Il trasporto delle carni fresche a temperatura controllata, risvolti ispettivi ed evoluzione del quadro normativo di riferimento, con particolare riguardo alle novità introdotte dal regolamento 1141/2024 del 14 dicembre 2023

Il settore delle carni è un settore importante dell’industria alimentare italiana, nel 2024 i consumi di carne in Italia hanno subito una flessione sia per quanto riguarda le carni bovine, che quelle suine, fresche o trasformate. Al contrario il settore delle produzioni di carne bovina sta registrando un leggero incremento rispetto alle flessioni del 2023, incremento che non si rileva per le carni suine, anche a causa delle recenti situazioni epidemiologiche connesse ai focolai di peste suina Africana. (fonte ISMEA report 09/2024). Questo settore è molto rilevante e si compone di numerose realtà che congiungono gli allevamenti in produzione primaria con i macelli, i laboratori di sezionamento e la distribuzione. Tutti questi anelli della catena produttiva sono sotto stretto controllo per garantire la sicurezza degli alimenti, che in essa vengono prodotti e distribuiti. I controlli del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) si effettuano a tutti i livelli del processo produttivo e distributivo, e sono finalizzati all’applicazione delle normative comunitarie e nazionali. Una fase cruciale ai fini della sicurezza alimentare è quella del trasporto delle carni a temperatura controllata. Questo aspetto logistico può risultare complesso da normare, negli anni il legislatore, più volte, si è espresso al fine di delimitare nettamente i margini all’interno dei quali gli operatori devono rimanere per garantire l’elevato livello di tutela della salute pubblica richiesto dalla legislazione comunitaria. In questo lavoro di tesi approfondirò la rilevanza della gestione delle carni fresche a temperatura controllata, soprattutto nelle fasi di trasporto, con particolare riguardo al quadro normativo applicato durante i controlli ufficiali.