Presupposti dello studio: Gli ospedali di comunità rappresentano un elemento chiave nel panorama sanitario contemporaneo italiano ed internazionale, offrendo un ponte tra l'assistenza primaria e il ricovero ospedaliero. A livello italiano, gli ospedali di comunità sono stati istituiti come parte delle recenti riforme sanitarie mirate a migliorare la continuità delle cure e a ridurre il carico delle ospedalizzazioni improprie. In ambito internazionale, lo studio prende ad esempio modelli consolidati come i Community Hospitals nel Regno Unito e le strutture di assistenza intermedia in altri Paesi europei ed internazionali. Scopo: Obiettivo di questa tesi di specializzazione è quello di confrontare le diverse realtà degli Ospedali di Comunità in alcuni paesi aventi un sistema sanitario di tipo universalistico, soffermandosi poi in particolare sulla struttura e sulla finalità degli Ospedali di Comunità in Italia portando infine alcuni dati statistici ricavati dall’Ospedale di Comunità di Treviso dell’AULSS2 della Regione Veneto. Materiali e Metodi: Per lo studio sono stati selezionati e confrontati articoli e normative raccolte attraverso ricerche effettuate tramite banche dati scientifiche riconosciute, tra cui: PubMed, Siti istituzionali italiani (Ministero della Salute, AGENAS) ed esteri. Sono stati inoltre raccolti dati relativi ai pazienti degenti presso l’Ospedale di Comunità di Treviso. Risultati: Gli Ospedali di Comunità evidenziano modelli organizzativi e pratiche clinico-assistenziali eterogenee a livello italiano ed estero. In Italia, gli Ospedali di Comunità (OdC) sono stati sviluppati per garantire la continuità assistenziale, soprattutto per pazienti cronici e anziani e favorire la riduzione di ricoveri ospedalieri impropri. La loro funzione principale è servire da struttura di collegamento tra l'ospedale e l'assistenza domiciliare integrata, migliorando l'efficienza del sistema sanitario nazionale attraverso un ampliamento e maggiore integrazione tra i servizi territoriali e ospedalieri. Per tale motivo l’ampliamento della rete di supporto territoriale è stato e verrà ulteriormente rafforzato con finanziamenti anche derivanti dal Paino Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). A livello internazionale, il modello europeo è orientato verso l'assistenza ai pazienti sub-acuti e cronici, con una varietà di servizi che vanno dalle valutazioni specialistiche alla terapia del dolore e palliazione. Il sistema britannico, ad esempio, possiede per una lunga tradizione nella gestione integrata ospedale-territorio attraverso figure professionali come l'infermiere di famiglia e la presenza di strutture intermedie dai primi anni del 1900. Tutto ciò è ancora in fase di implementazione in Italia. Dall’analisi statistica dei dati pervenuti dalla raccolta presso l’Ospedale di Comunità di Treviso si è potuto osservare come, a fronte di un numero di ricoveri diminuiti rispetto al 2020-2021-2022 (anni dell’Emergenza Covid), sono aumentati in proporzione i ricoveri con difficoltà di dimissione per problematiche socio-assistenziali piuttosto che sanitarie. Conclusioni: Gli OdC sono una parte fondamentale delle strutture intermedie sanitare che vanno legate alle esigenze locali, contribuendo a evitare ricoveri ospedalieri inappropriati e facilitando le dimissioni protette dei pazienti dalle strutture ospedaliere. Sono inoltre un’importante possibilità su cui investire, stante l’accrescimento dell’età media e dei problemi socio-assistenziali sempre più presenti nella quotidianità, problemi legati alla presenza di persone sempre più anziane, emancipate e sole rispetto al passato.

