Introduzione I comportamenti dello spettro suicidario comprendono un continuum che va dall’ideazione suicidaria, all’autolesionismo non suicidario, ai tentativi di suicidio fino al suicidio stesso. Tra i disturbi evolutivi, i disturbi del neurosviluppo sono stati storicamente meno associati ai comportamenti dello spettro suicidario, con una conseguente minore attenzione da parte della ricerca. Tuttavia più recentemente sono stati presi in considerazione come fattori di rischio per il suicidio. L'effetto dei disturbi del neurosviluppo sul rischio suicidario sembra essere direttamente legato a fattori neuropsicologici. Solo recentemente in letteratura si sono iniziati a studiare possibili fattori di rischio generali e specifici per ciascun tipo di disturbo del neurosviluppo. Scopi Tracciare profilo neuropsicologico e psicopatologico specifico e predittivo di comportamenti dello spettro suicidario in adolescenti e preadolescenti (11-18 anni) con disturbi del neurosviluppo. Raccogliere elementi clinico-anamnestici e somministrazione di testistica volti per indagare la presenza di fattori di rischio generali e specifici per suicidalità in tale categoria di pazienti. Materiali e Metodi Studio osservazionale trasversale multicentrico con somministrazione di testistica (YSR, DERS, TAS-20, BIS-11, Y-VACS, PBI, C-SSRS, CBCL, MPSS, Relationship Questionnaire) in regime ambulatoriale, di ricovero o consulenza presso UOC NPI e servizio di Neuropsichiatria Infantile di Padova, Cagliari, Messina e Rimini. Criteri di inclusione: presenza di disturbo del neurosviluppo secondo DSM-V, età compresa tra 11 e 18 anni, presenza di linguaggio fluente con utilizzo di frasi complesse. Criteri di esclusione: disabilità intellettiva di grado moderato-grave, età minore di 11 anni o maggiore di 18 anni, coesistenza di sindromi genetiche o altri disturbi neurologici. Risultati Dal punto di vista socio-demografico NDD con comportamento suicidario sono più frequentemente di sesso femminile e presentano un’età più avanzata (tarda adolescenza). I soggetti più a rischio inoltre fanno abuso di sostanze e sono stati sottoposti a precedenti ricoveri: nella maggioranza dei casi hanno già una presa in carico neuropsichiatrica infantile o psicologica e sono sottoposti a trattamento psicofarmacologico. Dal punto di vista neuropsicologico NDD a rischio presentano un QIT più elevato rispetto ai soggetti non a rischio. Infine dal punto di vista psicopatologico i soggetti più a rischio presentano inoltre più frequentemente disturbo dello spettro austistico. Come riportato in letteratura, viene confermata infine l’importanza della disregolazione emotiva, associata all’esposizione ad eventi avversi e la presenza di depressione maggiore: risulta pertanto indicata un'approfondita valutazione di questi elementi in adolescenti con disturbo del neurosviluppo al momento della loro presa in carico. Conclusioni In conclusione è stato possibile delineare un profilo neuropsicologico e psicopatologico predittivo per suicidalità nei disturbi del neurosviluppo. Come riportato in letteratura in particolare si conferma l’importanza della concomitanza di disregolazione emotiva, esposizione ad eventi avversi e presenza di disturbo depressivo. Inoltre viene confermata la presenza di disturbo dello spettro autistico e quoziente intellettivo elevato come fattori di rischio suicidario. Si sostiene quindi la necessità di diffondere una maggiore sensibilizzazione in merito a tale problematica negli adolescenti con disturbo del neurosviluppo al fine di una precoce individuazione della vulnerabilità e il riconoscimento di soggetti a maggior rischio evolutivo.
Disregolazione emotiva e suicidalità nei disturbi del neurosviluppo: studio osservazionale trasversale multicentrico di pazienti afferenti al Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Padova, Cagliari, Messina e Rimini
RANZANI, AURORA
2022/2023
Abstract
Introduzione I comportamenti dello spettro suicidario comprendono un continuum che va dall’ideazione suicidaria, all’autolesionismo non suicidario, ai tentativi di suicidio fino al suicidio stesso. Tra i disturbi evolutivi, i disturbi del neurosviluppo sono stati storicamente meno associati ai comportamenti dello spettro suicidario, con una conseguente minore attenzione da parte della ricerca. Tuttavia più recentemente sono stati presi in considerazione come fattori di rischio per il suicidio. L'effetto dei disturbi del neurosviluppo sul rischio suicidario sembra essere direttamente legato a fattori neuropsicologici. Solo recentemente in letteratura si sono iniziati a studiare possibili fattori di rischio generali e specifici per ciascun tipo di disturbo del neurosviluppo. Scopi Tracciare profilo neuropsicologico e psicopatologico specifico e predittivo di comportamenti dello spettro suicidario in adolescenti e preadolescenti (11-18 anni) con disturbi del neurosviluppo. Raccogliere elementi clinico-anamnestici e somministrazione di testistica volti per indagare la presenza di fattori di rischio generali e specifici per suicidalità in tale categoria di pazienti. Materiali e Metodi Studio osservazionale trasversale multicentrico con somministrazione di testistica (YSR, DERS, TAS-20, BIS-11, Y-VACS, PBI, C-SSRS, CBCL, MPSS, Relationship Questionnaire) in regime ambulatoriale, di ricovero o consulenza presso UOC NPI e servizio di Neuropsichiatria Infantile di Padova, Cagliari, Messina e Rimini. Criteri di inclusione: presenza di disturbo del neurosviluppo secondo DSM-V, età compresa tra 11 e 18 anni, presenza di linguaggio fluente con utilizzo di frasi complesse. Criteri di esclusione: disabilità intellettiva di grado moderato-grave, età minore di 11 anni o maggiore di 18 anni, coesistenza di sindromi genetiche o altri disturbi neurologici. Risultati Dal punto di vista socio-demografico NDD con comportamento suicidario sono più frequentemente di sesso femminile e presentano un’età più avanzata (tarda adolescenza). I soggetti più a rischio inoltre fanno abuso di sostanze e sono stati sottoposti a precedenti ricoveri: nella maggioranza dei casi hanno già una presa in carico neuropsichiatrica infantile o psicologica e sono sottoposti a trattamento psicofarmacologico. Dal punto di vista neuropsicologico NDD a rischio presentano un QIT più elevato rispetto ai soggetti non a rischio. Infine dal punto di vista psicopatologico i soggetti più a rischio presentano inoltre più frequentemente disturbo dello spettro austistico. Come riportato in letteratura, viene confermata infine l’importanza della disregolazione emotiva, associata all’esposizione ad eventi avversi e la presenza di depressione maggiore: risulta pertanto indicata un'approfondita valutazione di questi elementi in adolescenti con disturbo del neurosviluppo al momento della loro presa in carico. Conclusioni In conclusione è stato possibile delineare un profilo neuropsicologico e psicopatologico predittivo per suicidalità nei disturbi del neurosviluppo. Come riportato in letteratura in particolare si conferma l’importanza della concomitanza di disregolazione emotiva, esposizione ad eventi avversi e presenza di disturbo depressivo. Inoltre viene confermata la presenza di disturbo dello spettro autistico e quoziente intellettivo elevato come fattori di rischio suicidario. Si sostiene quindi la necessità di diffondere una maggiore sensibilizzazione in merito a tale problematica negli adolescenti con disturbo del neurosviluppo al fine di una precoce individuazione della vulnerabilità e il riconoscimento di soggetti a maggior rischio evolutivo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/81552