Bovine tuberculosis (bTBC) is caused by mycobacteria from the Mycobacterium tuberculosis complex (MTBC), predominantly M. bovis and M. caprae. In Italy, a mandatory program for the eradication and surveillance of bTBC is currently active (Decree of the Minister of Health, May 2, 2024), in accordance with European regulations, which requires controls in bovine and buffalo farms and post mortem surveillance at slaughterhouses. The regions and autonomous provinces of the Triveneto area have been officially free of bTBC since at least 2008, although rare outbreaks of bTBC were recorded until 2019. This thesis summarizes data collected between 2013 and 2023 by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) as part of the post mortem surveillance of bTBC. During this period, 271 submissions of suspected bTBC lesions at slaughterhouses, corresponding to 395 animals, were recorded. The Veneto region provided the largest number of submissions (84.5%). The analyzed samples (a total of 1480) mainly came from abdominal, tracheo-bronchial, mediastinal lymph nodes, and the lung. Histopathological examination detected lesions compatible with bTBC in 56.8% of cases, while the Ziehl-Neelsen modified staining revealed the presence of acid-resistant bacilli in 42.8% of the cases. Cultural isolation, performed by the National Reference Laboratory for Bovine Tuberculosis (IZSLER), was carried out on 264 submissions, with a positivity rate of 52.8%. The majority of positive cases (95.8%) were attributed to M. bovis, 4.2% to M. caprae, and 1.4% to both agents. The comparison between diagnostic tests performed at IZSVe and cultural isolation revealed a strong correlation. Specifically, the histological examination demonstrated high sensitivity (90.91%), while the histochemical test showed high specificity (93.39%) in detecting cases positive by culture. The majority of confirmed cases involved slaughtered cattle originating from fattening farms, which are therefore considered epidemiologically closed cases. The slaughterhouse plays a crucial role as an epidemiological observatory, enabling continuous and accurate monitoring of lesions during the post mortem inspection, ensuring the exclusion of affected carcass parts from human consumption, and preventing the reintroduction of the disease through animal movements within Italy or cross-border trade.

La tubercolosi bovina (bTBC) è causata da micobatteri del Mycobacterium tuberculosis complex (MTBC), prevalentemente M. bovis e M. caprae. In Italia è in vigore un programma obbligatorio di eradicazione e sorveglianza della bTBC (Decreto del Ministro della Salute del 2 maggio 2024), conforme alle normative europee, che prevede l’esecuzione di controlli negli allevamenti bovini e bufalini e la sorveglianza post mortem presso gli impianti di macellazione. Le regioni e province autonome del Triveneto sono ufficialmente indenni dalla bTBC almeno dal 2008, sebbene rari focolai di bTBC siano stati registrati fino al 2019. La tesi riassume i dati raccolti nel periodo 2013-2023 dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) nell’ambito della sorveglianza post mortem della bTBC. Durante questo periodo, sono stati registrati 271 conferimenti di sospette lesioni di bTBC al macello, corrispondenti a 395 animali. La regione Veneto ha fornito il maggior numero di conferimenti (84,5%). I campioni analizzati (1480 in totale) provenivano principalmente dai linfonodi addominali, tracheo-bronchiali, mediastinici e dal polmone. L’esame istopatologico ha rilevato lesioni compatibili con bTBC nel 56,8% dei casi, mentre l'esame istochimico con colorazione Ziehl-Neelsen modificata ha evidenziato bacilli acido-resistenti nel 42,8% dei casi. L'isolamento colturale, eseguito dal Laboratorio Nazionale di Riferimento per la Tubercolosi Bovina (IZSLER) è stato effettuato su 264 conferimenti, con un tasso di positività del 52,8%. La maggior parte dei casi positivi (95,8%) è stata attribuita a M. bovis, il 4,2% a M. caprae e l’1,4% a entrambi gli agenti. Il confronto tra i test diagnostici eseguiti presso l’IZSVe e l'isolamento colturale ha rilevato una forte correlazione. In particolare, l'esame istologico ha mostrato un’elevata sensibilità (90,91%) e quello istochimico elevata specificità (93,39%) nel rilevare i casi positivi all’isolamento. La maggioranza dei casi confermati riguarda bovini macellati provenienti da allevamenti da ingrasso, pertanto considerati epidemiologicamente chiusi. Il macello riveste un ruolo fondamentale come osservatorio epidemiologico, permettendo il monitoraggio continuo e accurato delle lesioni durante la visita ispettiva post mortem, per garantire l’esclusione delle parti di carcassa affette dal consumo umano e per prevenire la reintroduzione della malattia attraverso la movimentazione di animali nel territorio italiano o il commercio transfrontaliero.

