I disordini eruttivi sono idealmente classificati basandosi sulla loro eziologia; quelli secondari all’ostruzione (cisti, anchilosi, pressione laterale della lingua, impattazione, etc.) o quelli a base genetica (PFE, displasia cleidocranica, malattia di Hunter e osteopetrosi). Tra le più comuni distinzioni diagnostiche, le MFE (meccaniche), anchilosi e PFE sono esempi di disordini eruttivi non sindromici ma con implicazioni cliniche molto differenti. MFE è definita come un fallimento eruttivo causato da ostruzioni meccanica del percorso eruttivo che può essere trattato in modo efficace con la rimozione di ciò che ostruisce il percorso eruttivo.L’anchilosi è definita come la fusione del cemento all’osso alveolare, ma la sua diagnosi clinica fa riferimento alla visione clinica del dente infraoccluso e all’assenza del legamento parodontale nelle radiografie. Nel caso in cui ci sia una diagnosi precoce di un primo molare anchilosato, la terapia consiste nell’estrazione del dente e questo probabilmente comporta lo spostamneto mesiale del secondo molare e la sua conseguente eruzione. PFE è stata per prima cosa definita da Profit e Vig come una condizione in cui denti non anchilosati non erompono. I denti presi in considerazione possono erompere parzialmente e poi cessare di erompere, diventando relativamente sommersi, sebbene non anchilosati. Anche i denti posteriori possono essere affetti da PFE, dando come risultato un open bite posteriore. La diagnosi di PFE è estremamente importante per evitare le conseguenze dell'uso di un filo ortodontico continuo. Infatti, i denti colpiti da PFE hanno una risposta scarsa o nulla al trattamento ortodontico, con una tendenza ad andare incontro ad anchilosi o a intrudere i denti adiacenti. Possiamo concludere che I disturbi eruttivi dei molari permanenti possono essere causati da inclusione/ritenzione, ritenzione primaria o secondaria.
Gestione multidisciplinare del fallimento eruttivo del primo o secondo molare: una revisione narrativa di letteratura.
COMITALE, ERNESTO
2022/2023
Abstract
I disordini eruttivi sono idealmente classificati basandosi sulla loro eziologia; quelli secondari all’ostruzione (cisti, anchilosi, pressione laterale della lingua, impattazione, etc.) o quelli a base genetica (PFE, displasia cleidocranica, malattia di Hunter e osteopetrosi). Tra le più comuni distinzioni diagnostiche, le MFE (meccaniche), anchilosi e PFE sono esempi di disordini eruttivi non sindromici ma con implicazioni cliniche molto differenti. MFE è definita come un fallimento eruttivo causato da ostruzioni meccanica del percorso eruttivo che può essere trattato in modo efficace con la rimozione di ciò che ostruisce il percorso eruttivo.L’anchilosi è definita come la fusione del cemento all’osso alveolare, ma la sua diagnosi clinica fa riferimento alla visione clinica del dente infraoccluso e all’assenza del legamento parodontale nelle radiografie. Nel caso in cui ci sia una diagnosi precoce di un primo molare anchilosato, la terapia consiste nell’estrazione del dente e questo probabilmente comporta lo spostamneto mesiale del secondo molare e la sua conseguente eruzione. PFE è stata per prima cosa definita da Profit e Vig come una condizione in cui denti non anchilosati non erompono. I denti presi in considerazione possono erompere parzialmente e poi cessare di erompere, diventando relativamente sommersi, sebbene non anchilosati. Anche i denti posteriori possono essere affetti da PFE, dando come risultato un open bite posteriore. La diagnosi di PFE è estremamente importante per evitare le conseguenze dell'uso di un filo ortodontico continuo. Infatti, i denti colpiti da PFE hanno una risposta scarsa o nulla al trattamento ortodontico, con una tendenza ad andare incontro ad anchilosi o a intrudere i denti adiacenti. Possiamo concludere che I disturbi eruttivi dei molari permanenti possono essere causati da inclusione/ritenzione, ritenzione primaria o secondaria.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/81272