GLI OSPEDALI DI COMUNITA’: DAL PANORAMA INTERNAZIONALE ALLA REALTA’ ITALIANA CON FOCUS SULL'ESPERIENZA DELL'OSPEDALE DI COMUNITA’ DI TREVISO

BERNARDI, MATTEO
2022/2023

Abstract

Presupposti dello studio: Gli ospedali di comunità rappresentano un elemento chiave nel panorama sanitario contemporaneo italiano ed internazionale, offrendo un ponte tra l'assistenza primaria e il ricovero ospedaliero. A livello italiano, gli ospedali di comunità sono stati istituiti come parte delle recenti riforme sanitarie mirate a migliorare la continuità delle cure e a ridurre il carico delle ospedalizzazioni improprie. In ambito internazionale, lo studio prende ad esempio modelli consolidati come i Community Hospitals nel Regno Unito e le strutture di assistenza intermedia in altri Paesi europei ed internazionali. Scopo: Obiettivo di questa tesi di specializzazione è quello di confrontare le diverse realtà degli Ospedali di Comunità in alcuni paesi aventi un sistema sanitario di tipo universalistico, soffermandosi poi in particolare sulla struttura e sulla finalità degli Ospedali di Comunità in Italia portando infine alcuni dati statistici ricavati dall’Ospedale di Comunità di Treviso dell’AULSS2 della Regione Veneto. Materiali e Metodi: Per lo studio sono stati selezionati e confrontati articoli e normative raccolte attraverso ricerche effettuate tramite banche dati scientifiche riconosciute, tra cui: PubMed, Siti istituzionali italiani (Ministero della Salute, AGENAS) ed esteri. Sono stati inoltre raccolti dati relativi ai pazienti degenti presso l’Ospedale di Comunità di Treviso. Risultati: Gli Ospedali di Comunità evidenziano modelli organizzativi e pratiche clinico-assistenziali eterogenee a livello italiano ed estero. In Italia, gli Ospedali di Comunità (OdC) sono stati sviluppati per garantire la continuità assistenziale, soprattutto per pazienti cronici e anziani e favorire la riduzione di ricoveri ospedalieri impropri. La loro funzione principale è servire da struttura di collegamento tra l'ospedale e l'assistenza domiciliare integrata, migliorando l'efficienza del sistema sanitario nazionale attraverso un ampliamento e maggiore integrazione tra i servizi territoriali e ospedalieri. Per tale motivo l’ampliamento della rete di supporto territoriale è stato e verrà ulteriormente rafforzato con finanziamenti anche derivanti dal Paino Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). A livello internazionale, il modello europeo è orientato verso l'assistenza ai pazienti sub-acuti e cronici, con una varietà di servizi che vanno dalle valutazioni specialistiche alla terapia del dolore e palliazione. Il sistema britannico, ad esempio, possiede per una lunga tradizione nella gestione integrata ospedale-territorio attraverso figure professionali come l'infermiere di famiglia e la presenza di strutture intermedie dai primi anni del 1900. Tutto ciò è ancora in fase di implementazione in Italia. Dall’analisi statistica dei dati pervenuti dalla raccolta presso l’Ospedale di Comunità di Treviso si è potuto osservare come, a fronte di un numero di ricoveri diminuiti rispetto al 2020-2021-2022 (anni dell’Emergenza Covid), sono aumentati in proporzione i ricoveri con difficoltà di dimissione per problematiche socio-assistenziali piuttosto che sanitarie. Conclusioni: Gli OdC sono una parte fondamentale delle strutture intermedie sanitare che vanno legate alle esigenze locali, contribuendo a evitare ricoveri ospedalieri inappropriati e facilitando le dimissioni protette dei pazienti dalle strutture ospedaliere. Sono inoltre un’importante possibilità su cui investire, stante l’accrescimento dell’età media e dei problemi socio-assistenziali sempre più presenti nella quotidianità, problemi legati alla presenza di persone sempre più anziane, emancipate e sole rispetto al passato.
2022
COMMUNITY HOSPITALS: FROM THE INTERNATIONAL SCENARIO TO THE ITALIAN REALITY WITH A FOCUS ON THE EXPERIENCE OF THE TREVISO COMMUNITY HOSPITAL
Ospedale Comunità
Italia
PNRR
Community Hospital
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/81369