In patients with type 2 diabetes (T2DM), the prevalence of metabolic dysfunction-associated steatotic liver disease (MASLD) is very high, and this condition can progress to steatohepatitis (MASH) and eventually cirrhosis, especially in obese individuals. Several studies have shown that MASLD represents an additional cardiovascular risk factor, regardless of the presence of other risk factors. Circulating hematopoietic stem cells play an important role in "patrolling" tissues, helping to fight infections and promote cellular regeneration. It is believed that these cells can be recruited to tissues or organs that are undergoing chronic damage to facilitate the healing. A specific subpopulation of these cells, known as endothelial progenitor cells, has an affinity for blood vessels and contributes to the maintenance and repair of the vascular endothelium. In diabetic patients, or in presence of cardiovascular risk factors, a decrease in circulating hematopoietic stem cells has been observed, which may lead to a progressive loss of the ability to respond to tissue damage. Advanced glycation end products (AGEs), which result from non-enzymatic reactions between glucose and proteins, nucleic acids, and lipids, are considered among the main contributors to multi-organ damage in diabetic patients and appear to be directly related to an increased incidence of chronic complications. Additionally, they are implicated in the premature aging of tissues and organs. The aim of this study is to assess the potential interaction between the degree of hepatic fibrosis and steatosis, and the levels of circulating stem cells and markers of glycation in patients with T2DM. This study confirms the high prevalence of MAFLD in patients with type 2 diabetes; it highlights the importance of using FibroScan in the diagnostic process and follow-up, given the progressive nature of MASLD. Lastly, it emphasizes the need for further studies to better investigate the pathogenesis of MASLD in relation to CSCs in diabetic subjects. A potential development of this study is the evaluation of the association between circulating levels of adipocyte stem cells (ACSs) and the distribution of ectopic adipose tissue in the liver, assessed using elastosonographic techniques.

Nei pazienti con diabete mellito tipo 2 (DMT2), la prevalenza di steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD) è molto elevata e questa condizione può volvere in steatoepatite (MASH) e, infine, in cirrosi, soprattutto in presenza di obesità. Diversi studi hanno dimostrato che la MASLD rappresenta un ulteriore fattore di rischio cardiovascolare, indipendentemente dalla presenza dei singoli fattori di rischio. Le cellule staminali ematopoietiche circolanti svolgono un ruolo importante nel "pattugliamento” dei tessuti, aiutando a combattere le infezioni e a promuovere la rigenerazione cellulare. Si pensa che queste cellule possano essere reclutate nei tessuti o negli organi che subiscono danni cronici per facilitarne la riparazione. Una particolare sottopopolazione di queste cellule, nota come cellule progenitrici endoteliali, ha un'affinità per i vasi sanguigni e contribuisce al mantenimento e alla riparazione dell'endotelio vascolare. Nei pazienti con diabete, ma anche solo fattori di rischio cardiovascolare, è stata osservata una diminuzione delle cellule staminali ematopoietiche circolanti, il che può portare a una progressiva perdita della capacità di rispondere ai danni tissutali. I prodotti avanzati della glicazione (AGEs), che derivano da reazioni non enzimatiche tra glucosio e proteine, acidi nucleici e lipidi, sono considerati tra i principali responsabili del danno multiorgano nei pazienti diabetici e sembrano essere direttamente correlati a un aumento dello sviluppo di complicanze croniche. Oltre ad essere implicati nell'invecchiamento precoce dei tessuti e degli organi. Lo scopo dello studio è quello di valutare la possibile interazione tra il grado di fibrosi e steatosi epatica, la riduzione delle cellule staminali circolanti e il valore dei marcatori di glicazione, in pazienti DMT2. Il presente lavoro conferma l’elevata prevalenza di MAFLD nei pazienti diabetici di tipo 2; sottolinea l’importanza dell'utilizzo del FibroScan nel processo diagnostico e nel follow-up, data la natura progressiva della MASLD. In ultimo, ribadisce la necessità di ulteriori studi per meglio indagare la patogenesi della MASLD in relazione alle CSCs nei soggetti di diabetici. Una possibile evoluzione del presente studio consiste nella valutazione dell’associazione tra i livelli circolanti delle cellule staminali adipocitarie (ACSs) e la distribuzione del tessuto adiposo ectopico a livello epatico, studiata mediante tecnica elastosonografica.

Interazioni tra MASLD, cellule staminali circolanti e marcatori di glicazione in una popolazione di pazienti diabetici tipo 2.

