La violenza sul posto di lavoro è un fenomeno di grande rilevanza. Viene descritta come eventi violenti che minacciano la sicurezza, il benessere o la salute del personale mentre si trova al lavoro. Negli atti di violenza rientrano quelli di abuso fisico, verbale o psicologico; lavorare a stretto contatto con il pubblico è un fattore che predispone al rischio di violenza sul posto di lavoro e la Sanità e i Servizi sociali sono tra i comparti lavorativi a maggior rischio. In Italia, nel 2023, secondo i dati del Ministero della Salute, sono state oltre 16 mila le segnalazioni complessive di aggressioni contro gli operatori sanitari. L’obiettivo della tesi è analizzare il fenomeno delle aggressioni a carico degli operatori sanitari nell’Azienda Ospedale Università Padova (AOUP) nel quinquennio 2019-2023 e applicare in via sperimentale un metodo di valutazione del rischio aggressione in alcune unità operative aziendali quale fase propedeutica ad una valutazione estesa a tutte le UUOO aziendali e all’implementazione delle misure di riduzione del rischio. È stata condotta una analisi retrospettiva delle aggressioni segnalate nell’Azienda Ospedale Università Padova nel quinquennio 2019-2023 tramite la consultazione dei dati di archivio del Servizio Prevenzione e Protezione riguardanti le segnalazioni di aggressione su operatore sanitario provenienti dalla Unità Operativa Semplice (UOS) Rischio Clinico. Inoltre, sono stati analizzati i dati relativi agli infortuni causati da aggressione e le segnalazioni effettuate dalla Unità Operativa Complessa (UOC) Direzione Medica Ospedaliera alle Forze dell’Ordine. È stata creata, inoltre, una checklist da utilizzare durante i sopralluoghi per la valutazione del rischio, condotti in via sperimentale in 5 Unità dell’Azienda: UOC Accettazione e Pronto Soccorso, Unità Operativa Semplice Dipartimentale (UOSD) Accettazione e Pronto Soccorso sede Ospedale Sant’Antonio (OSA), UOC Psichiatria 3 – sede via Giustiniani, UOC Psichiatria 3 OSA e UOC Malattie Infettive e Tropicali. Nel quinquennio di analisi, le aggressioni segnalate in Azienda sono state 509. Le UUOO che hanno evidenziato il maggior numero di segnalazioni sono state la UOC Psichiatria 3 – sede via Giustiniani e la UOC Psichiatria 3 OSA con 119 eventi, la UOC Accettazione e Pronto Soccorso e la Accettazione e Pronto Soccorso sede OSA con 92 eventi, nonché la UOC Malattie Infettive e Tropicali con 21 eventi. Nel 69% dei casi l’aggredito era di sesso femminile; il 72% degli aggrediti appartiene alle professioni sanitarie e tra questi, il 71% delle aggressioni ha coinvolto il personale con profilo di infermiere. L’aggressore nel 65% dei casi era di sesso maschile e nel 72% dei casi era un paziente. Nel 58% dei casi la violenza è stata esclusivamente verbale, nel 32% sia verbale che fisica e nel 10% esclusivamente fisica. Nel quinquennio analizzato l’andamento delle segnalazioni è progressivamente aumentato: 16 nel 2019, 41 nel 2020, 72 nel 2021, 110 nel 2022 e 270 nel 2023. Dai sopralluoghi effettuati nelle UUOO scelte per sperimentare un possibile metodo di valutazione del rischio aggressione, è emerso come tutte e 5 le Unità Operative siano a rischio medio-alto, con un maggior rischio per la categoria degli infermieri. Le principali criticità segnalate riguardano la presenza di spazi angusti e senza via di fuga, la mancanza di personale di vigilanza, la necessità di implementare la formazione specifica ed i sistemi di comunicazione con gli addetti alla vigilanza. Il fenomeno nell’Azienda è presente e nel quinquennio di analisi le segnalazioni sono aumentate, indice anche della maggiore sensibilità in relazione alle politiche avviate da AOUP negli ultimi anni. Appare comunque necessario implementare alcune misure di contrasto e supportare gli operatori con la formazione specifica e sull’importanza della segnalazione e sulle tecniche di de-escalation.