Sorveglianza post-mortem della tubercolosi bovina nel Triveneto (2013-2023)

FOIANI, GRETA
2023/2024

Abstract

Bovine tuberculosis (bTBC) is caused by mycobacteria from the Mycobacterium tuberculosis complex (MTBC), predominantly M. bovis and M. caprae. In Italy, a mandatory program for the eradication and surveillance of bTBC is currently active (Decree of the Minister of Health, May 2, 2024), in accordance with European regulations, which requires controls in bovine and buffalo farms and post mortem surveillance at slaughterhouses. The regions and autonomous provinces of the Triveneto area have been officially free of bTBC since at least 2008, although rare outbreaks of bTBC were recorded until 2019. This thesis summarizes data collected between 2013 and 2023 by the Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) as part of the post mortem surveillance of bTBC. During this period, 271 submissions of suspected bTBC lesions at slaughterhouses, corresponding to 395 animals, were recorded. The Veneto region provided the largest number of submissions (84.5%). The analyzed samples (a total of 1480) mainly came from abdominal, tracheo-bronchial, mediastinal lymph nodes, and the lung. Histopathological examination detected lesions compatible with bTBC in 56.8% of cases, while the Ziehl-Neelsen modified staining revealed the presence of acid-resistant bacilli in 42.8% of the cases. Cultural isolation, performed by the National Reference Laboratory for Bovine Tuberculosis (IZSLER), was carried out on 264 submissions, with a positivity rate of 52.8%. The majority of positive cases (95.8%) were attributed to M. bovis, 4.2% to M. caprae, and 1.4% to both agents. The comparison between diagnostic tests performed at IZSVe and cultural isolation revealed a strong correlation. Specifically, the histological examination demonstrated high sensitivity (90.91%), while the histochemical test showed high specificity (93.39%) in detecting cases positive by culture. The majority of confirmed cases involved slaughtered cattle originating from fattening farms, which are therefore considered epidemiologically closed cases. The slaughterhouse plays a crucial role as an epidemiological observatory, enabling continuous and accurate monitoring of lesions during the post mortem inspection, ensuring the exclusion of affected carcass parts from human consumption, and preventing the reintroduction of the disease through animal movements within Italy or cross-border trade.
2023
Post-mortem surveillance of bovine tuberculosis in the Triveneto regions (2013-2023)
La tubercolosi bovina (bTBC) è causata da micobatteri del Mycobacterium tuberculosis complex (MTBC), prevalentemente M. bovis e M. caprae. In Italia è in vigore un programma obbligatorio di eradicazione e sorveglianza della bTBC (Decreto del Ministro della Salute del 2 maggio 2024), conforme alle normative europee, che prevede l’esecuzione di controlli negli allevamenti bovini e bufalini e la sorveglianza post mortem presso gli impianti di macellazione. Le regioni e province autonome del Triveneto sono ufficialmente indenni dalla bTBC almeno dal 2008, sebbene rari focolai di bTBC siano stati registrati fino al 2019. La tesi riassume i dati raccolti nel periodo 2013-2023 dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) nell’ambito della sorveglianza post mortem della bTBC. Durante questo periodo, sono stati registrati 271 conferimenti di sospette lesioni di bTBC al macello, corrispondenti a 395 animali. La regione Veneto ha fornito il maggior numero di conferimenti (84,5%). I campioni analizzati (1480 in totale) provenivano principalmente dai linfonodi addominali, tracheo-bronchiali, mediastinici e dal polmone. L’esame istopatologico ha rilevato lesioni compatibili con bTBC nel 56,8% dei casi, mentre l'esame istochimico con colorazione Ziehl-Neelsen modificata ha evidenziato bacilli acido-resistenti nel 42,8% dei casi. L'isolamento colturale, eseguito dal Laboratorio Nazionale di Riferimento per la Tubercolosi Bovina (IZSLER) è stato effettuato su 264 conferimenti, con un tasso di positività del 52,8%. La maggior parte dei casi positivi (95,8%) è stata attribuita a M. bovis, il 4,2% a M. caprae e l’1,4% a entrambi gli agenti. Il confronto tra i test diagnostici eseguiti presso l’IZSVe e l'isolamento colturale ha rilevato una forte correlazione. In particolare, l'esame istologico ha mostrato un’elevata sensibilità (90,91%) e quello istochimico elevata specificità (93,39%) nel rilevare i casi positivi all’isolamento. La maggioranza dei casi confermati riguarda bovini macellati provenienti da allevamenti da ingrasso, pertanto considerati epidemiologicamente chiusi. Il macello riveste un ruolo fondamentale come osservatorio epidemiologico, permettendo il monitoraggio continuo e accurato delle lesioni durante la visita ispettiva post mortem, per garantire l’esclusione delle parti di carcassa affette dal consumo umano e per prevenire la reintroduzione della malattia attraverso la movimentazione di animali nel territorio italiano o il commercio transfrontaliero.
tubercolosi bovina
sorveglianza
post-mortem
Triveneto
macello
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Foiani_tesi.pdf

accesso riservato

Dimensione 865.75 kB
Formato Adobe PDF
865.75 kB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/81427