematica della letteratura seguendo la metodologia PRISMA (Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analyses). Gli articoli utilizzati provengono dalla banca dati Scopus. La stringa di ricerca utilizzata include i termini "ingroup positivity" OR "perceived belief" OR "social exclusion" OR "lay representation" OR "perceived discrimination" OR "social representation" OR "stereotyp*" AND "conspiracy". I criteri di eleggibilità degli studi restano consultabili all’interno della revisione. Per ottenere una selezione efficace dei lavori inerenti al tema è stato utilizzato il metodo PICOS. I risultati sono stati quindi presentati e discussi, analizzando i differenti modi in cui le dinamiche infragruppo modifichino le rappresentazioni di persone appartenenti a gruppi complottisti. La direzione dell’influenza risulta bilaterale, indicando la presenza di stereotipi e aspettative sia tra persone non credenti a teorie del complotto verso individui cospirazionisti che viceversa. Sono stati infine indicati limiti e conclusioni dello studio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79364