Contrastare la violenza a danno dell'operatore sanitario. Analisi del fenomeno, valutazione del rischio, strategie di prevenzione nell'Azienda Ospedale Università di Padova
BOZZOLLA, ELENA
2023/2024
Abstract
La violenza sul posto di lavoro è un fenomeno di grande rilevanza. Viene descritta come eventi violenti che minacciano la sicurezza, il benessere o la salute del personale mentre si trova al lavoro. Negli atti di violenza rientrano quelli di abuso fisico, verbale o psicologico; lavorare a stretto contatto con il pubblico è un fattore che predispone al rischio di violenza sul posto di lavoro e la Sanità e i Servizi sociali sono tra i comparti lavorativi a maggior rischio. In Italia, nel 2023, secondo i dati del Ministero della Salute, sono state oltre 16 mila le segnalazioni complessive di aggressioni contro gli operatori sanitari. L’obiettivo della tesi è analizzare il fenomeno delle aggressioni a carico degli operatori sanitari nell’Azienda Ospedale Università Padova (AOUP) nel quinquennio 2019-2023 e applicare in via sperimentale un metodo di valutazione del rischio aggressione in alcune unità operative aziendali quale fase propedeutica ad una valutazione estesa a tutte le UUOO aziendali e all’implementazione delle misure di riduzione del rischio. È stata condotta una analisi retrospettiva delle aggressioni segnalate nell’Azienda Ospedale Università Padova nel quinquennio 2019-2023 tramite la consultazione dei dati di archivio del Servizio Prevenzione e Protezione riguardanti le segnalazioni di aggressione su operatore sanitario provenienti dalla Unità Operativa Semplice (UOS) Rischio Clinico. Inoltre, sono stati analizzati i dati relativi agli infortuni causati da aggressione e le segnalazioni effettuate dalla Unità Operativa Complessa (UOC) Direzione Medica Ospedaliera alle Forze dell’Ordine. È stata creata, inoltre, una checklist da utilizzare durante i sopralluoghi per la valutazione del rischio, condotti in via sperimentale in 5 Unità dell’Azienda: UOC Accettazione e Pronto Soccorso, Unità Operativa Semplice Dipartimentale (UOSD) Accettazione e Pronto Soccorso sede Ospedale Sant’Antonio (OSA), UOC Psichiatria 3 – sede via Giustiniani, UOC Psichiatria 3 OSA e UOC Malattie Infettive e Tropicali. Nel quinquennio di analisi, le aggressioni segnalate in Azienda sono state 509. Le UUOO che hanno evidenziato il maggior numero di segnalazioni sono state la UOC Psichiatria 3 – sede via Giustiniani e la UOC Psichiatria 3 OSA con 119 eventi, la UOC Accettazione e Pronto Soccorso e la Accettazione e Pronto Soccorso sede OSA con 92 eventi, nonché la UOC Malattie Infettive e Tropicali con 21 eventi. Nel 69% dei casi l’aggredito era di sesso femminile; il 72% degli aggrediti appartiene alle professioni sanitarie e tra questi, il 71% delle aggressioni ha coinvolto il personale con profilo di infermiere. L’aggressore nel 65% dei casi era di sesso maschile e nel 72% dei casi era un paziente. Nel 58% dei casi la violenza è stata esclusivamente verbale, nel 32% sia verbale che fisica e nel 10% esclusivamente fisica. Nel quinquennio analizzato l’andamento delle segnalazioni è progressivamente aumentato: 16 nel 2019, 41 nel 2020, 72 nel 2021, 110 nel 2022 e 270 nel 2023. Dai sopralluoghi effettuati nelle UUOO scelte per sperimentare un possibile metodo di valutazione del rischio aggressione, è emerso come tutte e 5 le Unità Operative siano a rischio medio-alto, con un maggior rischio per la categoria degli infermieri. Le principali criticità segnalate riguardano la presenza di spazi angusti e senza via di fuga, la mancanza di personale di vigilanza, la necessità di implementare la formazione specifica ed i sistemi di comunicazione con gli addetti alla vigilanza. Il fenomeno nell’Azienda è presente e nel quinquennio di analisi le segnalazioni sono aumentate, indice anche della maggiore sensibilità in relazione alle politiche avviate da AOUP negli ultimi anni. Appare comunque necessario implementare alcune misure di contrasto e supportare gli operatori con la formazione specifica e sull’importanza della segnalazione e sulle tecniche di de-escalation.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/80557