Addome acuto: concordanza tra quesito clinico e referto TC

Introduction Acute abdomen is a syndrome characterized by sudden and severe abdominal pain of non-traumatic origin, requiring rapid diagnostic and therapeutic interventions. Computed tomography (CT) has become a central imaging technique for managing this condition due to its high diagnostic accuracy. However, its indiscriminate use poses risks of overdiagnosis, high costs, and radiation exposure. Study Objectives The objectivies were to evaluate the degree of concordance between clinical questions and CT reports prepared by emergency radiologists, and to analyze the role of first-line imaging tests (X-rays and ultrasounds) in the diagnostic pathway of patients with non-traumatic acute abdominal pain. Materials and Methods A retrospective study was conducted on 586 patients at the Radiology Department of the Azienda Ospedaliera of Padua between January and May 2024. Patients with non-traumatic acute abdominal symptoms who underwent CT were included. Data collected included the type of test performed, any preceding first-line imaging tests, use of contrast media, clinical questions, and concordance with CT findings. Results For the entire sample,8 58% of CT reports showed direct concordance with clinical questions, increasing to 70% when alternative diagnoses were considered. Among patients who underwent ultrasound before CT, concordance rose to 81%. No significant variations were observed for patients who had an abdominal X-ray or no first-line imaging test prior to CT. Subgroup analyses revealed that the sensitivity and specificity of first-line imaging tests varied significantly depending on the clinical question. Conclusions CT remains the gold standard for diagnosing acute abdomen, but the appropriate use of first-line imaging tests, such as ultrasound or X-ray, in selected cases, can improve diagnostic efficiency and speed while reducing radiation exposure. Future prospective studies may yield more robust results and help define more structured diagnostic-therapeutic pathways.

Introduzione L'addome acuto è una sindrome caratterizzata da dolore addominale improvviso e severo, a genesi non traumatica, che richiede interventi diagnostici e terapeutici tempestivi. La tomografia computerizzata (TC) è diventata una tecnica di imaging centrale per la gestione di questa condizione, grazie alla sua elevata accuratezza diagnostica, ma l'uso indiscriminato comporta rischi di sovradiagnosi, costi elevati ed esposizione alle radiazioni. Obiettivi dello studio Valutare il grado di concordanza tra i quesiti clinici e i referti TC redatti dai radiologi urgentisti e analizzare il ruolo degli esami di primo livello (radiografie ed ecografie) nel percorso diagnostico dei pazienti con dolore addominale acuto non traumatico. Materiali e Metodi È stato condotto uno studio retrospettivo condotto su 586 pazienti presso il reparto di Radiologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova nel periodo intercorso tra gennaio e maggio 2024. Sono stati inclusi pazienti con sintomatologia di addome acuto non traumatica sottoposti a TC. I dati raccolti includevano: tipo di esame eseguito, eventuali esami di primo livello eseguiti in precedenza, utilizzo di mezzi di contrasto, quesiti clinici e concordanza con i referti TC. Risultati Considerando il campione completo, il 58% dei referti TC mostrava una concordanza diretta con i quesiti clinici, mentre considerando le diagnosi alternative il dato saliva al 70%. Nei pazienti sottoposti a esami ecografici prima della TC, la concordanza aumentava all’81%, non c’erano invece sensibili variazioni in pazienti che avevano eseguito prima l’RX addome o che non avevano eseguito nessun esame di primo livello. L'analisi invece dei sottogruppi ha evidenziato che la sensibilità e specificità degli esami di primo livello varia significativamente in base al quesito clinico. Conclusioni La TC rimane lo standard di riferimento per la diagnosi dell’addome acuto, ma l’uso appropriato di esami di primo livello come l’ecografia o l’RX, in casi selezionati, può migliorare l’efficienza e velocità diagnostiche, anche riducendo l’esposizione alle radiazioni. Studi prospettici futuri potrebbero generare risultati più solidi e essere utili per definire percorsi diagnostico-terapeutici più strutturati.