La Drepanocitosi (SCD, Sickle Cell Disease) è una malattia rara a trasmissione recessiva, caratterizzata da emoglobina S (HbS) a ridotta funzionalità. Il fenotipo, influenzato dall’espressione di geni modificatori, ambiente e stile di vita dei pazienti, presenta un’elevata eterogeneità nelle manifestazioni cliniche impedendo l’applicazione di trattamenti univoci. Linee guida per il trattamento della patologia suggeriscono approcci diversificati sulla base dei genotipi SCD: omozigote per HbS oppure eterozigosi composte associate a varianti talassemiche β+ (a fenotipo tendenzialmente più lieve) o β0 (associate, per gravità, all’omozigote). Nella pratica clinica, la suddivisione nei macrogruppi HbS/β+ e HbS/β0 enfatizza come varianti talassemiche considerate lievi, in realtà possano presentare fenotipi più complessi. In questo elaborato di tesi è stato indagato il contributo delle varianti sulle proprietà morfologiche e funzionali del globulo rosso (RBC), mediante tecniche di Ectacitometria. Test di deformabilità, resistenza osmotica (Osmoscan) e in gradiente d’ossigeno (Oxygenscan) hanno confermato che RBC di pazienti con varianti β+ (es. IVS-1-110) presentano riduzioni nella plasticità e funzionalità paragonabili a quelli con varianti β0 (es. Codone39). La suddivisione +/0 non è sufficiente a prevedere la gravità del fenotipo e il trattamento adeguato al paziente, evidenziando la necessità di uno studio più approfondito per l’ottimale classificazione delle varianti.
Analisi morfologica e funzionale dei globuli rossi di pazienti affetti da Drepanocitosi: classificazione delle eterozigosi composte associate a varianti talassemiche β0 e β+.
VALENTINI, TERESA
2023/2024
Abstract
La Drepanocitosi (SCD, Sickle Cell Disease) è una malattia rara a trasmissione recessiva, caratterizzata da emoglobina S (HbS) a ridotta funzionalità. Il fenotipo, influenzato dall’espressione di geni modificatori, ambiente e stile di vita dei pazienti, presenta un’elevata eterogeneità nelle manifestazioni cliniche impedendo l’applicazione di trattamenti univoci. Linee guida per il trattamento della patologia suggeriscono approcci diversificati sulla base dei genotipi SCD: omozigote per HbS oppure eterozigosi composte associate a varianti talassemiche β+ (a fenotipo tendenzialmente più lieve) o β0 (associate, per gravità, all’omozigote). Nella pratica clinica, la suddivisione nei macrogruppi HbS/β+ e HbS/β0 enfatizza come varianti talassemiche considerate lievi, in realtà possano presentare fenotipi più complessi. In questo elaborato di tesi è stato indagato il contributo delle varianti sulle proprietà morfologiche e funzionali del globulo rosso (RBC), mediante tecniche di Ectacitometria. Test di deformabilità, resistenza osmotica (Osmoscan) e in gradiente d’ossigeno (Oxygenscan) hanno confermato che RBC di pazienti con varianti β+ (es. IVS-1-110) presentano riduzioni nella plasticità e funzionalità paragonabili a quelli con varianti β0 (es. Codone39). La suddivisione +/0 non è sufficiente a prevedere la gravità del fenotipo e il trattamento adeguato al paziente, evidenziando la necessità di uno studio più approfondito per l’ottimale classificazione delle varianti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/81082