Studi neuropsicologici indicano che la capacità di compensazione in pazienti con neglect dipenda fortemente dalle risorse attentive su cui si può fare affidamento (Andres et al., 2019). I test carta-matita usati per rilevare forme di negligenza in pazienti clinici non risultano sempre appropriati, soprattutto nei casi in cui una persona presenta una forma lieve o moderata della sindrome (Andres et al., 2019). Nella fase cronica, con il passare del tempo, la deviazione solitamente si riduce ed è più difficile individuare i sintomi tipici (Bonato, 2015). Aumentando la complessità di un compito o il carico attentivo richiesto, inserendo un test secondario non lateralizzato, si limitano le capacità della persona di compensare il deficit spaziale, portando a una performance peggiore con l’emergere dei sintomi da neglect (Bonato, 2012; Ricci et al., 2016). Per questo motivo, i doppi compiti risultano utili nell’individuare questi deficit di consapevolezza controlesionali, quando sono ormai lievi nella fase cronica (Bonato, 2012). In queste condizioni si osservano spesso e in modo accentuato asimmetrie spaziali (Bartolomeo et al., 2007; Corbetta & Shulman, 2011). La riduzione della capacità attentiva nel lato deficitario si aggrava a causa della difficoltà del paziente nel distribuire adeguatamente le risorse cognitive (Bauxbaum et al., 2004). Esistono diverse prove a sostegno di un legame tra deficit attentivi e danno cerebrovascolare e degli stessi in pazienti che presentano malattia di Parkinson (Mazzucchi, 2020). In entrambi i gruppi di pazienti possono emergere asimmetrie spaziali, anche se nel Parkinson esse sembrano essere meno evidenti (Davidsdottir et al., 2008). In questo studio sono stati coinvolti pazienti con cerebrolesione unilaterale di origine vascolare ricoverati presso l’Unità Operativa Complessa “Recupero e Riabilitazione Funzionale” di Lonigo e pazienti con diagnosi di malattia di Parkinson, ospiti presso il centro “Parkinson Cafè” di Arzignano. L’obiettivo primario dell’elaborato è studiare il processing spaziale, tramite l’incremento del carico cognitivo, durante l’esecuzione di un doppio compito spaziale. Nel capitolo introduttivo, viene descritto il doppio compito come strumento diagnostico e prognostico nelle popolazioni cliniche prese in considerazione. Vengono dunque approfondite le caratteristiche cliniche tipiche dell’ictus, con riferimento alla possibilità di manifestare neglect come deficit conseguente e quelle della malattia di Parkinson. Nel secondo capitolo, vengono delineati il metodo e il paradigma sperimentale, ovvero il doppio compito spaziale, ideato per poter rilevare le possibili asimmetrie spaziali nei due gruppi di pazienti. Segue il capitolo di analisi generali dei risultati ottenuti e confronto della prestazione tra due casi singoli appartenenti ciascuno a uno dei due gruppi di pazienti. Nel quarto e ultimo capitolo viene riportata la discussione e le conclusioni, evidenziando anche i limiti dello studio e le possibili prospettive future.

Asimmetrie spaziali in condizioni di doppio compito: un confronto tra pazienti con cerebrolesione vascolare e pazienti con malattia di Parkinson

BONACINA, GLORIA
2023/2024

Abstract

Studi neuropsicologici indicano che la capacità di compensazione in pazienti con neglect dipenda fortemente dalle risorse attentive su cui si può fare affidamento (Andres et al., 2019). I test carta-matita usati per rilevare forme di negligenza in pazienti clinici non risultano sempre appropriati, soprattutto nei casi in cui una persona presenta una forma lieve o moderata della sindrome (Andres et al., 2019). Nella fase cronica, con il passare del tempo, la deviazione solitamente si riduce ed è più difficile individuare i sintomi tipici (Bonato, 2015). Aumentando la complessità di un compito o il carico attentivo richiesto, inserendo un test secondario non lateralizzato, si limitano le capacità della persona di compensare il deficit spaziale, portando a una performance peggiore con l’emergere dei sintomi da neglect (Bonato, 2012; Ricci et al., 2016). Per questo motivo, i doppi compiti risultano utili nell’individuare questi deficit di consapevolezza controlesionali, quando sono ormai lievi nella fase cronica (Bonato, 2012). In queste condizioni si osservano spesso e in modo accentuato asimmetrie spaziali (Bartolomeo et al., 2007; Corbetta & Shulman, 2011). La riduzione della capacità attentiva nel lato deficitario si aggrava a causa della difficoltà del paziente nel distribuire adeguatamente le risorse cognitive (Bauxbaum et al., 2004). Esistono diverse prove a sostegno di un legame tra deficit attentivi e danno cerebrovascolare e degli stessi in pazienti che presentano malattia di Parkinson (Mazzucchi, 2020). In entrambi i gruppi di pazienti possono emergere asimmetrie spaziali, anche se nel Parkinson esse sembrano essere meno evidenti (Davidsdottir et al., 2008). In questo studio sono stati coinvolti pazienti con cerebrolesione unilaterale di origine vascolare ricoverati presso l’Unità Operativa Complessa “Recupero e Riabilitazione Funzionale” di Lonigo e pazienti con diagnosi di malattia di Parkinson, ospiti presso il centro “Parkinson Cafè” di Arzignano. L’obiettivo primario dell’elaborato è studiare il processing spaziale, tramite l’incremento del carico cognitivo, durante l’esecuzione di un doppio compito spaziale. Nel capitolo introduttivo, viene descritto il doppio compito come strumento diagnostico e prognostico nelle popolazioni cliniche prese in considerazione. Vengono dunque approfondite le caratteristiche cliniche tipiche dell’ictus, con riferimento alla possibilità di manifestare neglect come deficit conseguente e quelle della malattia di Parkinson. Nel secondo capitolo, vengono delineati il metodo e il paradigma sperimentale, ovvero il doppio compito spaziale, ideato per poter rilevare le possibili asimmetrie spaziali nei due gruppi di pazienti. Segue il capitolo di analisi generali dei risultati ottenuti e confronto della prestazione tra due casi singoli appartenenti ciascuno a uno dei due gruppi di pazienti. Nel quarto e ultimo capitolo viene riportata la discussione e le conclusioni, evidenziando anche i limiti dello studio e le possibili prospettive future.
2023
Spatial asymmetries in dual-task conditions: a comparison between patients with vascular cerebral lesion and patients with Parkinson’s disease
dual-task
stroke
Parkinson's disease
neglect
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/79554