Background: Il benessere psicofisico delle persone “transgender e gender diverse” (TGD) rappresenta un campo di ricerca aperto e in rapida evoluzione, sia per la crescente richiesta di assistenza sanitaria da parte di individui con incongruenza di genere che desiderano intraprendere un percorso di affermazione di genere, sia per la necessità di migliorare e implementare gli interventi multidisciplinari necessari a garantire i migliori standard di assistenza rivolti a questa particolare fascia di popolazione. Secondo le ultime linee guida internazionali (Standards of Care 8 del 2022), i servizi sanitari dedicati dovrebbero progressivamente evolversi da un modello medicalizzato incentrato sui professionisti (“Gate-keeping”) a un modello affermativo, che favorisca l’esplorazione della propria identità di genere e che consenta al soggetto di partecipare attivamente al proprio percorso di riaffermazione di genere. La salute mentale delle persone TGD è associata ad alti tassi di disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, tentativi di suicidio, nonché a un rischio di un maggior uso di sostanze. Tali condizioni non risultano essere conseguenza diretta di una disforia di genere, talvolta riscontrata in soggetti con incongruenza di genere, ma sembrano ascrivibili a particolari fattori di stress che gravano specificatamente su questa minoranza di persone, secondo il modello del “Minority stress model”. Tale modello, prospettato inizialmente da Meyer principalmente per persone della comunità LGB, è stato negli anni ampliato, consentendo di individuare specifici fattori di stress per le persone TGD, tra cui la transfobia interiorizzata e le aspettative negative per il futuro. Obiettivi: Obiettivo primario dello studio è individuare e valutare la presenza di eventuali fattori di stress e/o eventuali aspetti psicopatologici nei soggetti TGD che possano influire negativamente sul loro benessere psicologico e rappresentare allo stesso tempo target specifici di futuri interventi terapeutici al fine di migliorare la loro salute globale e favorire il loro processo di affermazione di genere. Obiettivo secondario è indagare se vi sia una differenza in termini di sintomi psicopatologici tra soggetti con o senza trattamento ormonale sostitutivo. Metodi: Oltre alle informazioni sociodemografiche, i partecipanti hanno compilato dei questionari volti a misurare sintomi psicopatologici generali (SCL-90-R), fattori di stress specifici del gender minority stress e di resilienza (GMSR) e aspetti dimensionali di personalità (BFI). Risultati: I partecipanti del nostro studio (N=81) mostrano nel complesso alti livelli di transfobia interiorizzata (IT) e di aspettative negative per il futuro (NE) alla scala GMSR. La transfobia interiorizzata correla con più alti punteggi di sintomi psicopatologici della scala SCL-90-R, mentre il maggior numero di aspettative negative presenta correlazioni inverse con tre dei cinque domini del Five Factor Model registrati tramite la scala BFI. I soggetti TGD in terapia ormonale sostitutiva (N=32) mostrano minori sintomi psicopatologici rispetto ai soggetti TGD non in trattamento ormonale (N=49). Discussione: I nostri risultati sembrano sostenere le evidenze già emerse in letteratura circa l’impatto di fattori di stress prossimali del minority stress model sul benessere psicologico dei soggetti TGD e nello specifico l’importanza della transfobia interiorizzata come fattore impattante sui sintomi psicopatologici. Le aspettative negative per il futuro potrebbero essere correlate ad aspetti dimensionali di personalità specifici, presenti in alcuni soggetti. Futuri studi longitudinali potrebbero essere utili al fine di verificare l’efficacia del trattamento ormonale sostitutivo nel migliorare il benessere psicologico delle persone TGD.
L’influenza della transfobia interiorizzata e delle aspettative negative sul futuro nel benessere delle persone transgender.
GAMMICCHIA, DAVIDE
2022/2023
Abstract
Background: Il benessere psicofisico delle persone “transgender e gender diverse” (TGD) rappresenta un campo di ricerca aperto e in rapida evoluzione, sia per la crescente richiesta di assistenza sanitaria da parte di individui con incongruenza di genere che desiderano intraprendere un percorso di affermazione di genere, sia per la necessità di migliorare e implementare gli interventi multidisciplinari necessari a garantire i migliori standard di assistenza rivolti a questa particolare fascia di popolazione. Secondo le ultime linee guida internazionali (Standards of Care 8 del 2022), i servizi sanitari dedicati dovrebbero progressivamente evolversi da un modello medicalizzato incentrato sui professionisti (“Gate-keeping”) a un modello affermativo, che favorisca l’esplorazione della propria identità di genere e che consenta al soggetto di partecipare attivamente al proprio percorso di riaffermazione di genere. La salute mentale delle persone TGD è associata ad alti tassi di disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, tentativi di suicidio, nonché a un rischio di un maggior uso di sostanze. Tali condizioni non risultano essere conseguenza diretta di una disforia di genere, talvolta riscontrata in soggetti con incongruenza di genere, ma sembrano ascrivibili a particolari fattori di stress che gravano specificatamente su questa minoranza di persone, secondo il modello del “Minority stress model”. Tale modello, prospettato inizialmente da Meyer principalmente per persone della comunità LGB, è stato negli anni ampliato, consentendo di individuare specifici fattori di stress per le persone TGD, tra cui la transfobia interiorizzata e le aspettative negative per il futuro. Obiettivi: Obiettivo primario dello studio è individuare e valutare la presenza di eventuali fattori di stress e/o eventuali aspetti psicopatologici nei soggetti TGD che possano influire negativamente sul loro benessere psicologico e rappresentare allo stesso tempo target specifici di futuri interventi terapeutici al fine di migliorare la loro salute globale e favorire il loro processo di affermazione di genere. Obiettivo secondario è indagare se vi sia una differenza in termini di sintomi psicopatologici tra soggetti con o senza trattamento ormonale sostitutivo. Metodi: Oltre alle informazioni sociodemografiche, i partecipanti hanno compilato dei questionari volti a misurare sintomi psicopatologici generali (SCL-90-R), fattori di stress specifici del gender minority stress e di resilienza (GMSR) e aspetti dimensionali di personalità (BFI). Risultati: I partecipanti del nostro studio (N=81) mostrano nel complesso alti livelli di transfobia interiorizzata (IT) e di aspettative negative per il futuro (NE) alla scala GMSR. La transfobia interiorizzata correla con più alti punteggi di sintomi psicopatologici della scala SCL-90-R, mentre il maggior numero di aspettative negative presenta correlazioni inverse con tre dei cinque domini del Five Factor Model registrati tramite la scala BFI. I soggetti TGD in terapia ormonale sostitutiva (N=32) mostrano minori sintomi psicopatologici rispetto ai soggetti TGD non in trattamento ormonale (N=49). Discussione: I nostri risultati sembrano sostenere le evidenze già emerse in letteratura circa l’impatto di fattori di stress prossimali del minority stress model sul benessere psicologico dei soggetti TGD e nello specifico l’importanza della transfobia interiorizzata come fattore impattante sui sintomi psicopatologici. Le aspettative negative per il futuro potrebbero essere correlate ad aspetti dimensionali di personalità specifici, presenti in alcuni soggetti. Futuri studi longitudinali potrebbero essere utili al fine di verificare l’efficacia del trattamento ormonale sostitutivo nel migliorare il benessere psicologico delle persone TGD.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/81381