Camelina sativa è una pianta oleaginosa appartenente alle Brassicaceae le cui caratteristiche agronomiche e di sostenibilità ne hanno favorito la diffusione in diverse zone del globo. Le scarse esigenze idriche, la capacità naturale di resistere agli insetti infestanti, la rapidità del ciclo di accrescimento unite a una discreta resa sul campo e a un interessante valore nutrizionale attraggono l'attenzione dell'industria mangimistica. In aggiunta, i semi di Camelina sativa hanno un contenuto di olio nell’intorno del 39% e presentano un buon tenore di acidi grassi polinsaturi appartenenti alle serie omega-3, il cui effetto positivo sulla salute umana è ben noto. Nella prospettiva di migliorare la sostenibilità dell’allevamento avicolo, generando al contempo prodotti animali rispettosi della salute del consumatore, Camelina sativa si configura quindi come ingrediente sostenibile, dal potenziale nutrizionale interessante e innovativo rispetto agli fonti proteiche/lipidiche normalmente presenti nelle formulazioni avicole convenzionali. Gli studi condotti sino ad oggi in avicoltura indicano che Camelina sativa è efficace nel migliorare il contenuto di omega-3 nei prodotti animali, mentre un livello di inclusione ottimale al fine di garantire prestazioni produttive soddisfacenti e raggiungere un claim nutrizionale per i prodotti animali derivati, rimane da individuare. Inoltre la valutazione della conservabilità dei prodotti ottenuti rimane ancora da esplorare. In questa prova sperimentale si è pertanto scelto di testare l’inclusione di Camelina sativa (5% panello e 1% olio) nella dieta destinata a galline ovaiole allevate all’aperto (free-range), per ottenere uova “ricche di omega-3”, verificando al contempo l’impatto sulla conservabilità delle uova. Per la prova sono stati creati due gruppi sperimentali (n=50 galline/gruppo; 2 repliche/gruppo da n=25 galline ciascuno): un gruppo è stato alimentato con una dieta commerciale per galline ovaiole, mentre il secondo gruppo ha ricevuto la medesima dieta in cui il 5% di panello di camelina e l’1% di olio hanno sostituito ingredienti convenzionali. Le galline sono state alimentate con le diete sperimentali per 28 giorni. Una volta alla settimana, e per tutta la durata della prova, le uova deposte in giornata venivano campionate e sottoposte all’analisi degli acidi grassi. Ad inizio e fine prova sono state inoltre raccolte n=12 uova/gruppo per determinarne la composizione centesimale. Infine, al termine della prova, altre n=12 uova/gruppo deposte in giornata sono state raccolte e sottoposte ad una prova di conservabilità di 28 giorni. Dai risultati ottenuti è emerso che la dieta sperimentale contenente Camelina sativa ha determinato l’ottenimento di uova soddisfacenti dal punto di vista delle caratteristiche fisiche, così come delle caratteristiche nutrizionali generali e della conservabilità. Inoltre, l’inclusione alimentare di camelina ha permesso di ottenere uova che possono fregiarsi del claim nutrizionale “ricco di omega-3”. Camelina sativa rappresenta quindi un ingrediente promettente per l’alimentazione di galline ovaiole, in grado di determinare l’ottenimento di uova migliorate dal punto di vista nutrizionale, senza comprometterne le caratteristiche fisiche e conservabilità.

Impiego di Camelina sativa quale fonte alimentare innovativa e sostenibile per galline ovaiole: caratteristiche fisiche, nutrizionali e conservabilità delle uova

GRIGATO, FEDERICA
2023/2024

Abstract

Camelina sativa è una pianta oleaginosa appartenente alle Brassicaceae le cui caratteristiche agronomiche e di sostenibilità ne hanno favorito la diffusione in diverse zone del globo. Le scarse esigenze idriche, la capacità naturale di resistere agli insetti infestanti, la rapidità del ciclo di accrescimento unite a una discreta resa sul campo e a un interessante valore nutrizionale attraggono l'attenzione dell'industria mangimistica. In aggiunta, i semi di Camelina sativa hanno un contenuto di olio nell’intorno del 39% e presentano un buon tenore di acidi grassi polinsaturi appartenenti alle serie omega-3, il cui effetto positivo sulla salute umana è ben noto. Nella prospettiva di migliorare la sostenibilità dell’allevamento avicolo, generando al contempo prodotti animali rispettosi della salute del consumatore, Camelina sativa si configura quindi come ingrediente sostenibile, dal potenziale nutrizionale interessante e innovativo rispetto agli fonti proteiche/lipidiche normalmente presenti nelle formulazioni avicole convenzionali. Gli studi condotti sino ad oggi in avicoltura indicano che Camelina sativa è efficace nel migliorare il contenuto di omega-3 nei prodotti animali, mentre un livello di inclusione ottimale al fine di garantire prestazioni produttive soddisfacenti e raggiungere un claim nutrizionale per i prodotti animali derivati, rimane da individuare. Inoltre la valutazione della conservabilità dei prodotti ottenuti rimane ancora da esplorare. In questa prova sperimentale si è pertanto scelto di testare l’inclusione di Camelina sativa (5% panello e 1% olio) nella dieta destinata a galline ovaiole allevate all’aperto (free-range), per ottenere uova “ricche di omega-3”, verificando al contempo l’impatto sulla conservabilità delle uova. Per la prova sono stati creati due gruppi sperimentali (n=50 galline/gruppo; 2 repliche/gruppo da n=25 galline ciascuno): un gruppo è stato alimentato con una dieta commerciale per galline ovaiole, mentre il secondo gruppo ha ricevuto la medesima dieta in cui il 5% di panello di camelina e l’1% di olio hanno sostituito ingredienti convenzionali. Le galline sono state alimentate con le diete sperimentali per 28 giorni. Una volta alla settimana, e per tutta la durata della prova, le uova deposte in giornata venivano campionate e sottoposte all’analisi degli acidi grassi. Ad inizio e fine prova sono state inoltre raccolte n=12 uova/gruppo per determinarne la composizione centesimale. Infine, al termine della prova, altre n=12 uova/gruppo deposte in giornata sono state raccolte e sottoposte ad una prova di conservabilità di 28 giorni. Dai risultati ottenuti è emerso che la dieta sperimentale contenente Camelina sativa ha determinato l’ottenimento di uova soddisfacenti dal punto di vista delle caratteristiche fisiche, così come delle caratteristiche nutrizionali generali e della conservabilità. Inoltre, l’inclusione alimentare di camelina ha permesso di ottenere uova che possono fregiarsi del claim nutrizionale “ricco di omega-3”. Camelina sativa rappresenta quindi un ingrediente promettente per l’alimentazione di galline ovaiole, in grado di determinare l’ottenimento di uova migliorate dal punto di vista nutrizionale, senza comprometterne le caratteristiche fisiche e conservabilità.
2023
Use of Camelina sativa on laying hens diet as innovative and sustainable feed additive: effects on eggs quality
Camelina sativa
Uova
Sostenibilità
Acidi grassi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/81521