Introduzione Il fenomeno della suicidalità tra gli adolescenti è un grave problema di salute pubblica. Il suicidio è tra le principali cause di morte tra i giovani in tutto il mondo con un incremento continuo dei tassi di decesso per suicidio nella popolazione pediatrica (0-18). Nel recente periodo pandemico, sono aumentati gli accessi ai servizi di Salute Mentale pediatrici, sia per autolesionismo sia per tentati suicidi. Emerge quindi una sempre maggiore necessità di implementare l’uso di strumenti di screening del rischio di suicidio in ambito pediatrico ed in particolare di presentare e misurare la fattibilità di un test sufficientemente accurato nell’intercettazione precoce dei pazienti a maggior rischio di sviluppare comportamenti suicidari. Scopo Lo scopo principale è fornire dati preliminari circa la validazione di ASQ e di valutare la fattibilità dello screening in strutture ospedaliere di terzo livello in Italia, su bambini ed adolescenti che accedono al servizio di Neuropsichiatria Infantile. L’ obiettivo secondario è quello di approfondire lo studio della suicidalità in età evolutiva per meglio delineare le caratteristiche dei soggetti con maggior rischio di comportamento suicidario. Materiali e Metodi Il presente è uno studio osservazionale di tipo trasversale e multicentrico condotto in tre Strutture Ospedaliere del Nord Italia. Sono stati valutati per l’inclusione allo studio tutti i pazienti di età compresa tra 11 e 18 anni, che hanno fatto accesso ai Servizi di Neuropsichiatria Infantile per una valutazione eseguita in regime d’urgenza, ambulatoriale oppure in corso di ricovero. I criteri di esclusione sono stati: la presenza di disabilità intellettiva da moderata a severa, una lingua principale diversa dall’italiano, la presenza di una condizione medica che compromettesse la possibilità di rispondere alle domande e l’assenza del consenso alla valutazione da parte del genitore o tutore legale. In fase di colloquio individuale, è stata dunque somministrata al paziente la versione italiana dell’ASQ ed il questionario "gold standard" per la valutazione dell'ideazione suicidaria, versione di 15 item (SIQ-JR). Parallelamente sono state raccolte informazioni relative a variabili socio-demografiche e cliniche, attraverso la somministrazione al paziente e ai genitori una scheda di raccolta anamnestica e questionari: a tutti i genitori dei pazienti arruolati è stato somministrato il questionario Child Behavior CheckList - CBCL, mentre ai pazienti sono stati somministrati Youth Self Report - YSR, Difficulties in Emotion Regulation Scale short form -DERS-SF, Toronto Alexithymia Scale - TAS-20 e Barratt Impulsiveness Scale - BIS-11. Risultati Rispetto al gold standard, l'ASQ ha mostrato una sensibilità del 93.3% (intervallo di confidenza [CI] al 95%: 68,1 - 99,8%), una specificità del 56.7% (CI al 95%: 37.4 - 74.5 %), un valore predittivo negativo del 94,4% e un'area sotto la curva dello 0,75. 3 partecipanti su 45 (6.7%) sono stati identificati da ASQ come a rischio acuto per suicidio, indicando così un’ ideazione suicidaria attiva ed attuale, mentre 24 partecipanti su 45 (53.3%) sono risultati positivi non acuti ad ASQ. 2 partecipanti su 45 (4%) hanno ottenuto un esito positivo dallo screening con ASQ, solo approvando un precedente tentativo di suicidio. Conclusioni Il breve ASQ a 4 item appare uno strumento valido per rilevare e stratificare il rischio di suicidio nei pazienti pediatrici, con problematiche psichiatriche. I risultati rivelano anche che lo screening è fattibile in termini di accettabilità per pazienti e genitori e di utilizzo in strutture ospedaliere di terzo livello, su pazienti pediatrici, afferenti ai Servizi di Neuropsichiatria Infantile, per il rilevamento di pensieri e comportamenti suicidari.
