Presupposto dello studio: Le infezioni perianali nel paziente con neoplasia ematologica rappresentano una discreta quota di infezioni del tratto gastrointestinale (GI) con un’incidenza pari al 5-9% circa. Il trattamento di tale condizione può essere ritardato a causa della scarsa presentazione clinica che contraddistingue il paziente immunodepresso, con tassi di mortalità anche superiori al 50%. Terapie antibiotiche ad ampio spettro e uso selettivo della chirurgia hanno contribuito, negli ultimi anni, a migliorarne le aspettative di vita; tuttavia, non esiste ad oggi una strategia di trattamento condivisa, configurando una vera e propria sfida terapeutica. Scopo dello studio: Questo studio si propone di valutare l'incidenza, l'outcome e il management nei pazienti affetti da leucemia acuta chemiotrattata con infezione perianale. Materiali e metodi: È stato selezionato un campione di 98 pazienti con diagnosi di leucemia acuta avvenuta negli anni 2018-2023 presso l'Unità Clinica di Ematologia dell'Ospedale di Padova. Le complicanze erano così stratificate: 21 pazienti avevano emorroidi (16 con emorroidi di I-II grado, 5 pazienti con emorroidi di III-IV grado), 2 casi di fistola anale, 3 casi di ascesso perianale e infine 3 pazienti con ragade anale. Solo 5 hanno richiesto un trattamento chirurgico, secondariamente alla presenza di un ascesso o di una fistola, in tutti gli altri casi si è fatto ricorso ad un atteggiamento conservativo, con impiego di terapia antibiotica ad ampio spettro. Si è osservato, dunque, l'impatto di tale management sulla sopravvivenza totale del paziente, in correlazione dello stato di malattia. Risultati dello studio: In questa analisi retrospettiva, monocentrica, di una coorte di pazienti con leucemia acuta, il rischio di sviluppare complicanze perianali diminuisce con l'aumentare dell'età, interessando principalmente i pazienti più giovani. I pazienti con una storia di malattia perianale alla diagnosi presentano un alto rischio di esacerbazione durante l'ospedalizzazione per chemioterapia d’induzione, con un 50% dei pazienti che ha sviluppato la complicanza a 27 giorni dalla diagnosi di leucemia. Le complicanze perianali non hanno influenzato la sopravvivenza globale, che dipende in gran parte dalla malattia ematologica sottostante. Il trattamento conservativo o chirurgico è stato efficace e nessun paziente ha richiesto il trasferimento in terapia intensiva, tranne uno. Si raccomandano un monitoraggio precoce e continuo, interventi mirati per i pazienti ad alto rischio, l'ottimizzazione della gestione durante il trapianto allogenico e un approccio multidisciplinare. Sono, infine, necessari ulteriori studi per esplorare l'effetto protettivo dell'età e validare i risultati in coorti più ampie.
Studio retrospettivo osservazionale su incidenza, outcomes e management delle infezioni perianali nel paziente affetto da leucemia acuta in chemioterapia
PEZONE, SARA
2022/2023
Abstract
Presupposto dello studio: Le infezioni perianali nel paziente con neoplasia ematologica rappresentano una discreta quota di infezioni del tratto gastrointestinale (GI) con un’incidenza pari al 5-9% circa. Il trattamento di tale condizione può essere ritardato a causa della scarsa presentazione clinica che contraddistingue il paziente immunodepresso, con tassi di mortalità anche superiori al 50%. Terapie antibiotiche ad ampio spettro e uso selettivo della chirurgia hanno contribuito, negli ultimi anni, a migliorarne le aspettative di vita; tuttavia, non esiste ad oggi una strategia di trattamento condivisa, configurando una vera e propria sfida terapeutica. Scopo dello studio: Questo studio si propone di valutare l'incidenza, l'outcome e il management nei pazienti affetti da leucemia acuta chemiotrattata con infezione perianale. Materiali e metodi: È stato selezionato un campione di 98 pazienti con diagnosi di leucemia acuta avvenuta negli anni 2018-2023 presso l'Unità Clinica di Ematologia dell'Ospedale di Padova. Le complicanze erano così stratificate: 21 pazienti avevano emorroidi (16 con emorroidi di I-II grado, 5 pazienti con emorroidi di III-IV grado), 2 casi di fistola anale, 3 casi di ascesso perianale e infine 3 pazienti con ragade anale. Solo 5 hanno richiesto un trattamento chirurgico, secondariamente alla presenza di un ascesso o di una fistola, in tutti gli altri casi si è fatto ricorso ad un atteggiamento conservativo, con impiego di terapia antibiotica ad ampio spettro. Si è osservato, dunque, l'impatto di tale management sulla sopravvivenza totale del paziente, in correlazione dello stato di malattia. Risultati dello studio: In questa analisi retrospettiva, monocentrica, di una coorte di pazienti con leucemia acuta, il rischio di sviluppare complicanze perianali diminuisce con l'aumentare dell'età, interessando principalmente i pazienti più giovani. I pazienti con una storia di malattia perianale alla diagnosi presentano un alto rischio di esacerbazione durante l'ospedalizzazione per chemioterapia d’induzione, con un 50% dei pazienti che ha sviluppato la complicanza a 27 giorni dalla diagnosi di leucemia. Le complicanze perianali non hanno influenzato la sopravvivenza globale, che dipende in gran parte dalla malattia ematologica sottostante. Il trattamento conservativo o chirurgico è stato efficace e nessun paziente ha richiesto il trasferimento in terapia intensiva, tranne uno. Si raccomandano un monitoraggio precoce e continuo, interventi mirati per i pazienti ad alto rischio, l'ottimizzazione della gestione durante il trapianto allogenico e un approccio multidisciplinare. Sono, infine, necessari ulteriori studi per esplorare l'effetto protettivo dell'età e validare i risultati in coorti più ampie.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/81358