L’incidentalità stradale costituisce un rilevante problema di sanità pubblica a livello mondiale, considerato il notevole impatto sulla salute. Gli incidenti costituiscono la prima causa di morte nei soggetti di età compresa tra i 5 e i 29 anni, e sono frequentemente causa di lesioni anche invalidanti. L’utilizzo di sostanze psicoattive (alcol e sostanze stupefacenti) e i disturbi dell’attenzione, stante la disabilità alla guida ad essi correlata, comportano un incremento della sinistrosità stradale. Il presente studio è finalizzato ad indagare l’uso di sostanze stupefacenti o un consumo continuativo di alcol etilico, unitamente ad eventuali alterazioni dell’attenzione, in una popolazione di soggetti con pregressa contestazione di guida sotto l’influenza di sostanze psicoattive. I dati sono stati analizzati in relazione alla sinistrosità stradale dei soggetti e ad eventuali differenze di genere nell’utilizzo delle sostanze psicoattive. Trattasi di studio caso-controllo condotto su soggetti con pregressa contestazione di guida in stato di ebbrezza e/o guida sotto l’influenza di sostanze psicoattive (casi) confrontati con soggetti con anamnesi negativa per problematiche correlate alla guida (controlli). Sono stati raccolti per i casi e i controlli, ove disponibili, dati circostanziali, sociodemografici, clinico-documentali e tossicologico-forensi. I soggetti sono stati sottoposti al CPT 3, un test di performance continuo che valuta le diverse dimensioni della sfera dell’attenzione e la probabilità del soggetto di avere un deficit dell'attenzione. È stata condotta un’analisi statistica descrittiva sul campione; i possibili predittori di sinistrosità stradale e di differenze tra i generi sono stati valutati mediante analisi di regressione logistica.
Sinistrosità stradale e differenze di genere: ruolo delle sostanze psicoattive e dei disturbi dell'attenzione.
CINQUETTI, ALESSANDRO
2022/2023
Abstract
L’incidentalità stradale costituisce un rilevante problema di sanità pubblica a livello mondiale, considerato il notevole impatto sulla salute. Gli incidenti costituiscono la prima causa di morte nei soggetti di età compresa tra i 5 e i 29 anni, e sono frequentemente causa di lesioni anche invalidanti. L’utilizzo di sostanze psicoattive (alcol e sostanze stupefacenti) e i disturbi dell’attenzione, stante la disabilità alla guida ad essi correlata, comportano un incremento della sinistrosità stradale. Il presente studio è finalizzato ad indagare l’uso di sostanze stupefacenti o un consumo continuativo di alcol etilico, unitamente ad eventuali alterazioni dell’attenzione, in una popolazione di soggetti con pregressa contestazione di guida sotto l’influenza di sostanze psicoattive. I dati sono stati analizzati in relazione alla sinistrosità stradale dei soggetti e ad eventuali differenze di genere nell’utilizzo delle sostanze psicoattive. Trattasi di studio caso-controllo condotto su soggetti con pregressa contestazione di guida in stato di ebbrezza e/o guida sotto l’influenza di sostanze psicoattive (casi) confrontati con soggetti con anamnesi negativa per problematiche correlate alla guida (controlli). Sono stati raccolti per i casi e i controlli, ove disponibili, dati circostanziali, sociodemografici, clinico-documentali e tossicologico-forensi. I soggetti sono stati sottoposti al CPT 3, un test di performance continuo che valuta le diverse dimensioni della sfera dell’attenzione e la probabilità del soggetto di avere un deficit dell'attenzione. È stata condotta un’analisi statistica descrittiva sul campione; i possibili predittori di sinistrosità stradale e di differenze tra i generi sono stati valutati mediante analisi di regressione logistica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Cinquetti_Alessandro.pdf
accesso riservato
Dimensione
936.74 kB
Formato
Adobe PDF
|
936.74 kB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/81330