Il Building Information Modeling (BIM) nasce per supportare la progettazione di nuove strutture, fornendo modelli che integrano tutte le informazioni necessarie per la costruzione, gestione e manutenzione degli edifici. In un mondo caratterizzato da crescenti richieste di efficienza e sostenibilità, il BIM rappresenta un'innovazione cruciale per ottimizzare il ciclo di vita degli edifici. Tuttavia, la gestione del vasto patrimonio edilizio esistente e la necessità di monitorarne costantemente lo stato hanno portato allo sviluppo dell'approccio HBIM (Historical/Heritage Building Information Modeling), un metodo specificamente orientato alla rappresentazione di edifici esistenti. Questo include non solo informazioni tecniche, ma anche dati rilevanti sullo stato di conservazione e sulle vulnerabilità, rendendo l’HBIM uno strumento fondamentale per la digitalizzazione delle vulnerabilità sismiche, un ambito che, fino ad oggi, ha visto sviluppi limitati: la presente tesi si propone di fornire un contributo significativo a questo campo. Lo studio mira a supportare la digitalizzazione di strumenti schedografici (Scheda Carenze) per valutazioni speditive delle vulnerabilità sismiche, partendo dalla disponibilità di modelli BIM e IFC (Industry Foundation Classes) semplificati, favorendo l'avanzamento della digitalizzazione delle vulnerabilità sismiche del patrimonio edilizio esistente. In particolare, l'attenzione è rivolta alla regolarità in elevazione dell’edificio, con l'obiettivo di identificare e digitalizzare la disposizione delle aperture nei maschi murari. L'approccio utilizzato si basa sull'estrazione analitica di indicatori o "indici" di regolarità dai modelli IFC, tramite un codice sviluppato in Python, e sull'integrazione successiva dei risultati nei modelli IFC originali. Il validatore sviluppato è stato testato su modelli che riproducono alcune scuole del Comune di Padova, dimostrando l’efficacia e l’affidabilità dei risultati ottenuti. Questo progetto non solo dimostra le potenzialità dei modelli BIM semplificati, ma mette in luce anche la versatilità e l'adattabilità del formato IFC, in grado di supportare flussi di lavoro interdisciplinari e di facilitare la trasferibilità delle informazioni in ambienti di calcolo. Inoltre, la metodologia proposta è stata concepita per essere scalabile e adattabile, il che la rende applicabile sia a singoli edifici che ad interi stock. Infine, partendo dal codice sviluppato, è possibile immaginare la creazione di una web application che consenta di verificare la regolarità in elevazione delle aperture, sia negli edifici esistenti che in quelli di nuova costruzione, fornendo uno strumento versatile per il monitoraggio e la prevenzione delle vulnerabilità sismiche.
Digitalizzazione IFC e analisi computazionale della disposizione in elevazione delle strutture portanti e delle aperture negli edifici esistenti
RONCONI, GIOVANNI
2023/2024
Abstract
Il Building Information Modeling (BIM) nasce per supportare la progettazione di nuove strutture, fornendo modelli che integrano tutte le informazioni necessarie per la costruzione, gestione e manutenzione degli edifici. In un mondo caratterizzato da crescenti richieste di efficienza e sostenibilità, il BIM rappresenta un'innovazione cruciale per ottimizzare il ciclo di vita degli edifici. Tuttavia, la gestione del vasto patrimonio edilizio esistente e la necessità di monitorarne costantemente lo stato hanno portato allo sviluppo dell'approccio HBIM (Historical/Heritage Building Information Modeling), un metodo specificamente orientato alla rappresentazione di edifici esistenti. Questo include non solo informazioni tecniche, ma anche dati rilevanti sullo stato di conservazione e sulle vulnerabilità, rendendo l’HBIM uno strumento fondamentale per la digitalizzazione delle vulnerabilità sismiche, un ambito che, fino ad oggi, ha visto sviluppi limitati: la presente tesi si propone di fornire un contributo significativo a questo campo. Lo studio mira a supportare la digitalizzazione di strumenti schedografici (Scheda Carenze) per valutazioni speditive delle vulnerabilità sismiche, partendo dalla disponibilità di modelli BIM e IFC (Industry Foundation Classes) semplificati, favorendo l'avanzamento della digitalizzazione delle vulnerabilità sismiche del patrimonio edilizio esistente. In particolare, l'attenzione è rivolta alla regolarità in elevazione dell’edificio, con l'obiettivo di identificare e digitalizzare la disposizione delle aperture nei maschi murari. L'approccio utilizzato si basa sull'estrazione analitica di indicatori o "indici" di regolarità dai modelli IFC, tramite un codice sviluppato in Python, e sull'integrazione successiva dei risultati nei modelli IFC originali. Il validatore sviluppato è stato testato su modelli che riproducono alcune scuole del Comune di Padova, dimostrando l’efficacia e l’affidabilità dei risultati ottenuti. Questo progetto non solo dimostra le potenzialità dei modelli BIM semplificati, ma mette in luce anche la versatilità e l'adattabilità del formato IFC, in grado di supportare flussi di lavoro interdisciplinari e di facilitare la trasferibilità delle informazioni in ambienti di calcolo. Inoltre, la metodologia proposta è stata concepita per essere scalabile e adattabile, il che la rende applicabile sia a singoli edifici che ad interi stock. Infine, partendo dal codice sviluppato, è possibile immaginare la creazione di una web application che consenta di verificare la regolarità in elevazione delle aperture, sia negli edifici esistenti che in quelli di nuova costruzione, fornendo uno strumento versatile per il monitoraggio e la prevenzione delle vulnerabilità sismiche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79822