La presente tesi si propone di offrire una disamina critica e aggiornata sulle frodi nel settore dei prodotti ittici, un fenomeno che ha acquisito crescente rilevanza a livello globale a causa delle implicazioni economiche, sanitarie e ambientali che comporta. Dopo una panoramica introduttiva e una definizione delle categorie generali di frode, viene analizzato nel dettaglio il settore dei prodotti ittici, con particolare attenzione alle pratiche fraudolente più perpetrate, tra cui la sostituzione della specie, la manipolazione del peso, il commercio di esemplari sotto la taglia minima legale, l'uso di additivi illegali e la falsificazione della qualità dei prodotti (pesce congelato venduto come fresco). Particolare rilievo è dato alla legislazione italiana, che fornisce un quadro normativo cruciale per il contrasto alle frodi alimentari. Essenziali al fine di questa disamina sono state le reti di allerta e cooperazione europee (ACN e FFN), le quali, oltre ad evidenziare l’importanza della collaborazione internazionale, rappresentano anche una significativa banca dati di tutte le azioni fraudolente rilevate e dei piani di controllo attuati nel corso degli anni. L’analisi delle frodi riscontrate nel settore ittico si riferisce all’ultimo decennio e, per ottenere una maggiore accuratezza, dopo una parte generale di analisi dei dati, si è deciso di esaminare le frodi nel contesto degli anni di riferimento, tenendo in particolare considerazione le campagne di controllo e gli stati di emergenza attivati anno dopo anno. È presente, inoltre, una previsione analitica per l’anno 2024 (gennaio - novembre), ricavata grazie ai report mensili redatti dalla Commissione Europea sulle sospette frodi notificate in Rete. In conclusione, la tesi discute le prospettive future per la lotta contro le frodi ittiche, proponendo una riflessione sugli sviluppi necessari per migliorare le politiche di prevenzione e di contrasto, e per garantire una pesca più responsabile e trasparente.
Le frodi nel settore dei prodotti ittici: una disamina critica aggiornata
LONGHIN OSTI, VALENTINA
2023/2024
Abstract
La presente tesi si propone di offrire una disamina critica e aggiornata sulle frodi nel settore dei prodotti ittici, un fenomeno che ha acquisito crescente rilevanza a livello globale a causa delle implicazioni economiche, sanitarie e ambientali che comporta. Dopo una panoramica introduttiva e una definizione delle categorie generali di frode, viene analizzato nel dettaglio il settore dei prodotti ittici, con particolare attenzione alle pratiche fraudolente più perpetrate, tra cui la sostituzione della specie, la manipolazione del peso, il commercio di esemplari sotto la taglia minima legale, l'uso di additivi illegali e la falsificazione della qualità dei prodotti (pesce congelato venduto come fresco). Particolare rilievo è dato alla legislazione italiana, che fornisce un quadro normativo cruciale per il contrasto alle frodi alimentari. Essenziali al fine di questa disamina sono state le reti di allerta e cooperazione europee (ACN e FFN), le quali, oltre ad evidenziare l’importanza della collaborazione internazionale, rappresentano anche una significativa banca dati di tutte le azioni fraudolente rilevate e dei piani di controllo attuati nel corso degli anni. L’analisi delle frodi riscontrate nel settore ittico si riferisce all’ultimo decennio e, per ottenere una maggiore accuratezza, dopo una parte generale di analisi dei dati, si è deciso di esaminare le frodi nel contesto degli anni di riferimento, tenendo in particolare considerazione le campagne di controllo e gli stati di emergenza attivati anno dopo anno. È presente, inoltre, una previsione analitica per l’anno 2024 (gennaio - novembre), ricavata grazie ai report mensili redatti dalla Commissione Europea sulle sospette frodi notificate in Rete. In conclusione, la tesi discute le prospettive future per la lotta contro le frodi ittiche, proponendo una riflessione sugli sviluppi necessari per migliorare le politiche di prevenzione e di contrasto, e per garantire una pesca più responsabile e trasparente.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/81522