Introduction: Breast cancer is the most common malignancy among women and represents one of the leading causes of mortality worldwide. In recent years, advancements in diagnostic techniques have enabled earlier and more accurate detection. Among these, breast magnetic resonance imaging (MRI) and contrast-enhanced mammography (CEM) play a fundamental role in the identification and characterization of breast lesions. Objective: The aim of this study is to compare the diagnostic performance of the two contrast-enhanced imaging modalities, MRI and CEM, and to create an illustrated atlas of the most common breast lesions according to BI-RADS terminology. Materials and Methods: A retrospective study was conducted on 462 patients who underwent both MRI and CEM between March 2021 and March 2024 at the Veneto Oncology Institute. The population included women at intermediate/high risk for breast cancer (BRCA1/2 mutations, lifetime risk >17%). The images were analyzed by two expert breast radiologists, who classified the lesions according to BI-RADS categories and correlated the radiological findings with histological results. Results: Out of 462 patients, 40% underwent biopsy, with a cancer detection rate of 26%. The sensitivity of CEM was 89.1%, specificity 92.4%, accuracy 91.3%, with a good positive predictive value (79.7%) and an excellent negative predictive value (96.0%). Additionally, there was no statistically significant difference between CEM and MRI. The most common invasive lesions were NST carcinoma (58%) and invasive lobular carcinoma (21.8%). Image analysis by radiologists facilitated the creation of an atlas to consolidate CEM semiotics. Conclusions: Both CEM and MRI are effective diagnostic tools for breast lesions, with comparable diagnostic performance. Standardization of indications for these investigations and reporting protocols is necessary.

Introduzione: il carcinoma mammario è la neoplasia più comune tra le donne e rappresenta una delle principali cause di morte a livello mondiale. Negli ultimi anni, l’evoluzione delle tecniche diagnostiche ha permesso una diagnosi più precoce e accurata. Tra queste, la risonanza magnetica mammaria (RMM) e la mammografia con mezzo di contrasto (CEM) svolgono un ruolo fondamentale nell'identificazione e caratterizzazione delle lesioni mammarie. Obiettivo dello studio: lo scopo di questo studio è quello di confrontare le performance diagnostiche delle due metodiche di imaging contrastografico RMM e CEM e di redigere un atlante illustrato delle più comuni lesioni mammarie secondo lessico BI-RADS. Materiali e Metodi: è stato condotto uno studio retrospettivo su 462 pazienti sottoposte sia a RMM che a CEM tra marzo 2021 e marzo 2024 presso l'Istituto Oncologico Veneto. La popolazione comprendeva donne ad intermedio/alto rischio di neoplasia mammaria (mutazioni BRCA1/2, lifetime risk >17%). Le immagini sono state analizzate da due radiologi senologi esperti, che hanno assegnato le lesioni alle categorie BI-RADS e correlato i reperti radiologici ai risultati istologici. Risultati: su 462 pazienti, il 40% è stato sottoposto a biopsia, con una cancer detection rate del 26%. La sensibilità della CEM è risultata essere del 89,1%, la specificità del 92,4%, l’accuratezza del 91,3% con un buon valore predittivo positivo (79,7%) e un ottimo valore predittivo negativo (96,0%); è risultato inoltre che non vi è una differenza statisticamente significativamente tra CEM e RMM. Le lesioni invasive più comuni sono il carcinoma NST (58%) e il carcinoma lobulare infiltrante (21,8%). L’analisi delle immagini da parte dei radiologi ha consentito di creare un atlante per consolidare la semeiotica CEM. Conclusioni La CEM e la RMM sono entrambe strumenti diagnostici efficaci per le lesioni mammarie, con performance diagnostiche comparabili. E’ necessaria una standardizzazione delle indicazioni all’indagine e della refertazione.

