Nel presente elaborato siamo partiti dal definire il concetto di attenzione spaziale e i principali paradigmi sperimentali utilizzati per indagarla. Successivamente, ci siamo focalizzati sul ruolo dello sguardo e delle frecce quando vengono impiegati come cue non informativi e sull9effetto che essi producono sull9orientamento attentivo. Studi recenti hanno evidenziato che, nonostante in entrambi i casi sia stato rilevato un orientamento automatico dell9attenzione, esiste una distinzione tra l9automaticità innata dello sguardo e quella sovrappresa delle frecce. La parte finale dell9elaborato è stata dedicata alla sezione sperimentale, il cui obiettivo era esaminare il grado di automaticità dell9orientamento attentivo indotto dalle frecce. Il nostro studio, composto da due esperimenti, ha adottato una strategia mirata a verificare il criterio di resistenza alla soppressione applicato alle frecce. I risultati hanno mostrato che, anche con una riduzione massima del valore informativo delle frecce, queste continuavano a generare un orientamento automatico dell9attenzione, senza che si creasse un effetto di abituazione. La freccia si è quindi confermata, come nel caso dello sguardo, uno stimolo in grado di trasmettere informazioni spaziali resistenti alla soppressione.
Uno studio sperimentale sul grado di automaticità dell’orientamento dell’attenzione indotto dalle frecce
MICHELINI, SARA
2023/2024
Abstract
Nel presente elaborato siamo partiti dal definire il concetto di attenzione spaziale e i principali paradigmi sperimentali utilizzati per indagarla. Successivamente, ci siamo focalizzati sul ruolo dello sguardo e delle frecce quando vengono impiegati come cue non informativi e sull9effetto che essi producono sull9orientamento attentivo. Studi recenti hanno evidenziato che, nonostante in entrambi i casi sia stato rilevato un orientamento automatico dell9attenzione, esiste una distinzione tra l9automaticità innata dello sguardo e quella sovrappresa delle frecce. La parte finale dell9elaborato è stata dedicata alla sezione sperimentale, il cui obiettivo era esaminare il grado di automaticità dell9orientamento attentivo indotto dalle frecce. Il nostro studio, composto da due esperimenti, ha adottato una strategia mirata a verificare il criterio di resistenza alla soppressione applicato alle frecce. I risultati hanno mostrato che, anche con una riduzione massima del valore informativo delle frecce, queste continuavano a generare un orientamento automatico dell9attenzione, senza che si creasse un effetto di abituazione. La freccia si è quindi confermata, come nel caso dello sguardo, uno stimolo in grado di trasmettere informazioni spaziali resistenti alla soppressione.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79529