La malattia di Parkinson è un disturbo neurodegenerativo progressivo del Sistema Nervoso Centrale. Clinicamente si caratterizza per la presenza di sintomi motori quali tremore a riposo, bradicinesia, rigidità, instabilità posturale e sintomi non motori. Questi ultimi includono disfunzioni autonomiche, disturbi del sonno e del comportamento e deterioramento cognitivo. Il deterioramento cognitivo può variare da un lieve decadimento cognitivo (prevalenza intorno al 40-50%) fino alla demenza, la cui prevalenza si aggira intorno al 30%. Il Parkinson danno cognitivo lieve (PD-MCI) si sviluppa precocemente e con il progredire della malattia si associa a un aumentato rischio di sviluppare demenza (PDD). La demenza correla con una minore sopravvivenza, un maggior carico per i familiari e un rischio di istituzionalizzazione precoce. Per questo è necessario disporre di strumenti in grado di discriminare precocemente lo stato cognitivo dei pazienti. Attualmente per la diagnosi di PD-MCI e PDD vengono impiegati i criteri clinici pubblicati dalla Movement Disorder Society (MDS) che consigliano la somministrazione di una batteria neuropsicologica di II livello per garantire una maggiore accuratezza diagnostica. Nel caso in cui non fosse possibile somministrare una batteria completa di test sono stati sviluppati dei criteri per la valutazione di I livello comprensiva di test di screening globale. Tra quelli validati per la malattia di Parkinson, il Mini Mental State Examination (MMSE) e il Montreal Cognitive Assessment (MoCA) sono ampiamente impiegati. Dall’analisi della letteratura emerge che nel Parkinson non esiste una scala ideale di screening cognitiva breve. In particolare, il MMSE risulta essere un ottimo strumento diagnostico per il monitoraggio del declino cognitivo anche in fasi avanzate (da PD-MCI a PDD) mentre, emergerebbe la superiorità del MoCA nell’identificare deficit cognitivi precoci (PD-MCI). Ciò è probabilmente dovuto ad una maggiore presenza di sub-item che indagano le funzioni attentive-esecutive (precocemente alterate nel PD) e alla complessità della scala stessa rispetto al MMSE. La ricerca alla base di questo studio si inserisce nel contesto di un progetto ministeriale multicentrico e ha coinvolto un campione di 628 PD provenienti da tre centri italiani specializzati in disturbi del movimento. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad una batteria neuropsicologica di II livello, comprensiva di MMSE e MoCA, che ha permesso di identificare 78 PDD e 550 tra PD-MCI e PD senza deficit cognitivi (PD-NC). L’obiettivo è stato quello di determinare quali fossero i sub-item di MMSE e MoCA capaci di discriminare correttamente tra PD-NC, PD-MCI e PDD con l’obiettivo di eventualmente proporre un’unica scala cognitiva statisticamente utilizzabile e valida sia per lo screening (PD-CNT/PD-MCI) sia per il monitoraggio delle funzioni cognitive nel tempo (PDD).

Diagnosi cognitiva nella malattia di Parkinson: uno studio multicentrico sui subitem di MMSE e MoCA

DELUSSU, MARICA
2023/2024

Abstract

La malattia di Parkinson è un disturbo neurodegenerativo progressivo del Sistema Nervoso Centrale. Clinicamente si caratterizza per la presenza di sintomi motori quali tremore a riposo, bradicinesia, rigidità, instabilità posturale e sintomi non motori. Questi ultimi includono disfunzioni autonomiche, disturbi del sonno e del comportamento e deterioramento cognitivo. Il deterioramento cognitivo può variare da un lieve decadimento cognitivo (prevalenza intorno al 40-50%) fino alla demenza, la cui prevalenza si aggira intorno al 30%. Il Parkinson danno cognitivo lieve (PD-MCI) si sviluppa precocemente e con il progredire della malattia si associa a un aumentato rischio di sviluppare demenza (PDD). La demenza correla con una minore sopravvivenza, un maggior carico per i familiari e un rischio di istituzionalizzazione precoce. Per questo è necessario disporre di strumenti in grado di discriminare precocemente lo stato cognitivo dei pazienti. Attualmente per la diagnosi di PD-MCI e PDD vengono impiegati i criteri clinici pubblicati dalla Movement Disorder Society (MDS) che consigliano la somministrazione di una batteria neuropsicologica di II livello per garantire una maggiore accuratezza diagnostica. Nel caso in cui non fosse possibile somministrare una batteria completa di test sono stati sviluppati dei criteri per la valutazione di I livello comprensiva di test di screening globale. Tra quelli validati per la malattia di Parkinson, il Mini Mental State Examination (MMSE) e il Montreal Cognitive Assessment (MoCA) sono ampiamente impiegati. Dall’analisi della letteratura emerge che nel Parkinson non esiste una scala ideale di screening cognitiva breve. In particolare, il MMSE risulta essere un ottimo strumento diagnostico per il monitoraggio del declino cognitivo anche in fasi avanzate (da PD-MCI a PDD) mentre, emergerebbe la superiorità del MoCA nell’identificare deficit cognitivi precoci (PD-MCI). Ciò è probabilmente dovuto ad una maggiore presenza di sub-item che indagano le funzioni attentive-esecutive (precocemente alterate nel PD) e alla complessità della scala stessa rispetto al MMSE. La ricerca alla base di questo studio si inserisce nel contesto di un progetto ministeriale multicentrico e ha coinvolto un campione di 628 PD provenienti da tre centri italiani specializzati in disturbi del movimento. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad una batteria neuropsicologica di II livello, comprensiva di MMSE e MoCA, che ha permesso di identificare 78 PDD e 550 tra PD-MCI e PD senza deficit cognitivi (PD-NC). L’obiettivo è stato quello di determinare quali fossero i sub-item di MMSE e MoCA capaci di discriminare correttamente tra PD-NC, PD-MCI e PDD con l’obiettivo di eventualmente proporre un’unica scala cognitiva statisticamente utilizzabile e valida sia per lo screening (PD-CNT/PD-MCI) sia per il monitoraggio delle funzioni cognitive nel tempo (PDD).
2023
Cognitive diagnosis in Parkinson’s disease: a multicenter study on MMSE and MoCA subitems
Parkinson
MMSE e MoCA
subitem
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/79609