Mammografia con mezzo di contrasto: Atlante illustrato secondo classificazione BI-RADS

FONTANI, SILVIA
2022/2023

Abstract

Introduction: Breast cancer is the most common malignancy among women and represents one of the leading causes of mortality worldwide. In recent years, advancements in diagnostic techniques have enabled earlier and more accurate detection. Among these, breast magnetic resonance imaging (MRI) and contrast-enhanced mammography (CEM) play a fundamental role in the identification and characterization of breast lesions. Objective: The aim of this study is to compare the diagnostic performance of the two contrast-enhanced imaging modalities, MRI and CEM, and to create an illustrated atlas of the most common breast lesions according to BI-RADS terminology. Materials and Methods: A retrospective study was conducted on 462 patients who underwent both MRI and CEM between March 2021 and March 2024 at the Veneto Oncology Institute. The population included women at intermediate/high risk for breast cancer (BRCA1/2 mutations, lifetime risk >17%). The images were analyzed by two expert breast radiologists, who classified the lesions according to BI-RADS categories and correlated the radiological findings with histological results. Results: Out of 462 patients, 40% underwent biopsy, with a cancer detection rate of 26%. The sensitivity of CEM was 89.1%, specificity 92.4%, accuracy 91.3%, with a good positive predictive value (79.7%) and an excellent negative predictive value (96.0%). Additionally, there was no statistically significant difference between CEM and MRI. The most common invasive lesions were NST carcinoma (58%) and invasive lobular carcinoma (21.8%). Image analysis by radiologists facilitated the creation of an atlas to consolidate CEM semiotics. Conclusions: Both CEM and MRI are effective diagnostic tools for breast lesions, with comparable diagnostic performance. Standardization of indications for these investigations and reporting protocols is necessary.
2022
Contrast-enhanced Mammography: illustrated atlas according to BI-RADS classification
Introduzione: il carcinoma mammario è la neoplasia più comune tra le donne e rappresenta una delle principali cause di morte a livello mondiale. Negli ultimi anni, l’evoluzione delle tecniche diagnostiche ha permesso una diagnosi più precoce e accurata. Tra queste, la risonanza magnetica mammaria (RMM) e la mammografia con mezzo di contrasto (CEM) svolgono un ruolo fondamentale nell'identificazione e caratterizzazione delle lesioni mammarie. Obiettivo dello studio: lo scopo di questo studio è quello di confrontare le performance diagnostiche delle due metodiche di imaging contrastografico RMM e CEM e di redigere un atlante illustrato delle più comuni lesioni mammarie secondo lessico BI-RADS. Materiali e Metodi: è stato condotto uno studio retrospettivo su 462 pazienti sottoposte sia a RMM che a CEM tra marzo 2021 e marzo 2024 presso l'Istituto Oncologico Veneto. La popolazione comprendeva donne ad intermedio/alto rischio di neoplasia mammaria (mutazioni BRCA1/2, lifetime risk >17%). Le immagini sono state analizzate da due radiologi senologi esperti, che hanno assegnato le lesioni alle categorie BI-RADS e correlato i reperti radiologici ai risultati istologici. Risultati: su 462 pazienti, il 40% è stato sottoposto a biopsia, con una cancer detection rate del 26%. La sensibilità della CEM è risultata essere del 89,1%, la specificità del 92,4%, l’accuratezza del 91,3% con un buon valore predittivo positivo (79,7%) e un ottimo valore predittivo negativo (96,0%); è risultato inoltre che non vi è una differenza statisticamente significativamente tra CEM e RMM. Le lesioni invasive più comuni sono il carcinoma NST (58%) e il carcinoma lobulare infiltrante (21,8%). L’analisi delle immagini da parte dei radiologi ha consentito di creare un atlante per consolidare la semeiotica CEM. Conclusioni La CEM e la RMM sono entrambe strumenti diagnostici efficaci per le lesioni mammarie, con performance diagnostiche comparabili. E’ necessaria una standardizzazione delle indicazioni all’indagine e della refertazione.
Mammella
Mammografia con MdC
RMM con MdC
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
FONTANI.pdf

accesso riservato

Dimensione 95.85 MB
Formato Adobe PDF
95.85 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/81533