INTRODUZIONE L’incidenza del cancro è in rapida crescita e la spesa sanitaria dovuta alle cure di questa patologia è un problema che interessa i programmatori sanitari. La maggior parte degli studi in letteratura propone un calcolo dei costi diretti ottenuto utilizzando i flussi SDO (ricoveri), SPS (specialistica) e farmaceutica. La Regione Veneto da circa 10 anni raccoglie i flussi sanitari anche di Pronto Soccorso (PS), Hospice (HSP), Assistenza Domiciliare (ADI), Residenze Assistenziali (FAD), Dispositivi Medici (DM). Lo scopo dello studio è valutare l’impatto, in termini di costo, dei flussi sanitari meno studiati nella spesa sanitaria, nelle diverse fasi della malattia tumorale. MATERIALI E METODI Il disegno dello studio è trasversale, con data di prevalenza fissata al 01/01/2018. Sono stati utilizzati i dati del Registro Tumori del Veneto (RTV) e quelli dei flussi sanitari relativi ai casi di tumore. I pazienti sono stati divisi in fase iniziale, continua e finale a seconda della fase della malattia in cui si trovavano alla data di prevalenza. Sono state scelte 10 sedi tumorali e selezionati tutti i pazienti residenti in Veneto vivi alla data di prevalenza (01/01/2018), con un tumore diagnosticato tra il 01/01/2014 ed il 31/12/2017 per la fase iniziale e continua, e tra il 01/01/1990 ed il 31/12/2017 per la fase finale. Si utilizza il termine flussi accessori per indicare i seguenti flussi: PS, HSP, FAD, ADI, DM. Sono stati calcolati i costi medi mensili ed annuali per paziente per ogni sede tumorale e flusso amministrativo relativi al periodo di 1 anno intorno alla data di prevalenza. È stato poi calcolato il costo annuale totale moltiplicando i prevalenti per il costo medio annuale per paziente. È infine stata fatta una valutazione dell’utilizzo delle cure palliative rispetto alle ospedalizzazioni nell’ultimo anno di vita. RISULTATI Sono stati considerati 56.711 pazienti, di cui 15.357 in fase iniziale, e 2.035 in fase finale. Il costo dei flussi accessori rispetto al costo totale (che include anche SDO, SPS e farmaceutica) in un anno varia tra l’1,5% ed il 4,7% in fase iniziale e tra il 9% ed il 33% in fase finale. Tra i flussi accessori in fase iniziale il costo maggiore è dato dal PS, seguito dai Dispositivi Medici, in fase finale il costo maggiore è dato dall’Hospice, seguito da PS ed ADI. Il costo medio annuale per paziente per le fonti accessorie è 456 euro in fase iniziale e 3.252 euro in fase finale, in particolare nella fase finale varia da 2.477 euro per il melanoma a 4.006 euro per il retto. Il 79% dei pazienti viene ospedalizzato almeno una volta nell’ultimo anno di vita, mentre il 22% fa utilizzo di hospice ed il 56% fa utilizzo di assistenza domiciliare. In totale considerando le 10 sedi tumorali si stima di spendere in un anno in Veneto poco più di 5.000.000 di euro in fase iniziale per l’utilizzo dei servizi sanitari relativi ai flussi accessori, e circa 23.000.000 di euro in fase finale. DISCUSSIONE I flussi accessori hanno un peso importante nei costi diretti del cancro, soprattutto in fase finale. Considerando che le sedi tumorali in studio rappresentano 2/3 dei casi prevalenti di cancro nella Regione Veneto, si stima che la spesa sanitaria annuale dovuta alle fonti accessorie sia superiore a 40.000.000 euro, che corrisponde a circa l’1% della spesa per i servizi sanitari in questa Regione. Finora i servizi sanitari di cure palliative non sono molto utilizzati. L’aumento dell’incidenza del cancro e la tendenza all’aumento dell’assistenza territoriale porterà il costo dovuto ai flussi accessori ad aumentare negli anni, soprattutto in fase finale di malattia. Per questo motivo è fondamentale tenere conto di questi flussi nella programmazione di spesa, oltre ad aumentare la prevenzione primaria per diminuire i casi incidenti e la prevenzione secondaria per individuare la patologia in fase più precoce.