POLLIS, RICCARDO MARIA
2022/2023

Abstract

In patients with type 2 diabetes (T2DM), the prevalence of metabolic dysfunction-associated steatotic liver disease (MASLD) is very high, and this condition can progress to steatohepatitis (MASH) and eventually cirrhosis, especially in obese individuals. Several studies have shown that MASLD represents an additional cardiovascular risk factor, regardless of the presence of other risk factors. Circulating hematopoietic stem cells play an important role in "patrolling" tissues, helping to fight infections and promote cellular regeneration. It is believed that these cells can be recruited to tissues or organs that are undergoing chronic damage to facilitate the healing. A specific subpopulation of these cells, known as endothelial progenitor cells, has an affinity for blood vessels and contributes to the maintenance and repair of the vascular endothelium. In diabetic patients, or in presence of cardiovascular risk factors, a decrease in circulating hematopoietic stem cells has been observed, which may lead to a progressive loss of the ability to respond to tissue damage. Advanced glycation end products (AGEs), which result from non-enzymatic reactions between glucose and proteins, nucleic acids, and lipids, are considered among the main contributors to multi-organ damage in diabetic patients and appear to be directly related to an increased incidence of chronic complications. Additionally, they are implicated in the premature aging of tissues and organs. The aim of this study is to assess the potential interaction between the degree of hepatic fibrosis and steatosis, and the levels of circulating stem cells and markers of glycation in patients with T2DM. This study confirms the high prevalence of MAFLD in patients with type 2 diabetes; it highlights the importance of using FibroScan in the diagnostic process and follow-up, given the progressive nature of MASLD. Lastly, it emphasizes the need for further studies to better investigate the pathogenesis of MASLD in relation to CSCs in diabetic subjects. A potential development of this study is the evaluation of the association between circulating levels of adipocyte stem cells (ACSs) and the distribution of ectopic adipose tissue in the liver, assessed using elastosonographic techniques.
2022
Interactions between MASLD, circulating stem cells and glycation markers in a cohort of type 2 diabetic patients.
Nei pazienti con diabete mellito tipo 2 (DMT2), la prevalenza di steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD) è molto elevata e questa condizione può volvere in steatoepatite (MASH) e, infine, in cirrosi, soprattutto in presenza di obesità. Diversi studi hanno dimostrato che la MASLD rappresenta un ulteriore fattore di rischio cardiovascolare, indipendentemente dalla presenza dei singoli fattori di rischio. Le cellule staminali ematopoietiche circolanti svolgono un ruolo importante nel "pattugliamento” dei tessuti, aiutando a combattere le infezioni e a promuovere la rigenerazione cellulare. Si pensa che queste cellule possano essere reclutate nei tessuti o negli organi che subiscono danni cronici per facilitarne la riparazione. Una particolare sottopopolazione di queste cellule, nota come cellule progenitrici endoteliali, ha un'affinità per i vasi sanguigni e contribuisce al mantenimento e alla riparazione dell'endotelio vascolare. Nei pazienti con diabete, ma anche solo fattori di rischio cardiovascolare, è stata osservata una diminuzione delle cellule staminali ematopoietiche circolanti, il che può portare a una progressiva perdita della capacità di rispondere ai danni tissutali. I prodotti avanzati della glicazione (AGEs), che derivano da reazioni non enzimatiche tra glucosio e proteine, acidi nucleici e lipidi, sono considerati tra i principali responsabili del danno multiorgano nei pazienti diabetici e sembrano essere direttamente correlati a un aumento dello sviluppo di complicanze croniche. Oltre ad essere implicati nell'invecchiamento precoce dei tessuti e degli organi. Lo scopo dello studio è quello di valutare la possibile interazione tra il grado di fibrosi e steatosi epatica, la riduzione delle cellule staminali circolanti e il valore dei marcatori di glicazione, in pazienti DMT2. Il presente lavoro conferma l’elevata prevalenza di MAFLD nei pazienti diabetici di tipo 2; sottolinea l’importanza dell'utilizzo del FibroScan nel processo diagnostico e nel follow-up, data la natura progressiva della MASLD. In ultimo, ribadisce la necessità di ulteriori studi per meglio indagare la patogenesi della MASLD in relazione alle CSCs nei soggetti di diabetici. Una possibile evoluzione del presente studio consiste nella valutazione dell’associazione tra i livelli circolanti delle cellule staminali adipocitarie (ACSs) e la distribuzione del tessuto adiposo ectopico a livello epatico, studiata mediante tecnica elastosonografica.
diabete tipo 2
MASLD
cellule staminali
AGEs
obesità
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Pollis_RiccardoMaria.pdf

accesso riservato

Dimensione 1.61 MB
Formato Adobe PDF
1.61 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/81454