Questo elaborato vuole improntare un’analisi preliminare del funzionamento del riconoscimento delle espressioni facciali emotive in diverse patologie neurologiche e psichiatriche. Inizialmente sono riportati i principali modelli di elaborazione dei volti e della simulazione sensomotoria, entrambi aspetti fondamentali per la discriminazione dei volti emotivi. Sono poi riportati gli esiti di vari studi comportamentali e neuropsicologici in questo ambito di ricerca per quattro diverse patologie: disturbo dello spettro autistico, morbo di Parkinson, sindrome di Moebius e sclerosi laterale amiotrofica. I risultati della letteratura sono stati poi confrontati tra loro, evidenziando delle peculiarità e delle differenze nei deficit di queste patologie. Dai risultati dell’analisi svolta è emerso un importante utilizzo dei meccanismi compensatori in questi gruppi patologici, seppure con forme e modalità diverse. Infine sono elencati i limiti dell’analisi svolta e le possibili implicazioni per la ricerca futura, che vedono come punto principale l’eccessiva diversità dei disegni sperimentali e la necessità di creare delle linee guida il più ecologiche ed oggettive possibile, così da consentire un confronto lineare dei potenziali risultati ottenuti.
Elaborazione delle Espressioni Facciali Emotive nelle Patologie Neurologiche e Psichiatriche: Un'Analisi Comparativa
NICOLIS, FEDERICA
2023/2024
Abstract
Questo elaborato vuole improntare un’analisi preliminare del funzionamento del riconoscimento delle espressioni facciali emotive in diverse patologie neurologiche e psichiatriche. Inizialmente sono riportati i principali modelli di elaborazione dei volti e della simulazione sensomotoria, entrambi aspetti fondamentali per la discriminazione dei volti emotivi. Sono poi riportati gli esiti di vari studi comportamentali e neuropsicologici in questo ambito di ricerca per quattro diverse patologie: disturbo dello spettro autistico, morbo di Parkinson, sindrome di Moebius e sclerosi laterale amiotrofica. I risultati della letteratura sono stati poi confrontati tra loro, evidenziando delle peculiarità e delle differenze nei deficit di queste patologie. Dai risultati dell’analisi svolta è emerso un importante utilizzo dei meccanismi compensatori in questi gruppi patologici, seppure con forme e modalità diverse. Infine sono elencati i limiti dell’analisi svolta e le possibili implicazioni per la ricerca futura, che vedono come punto principale l’eccessiva diversità dei disegni sperimentali e la necessità di creare delle linee guida il più ecologiche ed oggettive possibile, così da consentire un confronto lineare dei potenziali risultati ottenuti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79569