Costi dei tumori: l'importanza di considerare tutte le fonti di dati nella programmazione sanitaria

GAGLIANI, ALBERTO
2022/2023

Abstract

INTRODUZIONE L’incidenza del cancro è in rapida crescita e la spesa sanitaria dovuta alle cure di questa patologia è un problema che interessa i programmatori sanitari. La maggior parte degli studi in letteratura propone un calcolo dei costi diretti ottenuto utilizzando i flussi SDO (ricoveri), SPS (specialistica) e farmaceutica. La Regione Veneto da circa 10 anni raccoglie i flussi sanitari anche di Pronto Soccorso (PS), Hospice (HSP), Assistenza Domiciliare (ADI), Residenze Assistenziali (FAD), Dispositivi Medici (DM). Lo scopo dello studio è valutare l’impatto, in termini di costo, dei flussi sanitari meno studiati nella spesa sanitaria, nelle diverse fasi della malattia tumorale. MATERIALI E METODI Il disegno dello studio è trasversale, con data di prevalenza fissata al 01/01/2018. Sono stati utilizzati i dati del Registro Tumori del Veneto (RTV) e quelli dei flussi sanitari relativi ai casi di tumore. I pazienti sono stati divisi in fase iniziale, continua e finale a seconda della fase della malattia in cui si trovavano alla data di prevalenza. Sono state scelte 10 sedi tumorali e selezionati tutti i pazienti residenti in Veneto vivi alla data di prevalenza (01/01/2018), con un tumore diagnosticato tra il 01/01/2014 ed il 31/12/2017 per la fase iniziale e continua, e tra il 01/01/1990 ed il 31/12/2017 per la fase finale. Si utilizza il termine flussi accessori per indicare i seguenti flussi: PS, HSP, FAD, ADI, DM. Sono stati calcolati i costi medi mensili ed annuali per paziente per ogni sede tumorale e flusso amministrativo relativi al periodo di 1 anno intorno alla data di prevalenza. È stato poi calcolato il costo annuale totale moltiplicando i prevalenti per il costo medio annuale per paziente. È infine stata fatta una valutazione dell’utilizzo delle cure palliative rispetto alle ospedalizzazioni nell’ultimo anno di vita. RISULTATI Sono stati considerati 56.711 pazienti, di cui 15.357 in fase iniziale, e 2.035 in fase finale. Il costo dei flussi accessori rispetto al costo totale (che include anche SDO, SPS e farmaceutica) in un anno varia tra l’1,5% ed il 4,7% in fase iniziale e tra il 9% ed il 33% in fase finale. Tra i flussi accessori in fase iniziale il costo maggiore è dato dal PS, seguito dai Dispositivi Medici, in fase finale il costo maggiore è dato dall’Hospice, seguito da PS ed ADI. Il costo medio annuale per paziente per le fonti accessorie è 456 euro in fase iniziale e 3.252 euro in fase finale, in particolare nella fase finale varia da 2.477 euro per il melanoma a 4.006 euro per il retto. Il 79% dei pazienti viene ospedalizzato almeno una volta nell’ultimo anno di vita, mentre il 22% fa utilizzo di hospice ed il 56% fa utilizzo di assistenza domiciliare. In totale considerando le 10 sedi tumorali si stima di spendere in un anno in Veneto poco più di 5.000.000 di euro in fase iniziale per l’utilizzo dei servizi sanitari relativi ai flussi accessori, e circa 23.000.000 di euro in fase finale. DISCUSSIONE I flussi accessori hanno un peso importante nei costi diretti del cancro, soprattutto in fase finale. Considerando che le sedi tumorali in studio rappresentano 2/3 dei casi prevalenti di cancro nella Regione Veneto, si stima che la spesa sanitaria annuale dovuta alle fonti accessorie sia superiore a 40.000.000 euro, che corrisponde a circa l’1% della spesa per i servizi sanitari in questa Regione. Finora i servizi sanitari di cure palliative non sono molto utilizzati. L’aumento dell’incidenza del cancro e la tendenza all’aumento dell’assistenza territoriale porterà il costo dovuto ai flussi accessori ad aumentare negli anni, soprattutto in fase finale di malattia. Per questo motivo è fondamentale tenere conto di questi flussi nella programmazione di spesa, oltre ad aumentare la prevenzione primaria per diminuire i casi incidenti e la prevenzione secondaria per individuare la patologia in fase più precoce.
2022
Cancer costs: the importance of considering all data sources in health planning
Costi
Tumori
Flussi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/81411