In Italia, il Decreto legislativo 27 settembre 2010 n. 181 attua le disposizioni della Direttiva 2007/43/CE recante le norme minime per la protezione dei polli allevati per la produzione di carne. Stabilisce l'obbligo da parte del veterinario ufficiale di effettuare un monitoraggio e dei controlli presso il macello al fine di valutare le condizioni di benessere animale dei polli allevati in deroga, ovvero ad una densità superiore a 33 kg/m2. Le segnalazioni di scarse condizioni di benessere animale appurate in un macello nell'anno 2023 ai sensi del D.lgs 181/2010 hanno una distribuzione spaziale e temporale variabile. Gli allevamenti delle aree molto specializzate nella produzione avicola sono poco soggetti a segnalazioni e lo sono meno rispetto a quelli appartenenti alle aree più marginalizzate: l’elevata densità di allevamento in quanto fattore a rischio non implica necessariamente una riduzione del benessere quando la gestione dell’allevamento e degli animali è ottimale. La distribuzione tra i mesi dell'anno è disomogenea con maggiore numero di segnalazioni effettuate nei mesi freddi e umidi.
Monitoraggio e controlli presso il macello nell'ambito del Decreto legislativo 27 settembre 2010 n. 181
HOUPIN, EMILIE JACQUELINE LYDIE
2023/2024
Abstract
In Italia, il Decreto legislativo 27 settembre 2010 n. 181 attua le disposizioni della Direttiva 2007/43/CE recante le norme minime per la protezione dei polli allevati per la produzione di carne. Stabilisce l'obbligo da parte del veterinario ufficiale di effettuare un monitoraggio e dei controlli presso il macello al fine di valutare le condizioni di benessere animale dei polli allevati in deroga, ovvero ad una densità superiore a 33 kg/m2. Le segnalazioni di scarse condizioni di benessere animale appurate in un macello nell'anno 2023 ai sensi del D.lgs 181/2010 hanno una distribuzione spaziale e temporale variabile. Gli allevamenti delle aree molto specializzate nella produzione avicola sono poco soggetti a segnalazioni e lo sono meno rispetto a quelli appartenenti alle aree più marginalizzate: l’elevata densità di allevamento in quanto fattore a rischio non implica necessariamente una riduzione del benessere quando la gestione dell’allevamento e degli animali è ottimale. La distribuzione tra i mesi dell'anno è disomogenea con maggiore numero di segnalazioni effettuate nei mesi freddi e umidi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/81392