INTRODUZIONE: I pazienti affetti da sindrome di Cushing (CS) presentano spesso alterazioni della funzione degli altri assi ipofisari per l’azione inibitoria dei glucocorticoidi; tuttavia esistono pochi dati sulla funzione e la morfologia tiroidea nei pazienti con CS nelle diverse fasi della malattia. SCOPO: Investigare la funzione tiroidea al basale e dopo intervento terapeutico primario dei pazienti affetti da sindrome di Cushing e la prevalenza di patologia nodulare tiroidea e di DTC, confrontandola con una popolazione di acromegalici, a noto rischio aumentato neoplastico tiroideo. RISULTATI: 126 pazienti CS di cui 87 con malattia di cushing (CD), 21 con Cushing surrenalico (ACS) e 18 con origine ectopica (EAS) sono stati analizzati. L’età media risultava maggiore per gli EAS, 50 anni (IQ 38-65), così come i livelli di cortisoluria (CLU), DST, LNSC e ACTH. I valori mediani TSH basali risultavano significativamente inferiori negli EAS: 0.4 mU/l (0.28- 1.18) vs 1.2 mU/L (0.84-2.28) dei ACS e 1.13 mU/L (0.69- 1.6) dei CD. La correlazione inversa del TSH risultava significativa solo per DST e il cortisolo salivare del mattino (Rho = -0.408, p<0.01 e Rho= - 0.591, p<0.01). Non vi era una correlazione negativa significativa del TSH con CLU e LNSC. A 1 anno dalla chirurgia si verificava un incremento significativo del TSH nei pazienti in remissione 1.13 mU/L (0.67- 2.0) a 2.2 mU/L (1.57 – 4.0) (p<0.01). Non vi erano correlazioni dell’ipercortisolismo con FT4 al basale o dopo chirurgia. Il 65% dei CS della coorte presentava nodi tiroidei, una prevalenza inferiore rispetto all’89% di una coorte di acromegalici; tuttavia i casi di DTC risultavano comparabili: 10 casi (8% dei CS) e 12 casi (10.6% degli acromegalici) (p=ns). In entrambe le coorti lo stadio preponderante era uno stadio T1, tuttavia i pazienti acromegalici venivano sottoposti maggiormente terapia con radioiodio, indicando una maggiore aggressività neoplastica. CONCLUSIONI: Tra i pazienti con CS, gli EAS presentano una più marcata soppressione del TSH, rispetto alle altre eziologie verosimilmente in relazione ai più elevati livelli di cortisolo. Il TSH aumenta significativamente nel post chirurgico se l’intervento è stato curativo, mentre non si sono riscontrate variazioni dei valori di FT4. I valori di TSH non correlano con tutti i parametri dell’ipercortisolismo, che puo’ essere in parte spiegato da una variabilità intraindividuale. Sebbene la prevalenza di nodi tiroidei nei CS non sia aumentata, la prevalenza di DTC era incrementata rispetto alla popolazione generale e comparabile con quella riscontrata in una popolazione a rischio come i pazienti acromegalici. Ulteriori studi sono necessari per confermare se vi sia un effettivo aumentato rischio di DTC nell’ipercortisolismo che merita pertanto un attento follow-up ecografico.
FUNZIONE E MORFOLOGIA TIROIDEA NEI PAZIENTI CON SINDROME DI CUSHING
LAZZARA, MARTINA
2022/2023
Abstract
INTRODUZIONE: I pazienti affetti da sindrome di Cushing (CS) presentano spesso alterazioni della funzione degli altri assi ipofisari per l’azione inibitoria dei glucocorticoidi; tuttavia esistono pochi dati sulla funzione e la morfologia tiroidea nei pazienti con CS nelle diverse fasi della malattia. SCOPO: Investigare la funzione tiroidea al basale e dopo intervento terapeutico primario dei pazienti affetti da sindrome di Cushing e la prevalenza di patologia nodulare tiroidea e di DTC, confrontandola con una popolazione di acromegalici, a noto rischio aumentato neoplastico tiroideo. RISULTATI: 126 pazienti CS di cui 87 con malattia di cushing (CD), 21 con Cushing surrenalico (ACS) e 18 con origine ectopica (EAS) sono stati analizzati. L’età media risultava maggiore per gli EAS, 50 anni (IQ 38-65), così come i livelli di cortisoluria (CLU), DST, LNSC e ACTH. I valori mediani TSH basali risultavano significativamente inferiori negli EAS: 0.4 mU/l (0.28- 1.18) vs 1.2 mU/L (0.84-2.28) dei ACS e 1.13 mU/L (0.69- 1.6) dei CD. La correlazione inversa del TSH risultava significativa solo per DST e il cortisolo salivare del mattino (Rho = -0.408, p<0.01 e Rho= - 0.591, p<0.01). Non vi era una correlazione negativa significativa del TSH con CLU e LNSC. A 1 anno dalla chirurgia si verificava un incremento significativo del TSH nei pazienti in remissione 1.13 mU/L (0.67- 2.0) a 2.2 mU/L (1.57 – 4.0) (p<0.01). Non vi erano correlazioni dell’ipercortisolismo con FT4 al basale o dopo chirurgia. Il 65% dei CS della coorte presentava nodi tiroidei, una prevalenza inferiore rispetto all’89% di una coorte di acromegalici; tuttavia i casi di DTC risultavano comparabili: 10 casi (8% dei CS) e 12 casi (10.6% degli acromegalici) (p=ns). In entrambe le coorti lo stadio preponderante era uno stadio T1, tuttavia i pazienti acromegalici venivano sottoposti maggiormente terapia con radioiodio, indicando una maggiore aggressività neoplastica. CONCLUSIONI: Tra i pazienti con CS, gli EAS presentano una più marcata soppressione del TSH, rispetto alle altre eziologie verosimilmente in relazione ai più elevati livelli di cortisolo. Il TSH aumenta significativamente nel post chirurgico se l’intervento è stato curativo, mentre non si sono riscontrate variazioni dei valori di FT4. I valori di TSH non correlano con tutti i parametri dell’ipercortisolismo, che puo’ essere in parte spiegato da una variabilità intraindividuale. Sebbene la prevalenza di nodi tiroidei nei CS non sia aumentata, la prevalenza di DTC era incrementata rispetto alla popolazione generale e comparabile con quella riscontrata in una popolazione a rischio come i pazienti acromegalici. Ulteriori studi sono necessari per confermare se vi sia un effettivo aumentato rischio di DTC nell’ipercortisolismo che merita pertanto un attento follow-up ecografico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/81452