Valutazione del rischio suicidario in età evolutiva: Studio preliminare di validazione della versione italiana dell’ASQ (Suicide-Screening Questions, ASQ)
LUMINATI, CHIARA
2022/2023
Abstract
Introduzione Il fenomeno della suicidalità tra gli adolescenti è un grave problema di salute pubblica. Il suicidio è tra le principali cause di morte tra i giovani in tutto il mondo con un incremento continuo dei tassi di decesso per suicidio nella popolazione pediatrica (0-18). Nel recente periodo pandemico, sono aumentati gli accessi ai servizi di Salute Mentale pediatrici, sia per autolesionismo sia per tentati suicidi. Emerge quindi una sempre maggiore necessità di implementare l’uso di strumenti di screening del rischio di suicidio in ambito pediatrico ed in particolare di presentare e misurare la fattibilità di un test sufficientemente accurato nell’intercettazione precoce dei pazienti a maggior rischio di sviluppare comportamenti suicidari. Scopo Lo scopo principale è fornire dati preliminari circa la validazione di ASQ e di valutare la fattibilità dello screening in strutture ospedaliere di terzo livello in Italia, su bambini ed adolescenti che accedono al servizio di Neuropsichiatria Infantile. L’ obiettivo secondario è quello di approfondire lo studio della suicidalità in età evolutiva per meglio delineare le caratteristiche dei soggetti con maggior rischio di comportamento suicidario. Materiali e Metodi Il presente è uno studio osservazionale di tipo trasversale e multicentrico condotto in tre Strutture Ospedaliere del Nord Italia. Sono stati valutati per l’inclusione allo studio tutti i pazienti di età compresa tra 11 e 18 anni, che hanno fatto accesso ai Servizi di Neuropsichiatria Infantile per una valutazione eseguita in regime d’urgenza, ambulatoriale oppure in corso di ricovero. I criteri di esclusione sono stati: la presenza di disabilità intellettiva da moderata a severa, una lingua principale diversa dall’italiano, la presenza di una condizione medica che compromettesse la possibilità di rispondere alle domande e l’assenza del consenso alla valutazione da parte del genitore o tutore legale. In fase di colloquio individuale, è stata dunque somministrata al paziente la versione italiana dell’ASQ ed il questionario "gold standard" per la valutazione dell'ideazione suicidaria, versione di 15 item (SIQ-JR). Parallelamente sono state raccolte informazioni relative a variabili socio-demografiche e cliniche, attraverso la somministrazione al paziente e ai genitori una scheda di raccolta anamnestica e questionari: a tutti i genitori dei pazienti arruolati è stato somministrato il questionario Child Behavior CheckList - CBCL, mentre ai pazienti sono stati somministrati Youth Self Report - YSR, Difficulties in Emotion Regulation Scale short form -DERS-SF, Toronto Alexithymia Scale - TAS-20 e Barratt Impulsiveness Scale - BIS-11. Risultati Rispetto al gold standard, l'ASQ ha mostrato una sensibilità del 93.3% (intervallo di confidenza [CI] al 95%: 68,1 - 99,8%), una specificità del 56.7% (CI al 95%: 37.4 - 74.5 %), un valore predittivo negativo del 94,4% e un'area sotto la curva dello 0,75. 3 partecipanti su 45 (6.7%) sono stati identificati da ASQ come a rischio acuto per suicidio, indicando così un’ ideazione suicidaria attiva ed attuale, mentre 24 partecipanti su 45 (53.3%) sono risultati positivi non acuti ad ASQ. 2 partecipanti su 45 (4%) hanno ottenuto un esito positivo dallo screening con ASQ, solo approvando un precedente tentativo di suicidio. Conclusioni Il breve ASQ a 4 item appare uno strumento valido per rilevare e stratificare il rischio di suicidio nei pazienti pediatrici, con problematiche psichiatriche. I risultati rivelano anche che lo screening è fattibile in termini di accettabilità per pazienti e genitori e di utilizzo in strutture ospedaliere di terzo livello, su pazienti pediatrici, afferenti ai Servizi di Neuropsichiatria Infantile, per il rilevamento di pensieri e comportamenti suicidari.File | Dimensione | Formato | |
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